Ad appena due mesi dall’apertura della Gustarosso Academy – progetto aziendale che si configura in scuola di cucina contadina, pizza e panificazione generica – lo spazio aziendale si arricchisce con il progetto Pomodorìa-Scuola di Pomodoro e Sala di Degustazione di prodotti agricoli. Pomodorìa, infatti, è la prima “pizzeria agricola” incentrata sul pomodoro e sugli ortaggi conferiti dai soci della cooperativa DANIcoop.
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Il concetto di Pomodorìa è strettamente legato alla vita aziendale della cooperativa DANIcoop e al suo shop, ormai al dodicesimo anno di vita, che nel tempo si è arricchito di eccellenze non soltanto del territorio campano ma di tutta Italia.
La Pomodorìa, quindi, è il prosieguo naturale di un’operazione di “educazione alimentare”: si vede e si compra ciò che si può mangiare comodamente seduti lì.
Così concepita, la Pomodorìa Gustarosso aspira a essere luogo di incontro tra l’agricoltura tradizionale, valore inestimabile della cooperativa, e l’arte del pizzaiolo napoletano, da poco riconosciuta dall’Unesco come patrimonio culturale e immateriale dell’umanità.
Per realizzare questo matrimonio tra pomodoro e pizza, la Pomodorìa si è affidata alle sapienti mani del maestro Gennaro Salvo, definito “il pizzaiolo romantico” dalla stampa enogastronomica per il suo stretto contatto con la terra natìa. Appartenente a una grande famiglia di pizzaioli, Gennaro Salvo ha lavorato con Ciro Salvo al Massè di Torre Annunziata e collaborato con Gino Sorbillo all’apertura di Lievito Madre al Mare e delle pizzerie milanesi.
Nove le pizze in carta, di cui sei avranno come ingrediente principale il pomodoro: si parte dalla Zi’ Alfonso (pizza cosacca con pomodoro Crovarese Gustarosso), passando per la Zi’ Ninuccio (pizza marinara arricchita con pomodoro Spunzillo a pacchetelle), la Zi’ Vincenzo (pizza Margherita con San Marzano), la Zi’ Eduardo (bianca con misto di pomodorini gialli Lucariello), la Zi’ Antonio (pizza bianca con pacchetelle di pomodoro, cioè filetti di pomodoro tagliati a mano), per terminare con la Zi’ Pasquale (pizza bianca con pomodori essiccati naturalmente al sole).
Sono due, invece, le pizze dedicate agli ortaggi e alle verdure del territorio, che cambieranno di stagione in stagione; per l’inverno ci sarà la Zi’ Aitan con i friarielli provenienti dagli orti Gustarosso e la Zi’ Filomena, che prevede l’utilizzo delle scarole denominate “a pagnottelle”. L’ultima pizza, sarà, invece, la Don Gennaro, soggetta all’estro del momento del maestro Gennaro Salvo e pertanto non ripetibile.
A causa della limitata disponibilità dei prodotti agricoli, in particolare dei pomodori, gli ingredienti delle pizze potrebbero subire talvolta delle variazioni.
Completano l’offerta una piccola proposta di sfizi a base di bruschette di pane contadino, fritture dell’Agro e taglieri e una selezione di dolci della tradizione, per la cui produzione ci si affiderà alle pasticcerie del territorio.
Anche il comparto bibite darà spazio a piccoli produzioni artigianali come la Spuma Nera, l’Aranciata e la Gassosa della ditta Paoletti, azienda con più di 100 anni di storia nella produzione di bibite analcoliche artigianali. Per i vini si punterà sulla Cantina Sociale di Solopaca con Falanghina e Aglianico mentre per la birra sarà ancora protagonista il territorio col Birrificio Maneba di Striano situato a pochi chilometri da Sarno.
La Pomodorìa sarà aperta dal mercoledì al sabato, dalle ore 19.00 alle ore 23.00. La prenotazione potrà essere effettuata con un messaggio alle pagine Facebook Gustarosso o Gustarosso Academy, oppure telefonando al numero 081 94 48 98.