mocho

Massimo Novati, per tutti Mocho, ha fatto una scelta in controtendenza in fatto di cibo. Mocho è un food youtuber che si destreggia con simpatia tra tutorial di ricette e vlog on the road alla ricerca di cibi particolari, soprattutto legati alla tradizione americana. Con questi contenuti divertenti e accattivanti, caratterizzati da un surplus di calorie, ha attirato l’attenzione del pubblico: in poco tempo ha raggranellato più di 2 milioni di visualizzazioni totali e oltre 31mila iscritti al suo canale YouTube, da cui racconta la sua indiscussa e saporita passione per junk food e barbecue. In un periodo dove il cibo leggero e salutare la fa da padrone, Mocho sventola orgoglioso la bandiera dei bocconi ipercalorici conditi da tanta ironia, come ci ha raccontato in questa succulenta intervista.

Iniziamo dal tuo nome “d’arte”, Mocho: da dove deriva?

Questa è una domanda a cui non so mai rispondere ma credo derivi tutto da quando ero piccolo. Mio fratello si divertiva a storpiare il mio nome e a chiamarmi Mocho. Da lì hanno iniziato tutti a chiamarmi così, solo per mia madre sono Massimo.

Vai controcorrente rispetto al trend della cucina leggera e sana: come ti trovi a essere quello che “guida contromano”? E con quanto gusto lo fai?

Mi trovo bene in questo ruolo di “distruttore” della tradizione. Per me è un divertimento, mi piace prendere in giro e dissacrare ironicamente la nostra cucina. C’è chi capisce la mia ironia e chi no, ma mi diverto anche a vedere queste reazioni. Il mio canale è infatti puro intrattenimento con il contorno della cucina, per questo gioco a rendere un po’ più divertenti alcuni piatti tradizionali (ad esempio, non mancano lasagne, cotechino, peperoni ripieni, nda).

Com’è nata l’idea del canale YouTube?

Un po’ per caso: un mio amico aveva bisogno di una persona appassionata di cucina americana e così mi sono proposto, proprio perché sono un esperto della materia. Così ho iniziato a divertirmi con hamburger e quant’altro, fino a che non ho aperto il mio canale personale.

panino_mochoPerché ti sei concentrato sulla cucina degli Stati Uniti?

Sono un patito della cucina USA da sempre, da quando sono stato in vacanza negli Stati Uniti da piccolo. Inoltre, vorrei un po’ sfatare il mito che in America si mangi male. Si mangia male così come si mangia male in Italia se vai nei posti sbagliati. Se conosci posti buoni, anche gli hamburger e la carne sono ottimi. Anche la cucina tex-mex è squisita e ci tengo a precisare che anche la pizza può essere buona negli Stati Uniti, almeno per quanto mi riguarda non ho mai mangiato una pizza americana che non fosse buona.

Qual è il tuo piatto preferito?

Non esiste il mio piatto preferito perché posso considerarmi un “cibopatico”: come i lunatici cambiano umore in base alle fasi lunari, io cambio piatto preferito in base al mio umore. C’è un piatto che mi piace di più quando sono felice, un altro che mangio solo quando sono triste e così via. Se proprio però devo scegliere, direi i classici spaghetti al pomodoro e basilico, che per me sanno di casa.

Qual è il piatto che ti piace di più cucinare?

Mi diverto a cucinare i tacos e in generale i piatti messicani perché ci sono tante spezie, sapori, ricette con cui giocare.

La cucina etnica che ti piace di più?

Mi piace la cucina cinese, anche perché sono spesso in Cina: la trovo molto varia, nello stesso pranzo puoi mangiare sia pesce che carne, ci sono diverse cotture dal fritto allo stufato. Quindi sostanzialmente apprezzo la varietà di questa cucina.

C’è qualche personaggio a cui ti ispiri?

Mi ispiro a Epic Meal Time (programma canadese di cucina proposto su YouTube, nda), ma anche Action Bronson, un rapper americano di cui mi piace molto il mood: lui mischia la cucina con la cultura street e questa è per me una grande fonte di ispirazione per i miei contenuti. Io però cerco di fare le cose a modo mio e metto il mio tocco in qualsiasi cosa faccia.

Ci suggerisci un menù per una cena in compagnia?

Partirei con dei tacos di pesce fritto impanato con le tortillas, condite con un’insalata di cavolo leggermente piccante, dei rapanelli e una bella maionese all’avocado. Un piatto super che si può accompagnare con dei fagiolini con carne trita e salsa di soia, un contorno tipico orientale. Terminerei con un dolce della cucina del sud degli Stati Uniti: il banana pudding, una sorta di tiramisù. Da bere, abbinerei il Mezcal.

Ecco alcuni suoi video:

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Francesca Binfarè

Francesca Binfarè

Giornalista e assaggiatrice curiosa, scrivo da sempre e parlo tanto, anche in radio dal 1989. Mi sono laureata in Scienze Politiche ascoltando gli Oasis, ho vissuto a Dublino accompagnata dagli U2 e dalla...

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