L’Irpinia, territorio tanto vasto quanto ricco, è la culla di tanti prodotti di eccellenza campana, conosciuti ed esportati in tutto il mondo. 

La provincia di Avellino è priva di sbocco a mare, con un territorio essenzialmente montuoso e collinare, ma non uniforme.

I prodotti principali sono i formaggi, tra cui il pecorino di Carmasciano, il tartufo nero di Bagnoli, dolci, salumi e…vini!

La famiglia Maffei, originaria di Roccabascerana, ha iniziato a scrivere la storia dell’azienda agricola Bellaria, non molto tempo fa. Ha scelto Il Tiglio per rappresentare le sue etichette, lo stesso tiglio centenario che si erige nel centro storico della città.

Dall’amore per il proprio territorio e l’investimento in quest’ultimo sono nati vini come il Greco di Tufo D.O.C.G., Fiano di Avellino D.O.C.G., Taurasi D.O.C.G. e l’Aglianico D.O.C.

Tutti i vini sono prodotti in modo naturale, con lieviti indigeni alcuni e altri con lieviti selezionati di qualità, privi di alterazioni chimiche e sotto lo sguardo attento dei due enologi sempre presenti in cantina a seguire i lavori.

Ad Antonio Pepe, uno degli amministratori dell’azienda Bellaria, va il merito di aver ideato uno dei vini più innovativi.

Parliamo della selezione di Greco di Tufo D.O.C.G. “Oltre”, quel quale vengono prodotte circa 7mila bottiglie, a differenza delle 20mila circa di Greco di Tufo DOCG.

 
 

La zona di produzione è Prato di Principato Ultra (AV), uno degli otto comuni irpini autorizzati alla produzione del greco di Tufo.

La particolarità di questo vino è che è ottenuti da uve di greco in purezza, ovviamente, ma vendemmiate manualmente in tre periodi diversi. La prima vendemmia viene effettuata a settembre, la seconda a ottobre e l’ultima a novembre, nel periodo in cui si va letteralmente “oltre” il periodo di vendemmia classico del greco.

Dopo i processi di fermentazione, il vino viene trasferito in tre diversi serbatoi dove ognuno di questi sviluppa delle caratteristiche uniche. Una volta uniti i tre serbatoi si ottiene un blend dal carattere singolare.

Un vino da provare assolutamente in quanto l’operazione delle tre vendemmie bilancia perfettamente l’acidità della prima con la morbidezza dell’ultima, senza mai perdere di vista la sapidità tipica dell’uva in questione.

Altro prodotto unico nel suo genere (e in Italia!) dell’azienda agricola Bellaria è l’aceto di Aglianico. Nato per caso, ma da subito apprezzato dai consumatori.

Figlio di una vendemmia dedita al Taurasi DOCG ma non andata del tutto a buon fine, per forze maggiori, ottenuto da uve di aglianico in purezza, si presenta di colore rosso rubino, con un aroma particolare ed un carattere tutto suo! 

Ottimo se abbinato a uno sgombro in padella. Provare per credere!

 
 
 
 

Infine, anche l’occhio vuole la sua parte.

È per questo che l’azienda agricola Bellaria ha affidato il compito di dare un “tocco di colore” alla cantina a un artista marchigiano il quale ha ben pensato – dopo aver fissato a lungo le pareti – ci racconta Gabriele Musto, sorridendo, di dipingere il soffitto a macchie utilizzando principalmente tre colori: il bordeaux, il marrone e l’azzurro. I colori ricordano rispettivamente quelli del mosto, della terra e del suo cielo. L’opera ritrae l’effetto cromatico dei quadri storici più importanti, una vera a propria opera di arte contemporanea.

Non ci resta che fare i nostri più sinceri auguri a questa splendida realtà che porta alto il nome e la qualità dei prodotti della nostra terra.

Per saperne di più: 

Società Agricola Bellaria s.r.l.
Loc. Cardani – SNC Area P.I.P 83030 Montefalcione (AV)
Tel. 0825 973467

Roberta Ruotolo

Classe 1989. Punto di forza : la curiosità. Dopo aver studiato Scienze biologiche alla Federico II, sceglie di approfondire una passione, quella del vino . Poco dopo aver conseguito il diploma di sommelier...

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