«Quarta generazione di famiglia, penso che in parte fosse un po’ nel mio DNA il mestiere di pasticciere». Classe 1986, il pluripremiato Andrea Tortora è stato intervistato dal giornalista Antonio D’Amore e da Luigi Cristiani nel format live sulla pagina Facebook di Food Makers.

Famiglia e Brand
«La mia famiglia mi ha spronato a essere versatile e mi ha dato una direzione dove guardare, ma non mi ha mai detto cosa vedere e penso che sia il regalo più grande che mi abbia fatto. Ogni mia scelta è stata personale e ponderata» racconta Andrea che nel 2017 ha dato vita in provincia di Mantova al suo progetto AT Patissier con l’obiettivo di poter offrire i suoi grandi lievitati d’autore, panettone, pandoro e uovo di Tortora, «non solo ai ristoranti ma a una platea più ampia di persone».

La gavetta
Prima di fondare il suo brand, però, Andrea Tortora ha conosciuto il sapore della gavetta, in giro per l’Italia, l’Europa e il mondo. «Sono un po’ di anni che faccio questo mestiere ma non si smette mai di imparare – ammette il maestro pasticciere – Ogni esperienza viene metabolizzata dopo qualche anno, mai nell’immediato. In ogni posto ho incontrato persone, culture, uno stile di cucina diverso, è stata un po’ una contaminazione, nel senso che la cucina contamina molto la pasticceria perché deve esserci un filo conduttore nella ristorazione».

I premi
Le guide de Il Gambero Rosso e Identità Golose lo hanno nominato Chef Pasticciere del 2017, mentre la Guida dell’Espresso lo ha insignito del titolo di Pasticceria nel 2018. «Questi riconoscimenti mi hanno sorpreso dopo aver dato il massimo ogni giorno. Sono premi che fanno piacere dopodiché piedi sempre piantati a terra e si prosegue. Sono sempre punti di partenza» riferisce Andrea, secondo cui «l’innovazione significa utilizzare e rispettare gli ingredienti migliori che il mercato moderno offre».

La scelta di chiudere
Nonostante AT Patissier si interfacci sin dal sua nascita principalmente in modalità digitale rappresentando un vantaggio commerciale, anche Andrea ha preferito chiudere la sua pasticceria nella fase emergenziale attraversata dal Paese, specificando come sia stata «una scelta abbastanza difficile ma d’istinto per non creare situazioni di disagio per i miei collaboratori e per me stesso».

La collaborazione con Algida
Recentemente Andrea Tortora ha collaborato alla nuova edizione, attualmente in distribuzione, del cornetto prodotto da Algida: «Ho cercato di lavorare sul gusto, il lampone con l’acidità e il cacao con la parte amara per andare poi a bilanciare quello che è il gelato alla panna Algida che non è stato toccato assolutamente perché quando una cosa è iconica e perfetta non va modificata».

Vuoi rivedere l’intervista integrale? Clicca in basso!

Foto di copertina – credits AT_©DanielTöchterle

Pietro Bruno

Pietro Bruno

Classe 1994, laureato in “Media, comunicazione digitale e giornalismo” presso la Sapienza Università di Roma. Nel 2017 ho pubblicato il mio primo saggio “È il tempo della radio in TV” (Guida),...

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