Da più di quarant’anni è una meta di dolcezza nella città di Marigliano. Stiamo parlando della Pasticceria Primavera, fondata da Angelo Carbone e due suoi cognati.
Abbiamo intervistato Salvatore Carbone, uno dei figli di Angelo, che insieme al fratello Antonio conduce l’attività, ancor oggi prevalentemente a gestione familiare.

Qual è la storia della Pasticceria Primavera? Perché il nome “Primavera”?
La pasticceria nasce nel 1976 da Angelo Carbone e i suoi due cognati.
Si chiama Primavera perché non sapendo quale nome dare all’attività mio padre pensò che, visto che aprivamo per la prima volta il 29 maggio, di primavera, fosse di buon auspicio chiamarlo con il nome di questa meravigliosa stagione.

Quali sono i principi che caratterizzano la vostra filosofia lavorativa?
Una attenzione alla tradizione, alla pasticceria napoletana classica, con un occhio rivolto alla contemporaneità. Con il rinnovo dei locali abbiamo potenziato il momento del caffè, dell’aperitivo, della colazione. La nostra filosofia è quella di vivere il bar e la pasticceria, come un momento di benessere, in cui si trova sorrisi, qualità, freschezza come all’interno di una famiglia.

Tutti i dolci creati sono come figli. Eppure, ce n’è uno al quale storicamente siete legatissimi?
Siamo molto legati al babà, alla pasta di mandorla e alla sfogliatella. Questi dolci vengono fatti oggi come si facevano una volta.

Il babà che è uno dei nostri cavalli di battaglia viene inoltre proposto in diverse varianti: con panna o crema oppure a diversi gusti come pistacchio o cioccolata.

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Una delle vostre specialità è la “lingua di coccodrillo”.  Come nasce questo dolce e quali sono i suoi ingredienti?
La lingua di coccodrillo è un dolce molto particolare nato quasi per caso. 

Sfoglia croccante, e pasta maringa, un delizioso, morbido ripieno cremoso di chantilly, nutella e gocce di cioccolato. E’ un dolce pensato per i più golosi.

Come procede la vostra ripresa post-lockdown? Immagino che lo stop sia stato anche per voi una “mazzata” psicologica. Non avete fatto delivery, vero?
La ripresa è lenta, ma come sempre ci diamo dati da fare col sorriso. E’ un po’ questa la nostra filosofia, non abbatterci mai ed essere sempre positivi e propositivi. Non ci fermiamo mai, ma anche noi abbiamo subito come tutti lo stop. Abbiamo deciso di non fare il delivery, per tutelare i nostri collaboratori e i nostri clienti. Volevamo esprimerci  al meglio, sempre all’insegna della qualità e dell’eccellenza. Il delivery non ci permetteva di farlo.

In 44 anni di attività, c’è una soddisfazione in particolare che avete vissuto e che custodite nel cuore?Sicuramente essere un punto di riferimento per la città di Marigliano, e il rinnovo del locale, svolto con il supporto di un grande arredatore come Costa Group è stato per noi un vanto e un primo step per una crescita futura.

Avete progetti futuri da realizzare?
Sicuramente migliorare e coltivare il talento delle nuove generazioni. Magari aprire un nuovo punto vendita, ma è ancora tutto da progettare.

Pietro Bruno

Pietro Bruno

Classe 1994, laureato in “Media, comunicazione digitale e giornalismo” presso la Sapienza Università di Roma. Nel 2017 ho pubblicato il mio primo saggio “È il tempo della radio in TV” (Guida),...

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