Prephilloxera nei Campi Flegrei

Si è tenuto a Pozzuoli, nell’ambito della manifestazione Malazè, oramai giunta alla quindicesima edizione, il salone completamente dedicato ai vitigni a piede franco.

Ma cos’è il piede franco?

Facciamo un passo indietro e parliamo del vigneto europeo alla seconda metà dell’Ottocento, in quel periodo la vite viveva la sua espansione disordinata, i greci portarono il culto del vino ma i romani furono i conquistatori che recavano con se le viti a mano a mano che l’impero si espandeva; la selezione dei vigneti è stata per secoli naturale assecondata principalmente da territori e climi favorevoli per questa o per quella varietà di uve.

Con la diffusione dei viaggi a scopo formativo dell’alta borghesia inizia anche l’importazione di frutti, piante e specie animali esotiche dal nuovo continente e fu probabilmente per questo che in Europa alla fine dell’Ottocento un insetto arrivò nelle campagne europee, la fillossera che si nutre della linfa contenuta nell’apparato radicale dei vigneti diffondendosi nelle campagne senza trovare ostacolo alcuno tranne per alcune eccezioni.

In quegli anni l’assalto del parassita ha provocato la morte dell’80% dei vigneti europei e diversi decenni passarono prima che la viticoltura abbia avuto modo di rialzarsi circostanziando le aree e selezionando vitigni di qualità innestandoli sulla radice della vite americana essendo quest’ultima immune all’attacco della fillossera.

L’insetto riuscì all’epoca a passare indisturbato tranne per alcune eccezioni, li dove i terreni presentavano sabbia o suoli vulcanici sia per motivi chimici ma anche per motivi di granulometria dei terreni la distruzione non è riuscita a penetrare nei vigneti.

E’ questo il caso dei vitigni a piede franco quelli che quindi non necessitano di un porta innesto americano.

I vitigni a piede franco conservano il patrimonio storico della vite, in Italia possiamo trovare il piede franco in aree come i Campi Flegrei, l’Etna e il Vesuvio.

Ed è sui vini di queste zone che il laboratorio di Malazè ha organizzato in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier della Campania l’evento al Rione Terra, antico quartiere di Pozzuoli evacuato durante il bradisismo degli anni settanta e riqualificato dalla soprintendenza collegando la parte moderna alla antica città romana ritrovata dopo gli scavi.

Masterclass la mattina sull’importanza del patrimonio dei vitigni a piede franco di cui non è provato scientificamente una differenza sensoriale ma è innegabile il valore storico di queste piante e queste uve che conservano lo stesso DNA da diversi secoli.

Pomeriggio dedicato ai banchi di degustazione dove i sommelier hanno somministrato il vino dalle antiche Taberne romane aperte per l’occasione.

Atmosfere uniche sul golfo Flegreo per celebrare questo storico patrimonio liquido arrivato intatto fino i giorni nostri.

Adele Munaretto

Salernitana di nascita ma Flegrea di adozione, Logopedista proprietaria e coordinatrice di un centro di riabilitazione del linguaggio per bambini; dopo i trent'anni si avvicina al mondo del vino e della...

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