VESUVIO, NASCE IL PRIMO DOSAGGIO ZERO DA UVA CAPRETTONE:  E’ PIETRAFUMANTE BRUT NATURE 48 MESI DI CASA SETARO

Nasce il primo Dosaggio Zero da uva Caprettone sul Vesuvio: si chiama Pietrafumante ed è firmato Casa Setaro. L’azienda vesuviana di Massimo Setaro è stata pioniere della spumantizzazione in Metodo Classico sul vulcano: non era mai stato prodotto uno spumante méthode champenoise 48 mesi sui lieviti con quest’uva a bacca bianca autoctona del Vesuvio, che è stata riconosciuta ufficialmente nel registro nazionale delle varietà della vite come vitigno da vino solo nel 2014. Questo è accaduto anche attraverso il forte impegno profuso da Casa Setaro. 

Già il padre di Massimo, “don Vincenzo”, aveva condotto una viticoltura di salvaguardia del Caprettone, che in passato è stato sempre confuso con il Coda di Volpe e usato perlopiù come uva per tagliare la Falanghina. Un taglio adoperato da molti per dar vita al Lacryma Christi del Vesuvio Doc. Prese le redini dell’azienda nel 2004, la scelta di Massimo Setaro è stata da subito orientata alla vinificazione in purezza di questo vitigno: il suo Munazei bianco Lacryma Christi del Vesuvio Doc come il Pietrafumante Metodo Classico e anche il suo progetto in anfora Aryete Vesuvio Doc prevedono tutti l’utilizzo di questo monovitigno. Un modo per mostrare, nel tempo e con il tempo, il comportamento del Caprettone, raccontarne le sfaccettature e le potenzialità: “è un’uva difficile da lavorare ma una volta capita, regala grandissima soddisfazione – spiega Massimo Setaro al battesimo del primo Dosaggio Zero mai presentato in terra vesuviana -, offrendo sapidità, profondità e verticalità inaspettate”. 

La presentazione si è tenuta lunedì 15 febbraio a Terrazza Calabritto, ristorante partenopeo sito nella centralissima piazza Vittoria e guidato da Enzo Politelli, con un percorso di 4 portate pensate per accompagnare questo esclusivo prodotto. A fare da padrino, il giornalista e critico enogastronomico Luciano Pignataro, che ha ammirato il lavoro svolto negli anni da Massimo Setaro, osservando come abbia raggiunto una maturità enologica con questo “Pietrafumante” Brut Nature millesimato 2016. “Quando parliamo di spumantizzare, la mente volge subito ad altre aree della Penisola – osserva Pignataro in apertura -, e ci sorprendiamo quando un produttore riesce a dimostrare che si può fare un prodotto del genere anche qui, a Sud, sul Vesuvio. Un plauso alla caparbietà di Massimo e alla continua ricerca per migliorarsi”. 

Ad ogni sorso, Pietrafumante Brut Nature ci ricorda di essere nato su un vulcano, ma non solo: le vecchie vigne, a piede franco e molte prefillossera, della famiglia Setaro risalgono i terreni sabbiosi nelle contrade di Bosco del Monaco e Tirone della Guardia, aree già testimoni dell’antica memoria vignaiola del piccolo comune di Trecase. Questo  Dosage Zéro coinvolge l’olfatto con profumi agrumati che ritornano coerentemente al palato per avvolgerlo e invogliarlo a sorseggiare nuovamente. Dalla freschezza verticale con intensi accenti salati, è un piccolo gioiello. Una bollicina unica nel suo genere. L’Edizione zero, come riportato nel suo collarino, è possibile acquistarla in cantina (45€ con cassetta di legno) o attraverso il wine shop Casa Setaro (www.casasetaro.it).

Titti Casiello

Assunta Casiello

Persa negli effluvi nobili del vino da quando la maggiore età glielo ha consentito, curiosa di tutto ciò che è nuovo e che si può e si deve conoscere nella vita. Classe '84, ha speso gli ultimi anni...

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