Parte da qui il nostro viaggio nel Sannio alla scoperta dei migliori ristoranti e dei più geniali chef in grado di esaltare territorio e tradizioni di questa bellissima terra
Sulla ripa destra del vallone di Prata e più precisamente a Melizzano, lo chef Angelo D’Amico si diverte a mandare in estasi le papille gustative degli ospiti del suo piccolo tempio del gusto, Locanda Radici.
Il suo obiettivo è far affiorare alla memoria sapori capaci di avvicinarci alle radici della terra sannita, strizzando l’occhio alle contaminazioni dal mondo e in particolare dalla sua terra d’origine, Vico Equense. Un impegno, quello di chef Angelo che può contare su una preziosa raccolta di ricette locali e sulla sua capacità di raccontare con passione, attraverso la cucina, secoli e secoli di storia sannita. Unica regola in casa D’Amico: manipolare poco la materia prima per non disperderne le caratteristiche peculiari nel rispetto del territorio.
Il risultato è un’esperienza che va oltre la piacevolezza del gustare i suoi piatti, perché chef Angelo, insieme allo staff tra cui suo fratello Giuseppe, sommelier e grande conoscitore della storia delle materie prime utilizzate, vi accoglierà personalmente e vi accompagnerà in questo breve ma intenso viaggio sensoriale.
I prodotti accuratamente selezionati sono principalmente locali per la categoria carni e terra, acquistati in un raggio di 60/70 km quando invece parliamo di pesci. Il menù può subire variazioni, nel rispetto della stagionalità dei prodotti e in correlazione con le disponibilità di mercato, per garantirne sempre la freschezza e massima qualità.
E infatti, stagione nuova ha voluto che avessimo la fortuna di assaggiare un fuori menù in anteprima: gnocchetti di castagne fatti a mano con carne di cinghiale, funghi porcini e fonduta di parmigiano. L’autunno nel piatto!
Molto stuzzicante la carta dei vini, con una proposta prettamente campana nella quale si inseriscono qua e là vini di fuori regione ma solo se particolarmente originali e interessanti. Noi, fedeli al territorio, abbiam bevuto un Sannio DOP Barbera 2018 Grotta di Futa della cantina ‘A Canc’llera, con vitigno nella vicina Castelvenere, profumato e non molto tannico, ottimo per l’abbinamento sulle nostre scelte di carne e pesce.
Una menzione speciale merita la location, fatta di interni eleganti e confortevoli, e uno spazio esterno immerso nella natura in cui potersi rilassare e sognare grazie ad una magnifica vista su vigneti e ulivi a ridosso della provinciale Frasso – Solopaca.
Di chef Angelo e della sua Locanda, infine, ne parlano molto bene Gambero Rosso, il quale lo ha inserito senza esitazioni nelle “9 mete in campagna a stretto contatto con natura e food eco-sostenibile”, e Guida Michelin.
Voto complessivo: 7 ½!
Vi lasciamo alle immagini dei piatti che abbiamo avuto il piacere di assaggiare e ad un unico spassionato consiglio: ANDATECI!
Osservi dunque il buon cultore e impari Quale a ciascun de gli alberi convenga Suolo e cultura; e il rozzo frutto ed aspro Con l’arte in lor di raddolcir procuri; Né il terren lasci inoperoso, o a piante Ch’egli non ama, inutilmente il forzi; L’Ismaro giova rivestir di vigne, Ed il Taburno popolar d’ulivi.
Publio Virgilio Marone Georgiche
Di seguito potete consultare il menù e la carta dei vini (per aggiornamenti con proposte autunnali consultate il sito del ristorante).