Quando a cena “incontri” una birra così, puoi ben dire di aver trovato “due sorsi” di felicità. Brevi, effimeri ma appaganti.
La Samuel Smith Taddy (diminuitivo con cui viene chiamata la piccola città di Tadcaster, sede dello storico birrificio) è una porter eccellente, anzi, a mio modesto avviso, LA Porter.
[amazon_link asins=’B06XCVZZ7K,B01CBFSLP2,B01EAXZ96M,B07574543N,B01EFMBSXG’ template=’ProductCarousel’ store=’antoniosava0c-21′ marketplace=’IT’ link_id=’8917331d-0735-11e8-b310-edb044b8b2f3′]
Bella da vedere, con una bella schiuma soffice e marroncina, leggera e beverina ma al contempo complessa ed intrigante.Piena di sfaccettature di frutta rossa e caramello, con delicate tostature e note lievi di cacao amaro.
Perfetta palatabilità, equilibrata e gioiosa. Si, gioiosa come deve essere una birra da compagnia, da gustare al pub o a casa, ma con tranquillità, senza stressare le papille con inutili ed artefatte luppolature esotiche o cercando fastidiose vette alcoliche e densità “oltraggiose”.
Abbinamenti?
Secondo me una birra perfetta per una pizza con una farcitura non troppo elaborata ma anche con fritture e con verdure all’aceto, si anche condite in questo modo.
Nella foto?
Un godimento assoluto…
Polpette fritte di rigorosa scuola napoletana accompagnate da melanzane sotto’olio, quelle di “mammà”…
Il “cozzetiello” di pane fa la sua parte..e come

Alfio Ferlito

Fisico per formazione accademica, curioso di natura, tra i suoi tanti interessi da oltre quindici anni quello per la birra di qualità, in tutte le sue sfaccettature. Degustatore, giudice in concorsi,...

Leave a comment

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.