Uomini di successo ne ho conosciuti tanti ma pochi mi hanno impressionata per la loro capacità di trasmissione di ideali, di passione per il territorio, di voglia di riscatto per quelle zone rurali dimenticate e piene di storia, che rinascono grazie a nuove idee imprenditoriali.

In una bella giornata settembrina mi ritrovo a discutere con Cristian Aurilio, uno dei quattro  soci fondatori del birrificio Magifra, sito a Vitulazio, in provincia di Caserta. Uomo di spessore, di una estrema gentilezza e sensibilità, mi racconta la storia di questa bella avventura iniziata nel 2017 ed operativa da due anni, causa pandemia e burocrazia: una produzione di birra artigianale, la prima ad essere finanziata dalla Regione Campania con un PSR (progetto di sviluppo rurale). 

Amici e grandi amatori di birra, già imprenditori nel settore dell’export di prodotti alimentari  italiani, i quattro decidono di lanciarsi nella produzione di una birra di alta qualità, con etichette studiate per essere apprezzate da veri amatori ed intenditori. Il nome dell’azienda è il risultato delle iniziali delle rispettive figlie. Avvalendosi della preziosa  collaborazione del biologo Giuseppe Iovine, noto per la sua passata collaborazione con il gigante dell’ aceto balsamico De Nigris, Magifra riesce a mettere a punto una trentina di formule di birra viva e non pastorizzata, già sperimentate e destinate a diventare, nel tempo, orgoglio della birra artigianale Made in Italy.

Ad oggi, le etichette commercializzate sono 7 ed hanno già conquistato i mercati italiano ed internazionale. Una produzione di nicchia che vanta il merito di essere effettuata su programmazione, rispettando, così, i canoni dell’artigianalità del prodotto. Chiaramente, non le troverete in vendita al dettaglio nella GDO. Conosciamole meglio, anzi, a questo proposito, ringrazio il sig. Aurilio per tutte le spiegazioni che, con pazienza, mi ha concesso, rispondendo alle mie innumerevoli domande,  visto che non sono esperta del settore ed oggi, grazie ai suoi insegnamenti, ne so un pò di più sull’argomento.

magifra_le 7 etichette

  • Le IPA (acronimo di India Pale Ale), ovvero, una birra ad alta fermentazione, prodotta con malto chiaro, abbondante luppolo e lievito, nel rispetto del tipico stile inglese. Poco alcoolica, dall’aroma fruttato e dolce dei malti caramellati, è la più diffusa ed ideale alla consumazione nel caldo periodo estivo. 
  • Le Belgian Strong, tipica birra belga, dal grado alcoolico superiore al 5% con note che vanno dal miele agrumato per la versione golden, caramellate e biscottate per la versione ambrata e note di liquirizia, prugna ed uvetta per le versioni scure.
  • Le Weiss, tipica birra di malto di frumento tedesca, dal colore giallo intenso, poca alcoolica, con note dal retrogusto di banana e chiodi di garofano.
  • Le German Pilsner, tipica birra tedesca, a bassa fermentazione, chiara e moderatamente alcolica, dall’odore chiaramente luppolato, leggermente fruttato, con una chiara nota amara e poco maltata.

magifra_lattina MagifrartDisponibili in versione 33cl e 50cl (vetro), con una nota di merito per le versioni in lattina da 33cl, le cui etichette fanno parte del progetto MAGIFRART. Sono pezzi unici da collezione veramente bellissime, realizzate in collaborazione con l’artista Walter Pascarella in Limited Edition. Originario di Napoli, considerato un “mago dell’arte figurativa”, l’artista è conosciuto per la sua pittura di stile pop mista ad effigie di miti antichi che, con lui, ritrovano nuova vita,  interagendo con la moderna realtà. 

A SPASSO NELL’ AZIENDAmagifra_gli esterni e la terrazza

A fare gli onori di casa, Cristian e suo fratello Giancarlo (uno dei soci fondatori), insieme al direttore dello stabilimento. Vasta l’ area esterna, circondata da uliveti secolari, con la possibilità di installare fino a 1000 posti a sedere per eventi speciali. Gli ambienti interni sono molto ben curati ed arredati con gusto, un meli-melo di stile moderno ed oggetti antichi a cui Cristian ha ridato nuova vita, come un vecchio giradischi a punta,  ancora funzionante, nel suo magnifico scrigno di legno pregiato. 

magifra_reparto fermentazione

Il comparto produzione gode di un impianto tecnologico di ultima generazione con sala cottura e reparto fermentazione. Ampio deposito e sala dogane completano lo spazio, di un’igiene impeccabile e degni di nota. Interessante e di rilievo la Tap Room creata per offrire ai clienti ristoratori, per un max di 25 partecipanti, un percorso di conoscenza sensoriale e di degustazione birra/cibo, con lo scopo di educare e consigliare sugli abbinamenti ideali, siano essi con antipasti, primi piatti, carni, formaggi, pizza o dessert. Ben equipaggiata la cucina, occupata da un giovane chef durante le degustazioni.

