Parte a Milano la 2° edizione dell’acceleratore foodtech coordinato da Deloitte Officine Innovazione. Protagoniste 5 start up israeliane, 2 italiane, 1 canadese e 1 di Hong Kong Sono state presentate il 30 gennaio 2020 a Milano le 9 startup internazionali, scelte tra più di 600 candidature…
Sono state presentate il 30 gennaio 2020 a Milano le 9 startup internazionali, scelte tra più di 600 candidature, che seguiranno il percorso del FoodTech Accelerator coordinato da Deloitte Officine Innovazione in collaborazione con Amadori, Cereal Docks, Birra Peroni e COPROB Italia Zuccheri.
Queste le 9 startup selezionate per partecipare al programma foodtech:
Agritask
Startup israeliana: ha sviluppato una piattaforma di gestione agronomica che consente di coordinare le operazioni agronomiche da un unico programma. Grazie a questa piattaforma è possibile integrare i diversi sistemi utilizzati dall’agricoltore e visualizzarli in un’unica interfaccia. La startup ha l’obiettivo di testare la piattaforma sui campi dei vari partner.
Cytophage
Startup canadese: sta sviluppando batteriofagi sintetici per prevenire e curare le infezioni batteriche che incidono sulla salute degli animali. I cocktail di batteriofagi sono fatti su misura per affrontare le infezioni comuni, come Salmonella o Escherichia coli. La startup ha l’obiettivo di portare avanti dei test in laboratorio e di studiare approfonditamente le soluzioni proposte.
Equinom
Startup israeliana che ha sviluppato un Smarter Seeds, semi non OGM destinati al consumo umano con profili nutrizionali superiori e rese produttive migliorate rispetto a quelli normali. Equinom è l’unica azienda produttrice di sementi a concentrarsi sull’industria alimentare, consentendo ai clienti di progettare i propri ingredienti. La startup ha l’obiettivo di lavorare con le corporate per sviluppare soluzioni adeguate alle loro esigenze.
Heallo
Startup italiana: ha brevettato un processo enzimatico in grado di estrarre da una materia prima di origine naturale una fibra solubile che riduce significativamente gli impatti del picco glicemico e dei carboidrati. L’obiettivo della startup è la creazione di un progetto pilota applicato alla birra e allo zucchero.
KTCHN LAB
Startup italiana che, attraverso diversi ristoranti virtuali, riesce a consegnare piatti in 20 minuti. KTCHN LAB fa parte della cosiddetta ondata di ghost kitchen, startup che offrono ricette adatte ad essere consegnate a domicilio, tramite provider terzi, e preparate grazie a materie prime italiane certificate. La startup ha l’obiettivo di collaborare con partner per il lancio di nuovi brand/ristoranti.
Innovopro
Startup israeliana che produce un concentrato di proteine a base di ceci sotto forma di farina, che può avere diverse applicazioni (maionese, pudding, gelato vegano ecc.). Il composto non è OGM, non è segnato come un allergenico e ha un alto valore nutrizionale. La startup ha l’obiettivo di svolgere test sull’ingrediente e di sviluppare il business development.
Ixon
Startup di Hong Kong: ha sviluppato una tecnologia patent pending di confezionamento asettico che può trasformare gli alimenti sottovuoto in prodotti stabili senza la necessità di utilizzare il frigorifero, eliminando così dalla logistica la catena del freddo e conservazione. L’obiettivo della startup è quello di testare la tecnologia e ridefinire il business model in modo da prepararsi all’industrializzazione.
Soos Technology
Startup Israeliana: ha sviluppato una nuova tecnologia che permette di ottimizzare la capacità produttiva degli incubatoi usati dal settore avicolo. La startup ha l’obiettivo di testare la validità della tecnologia e definire la scalabilità industriale.
ZeroEgg
Startup israeliana: fornisce un prodotto di origine vegetale che sostituisce le uova in ogni loro applicazione (frittata, uova strapazzate, prodotti da forno, torte salate e salse come la maionese). Può essere considerato un vero e proprio sostituto delle uova per gusto e per nutrienti. L’obiettivo della startup è quello di testare il prodotto e valutare una strategia di go-to-market.