Al primo piano, una bella sala privata arredata con le tipiche ceramiche di Vietri s/Mare, due enormi finestre che fanno da cornice allo splendido panorama della Pianura del Volturno. Una porta di vetro, magnificamente decorata da un artigiano vetraio, si apre sulla fantastica Terrazza Lounge Brewery, luogo ideale ed altamente equipaggiato per ogni tipo di evento o feste a tema.

MAGIFRA ED IL PROGETTO “ARATERRA”

magifra_piana del Volturno

La Piana del Volturno, dall’omonimo fiume, è una delle più preziose della Regione Campania, ma anche poco nota ad un più largo pubblico, come pure la sua storia secolare che rimonta all’epoca greco-romana. Si estende dalla Campania al Molise, attraverso le province di Caserta, Benevento ed Isernia. La piccola cittadina di Vitulazio, sede di Magifra, fa parte dei comuni della piana ed è ubicata a pochi metri dall’uscita autostradale di Capua (CE), ben nota, un tempo, come una delle maggiori città del Regno di Napoli e principale centro di Terra di Lavoro fino alla fine del XVIII sec. Un territorio ricco di storia, terra degli antichi campani e di ancestrali tradizioni enogastronomiche, identificato come l’antica Campania Felix, soppresso, poi, durante il regime fascista. Il termine felix stava ad indicare proprio la fertilità di questa regione dove, ancora oggi, sono praticati una redditizia agricoltura e l’allevamento di bovini e bufali. Come gran parte dei territori rurali, anche questa parte di terra subì un lento e devastante abbandono e solo grazie all’opera di uomini di buona volontà e la recente riscoperta dei territori e dei loro prodotti di eccellenza, che si cerca di riportare alla luce, l’opera di tanti artigiani, custodi di tradizioni ancestrali.

Questa la filosofia dei soci fondatori di Magifra, che, originari del posto, hanno deciso di ubicare l’azienda proprio su queste terre, un ragionevole segno di riscatto e di rivalutazione del territorio. Per riprendere le parole stesse di Cristian Aurilio: “ noi trasformiamo prodotti agricoli, costretti ad importare materia prima dal nord Italia e dalla Germania perché il nostro territorio, allo stato attuale, non permette lo sviluppo di un buon luppolo. Con la creazione dell’associazione “ARATERRA”, di cui sono il presidente, ed al quale hanno aderito tanti imprenditori della zona, intendiamo sviluppare, tra l’altro, una produzione di luppolo di alta qualità, necessario per realizzare una birra completamente campana, anche per le sue materie prime. La terra è vita e con questo progetto intendiamo rispolverare antiche tradizioni, riscoprire valori perduti nel tempo, educare ad un’alimentazione più sana,  consapevole e priva di OGM, così nefasti per la nostra salute. Vogliamo ridare vita ai ricordi della campagna felice, alla natura e la vita sana di un tempo, tessendo, nuovamente, quella rete di rapporti umani e di prossimità con gli agricoltori. La nostra è una terra ricca, anche di storia e ci adopereremo per lo sviluppo di un turismo enogastronomico, capace di ridare lustro al nostro territorio”.

Il mio augurio per la riuscita di questo progetto e ringrazio la famiglia Aurilio ed i suoi collaboratori per la visita guidata, altamente professionale ed amichevole, per la concessione all’utilizzo delle fotografie e dello splendido video pubblicitario realizzato per Araterra che potrete visualizzare a questo link 

In questi giorni e fino al 13 novembre 2022, potrete degustare le birre Magifra alla Sagra della castagna di Roccamonfina, accompagnate dalla succulenta carne di vitellone bianco dell’appennino centrale IGP, prodotta dalla Tenuta Caretti, sita sulle magnifiche Colline del Fortore (BN).

Credit photo e video: Angela D’Esposito, birrificio Magifra, google.

MAGIFRA SPIRBEER

4a Traversa Loc.Tutuni, 15

81041 Vitulazio (CE)

tel. 0823 1560001

tel. 3939090553

mail: cristian.aurilio@magifrabeer.com

www.magifrabeer.com

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Angela D’Esposito

Chef Angelina, classe 1968, è di origini campane (sorrentine-salernitane). La sua carriera lavorativa inizia più di 30anni fa' in quel di Parigi. Curiosa di natura, amante delle tradizioni, al passo...

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