Unusual Vilòn

Fermento innovativo e sperimentazioni di ultima generazione

NOVITA’ al Salotto di Adelaide, il lounge bar del Vilòn Roma

New entry FEDERICO GRAZIANI,ex Ru.De., resident bartender generazione Z

e una drink list tutta nuova ispirata a Henri Rousseau e al suo mondo da sogno tropicale

Il Salotto di Adelaide al VilònRoma continua a intrigare con quell’aria da “secret place” quasi. Non un affaccio su strada, non un’insegna che si noti lungo l’appartata via dell’Arancio. Solo quel passa parola da “posto del cuore”. Très chic quel suo essere un rifugio complice ed intimo, quasi clandestino.

Atmosfere un po’ unconventionalnel Salotto di Adelaide che appare quasiuna sorta di speakeasy. Dopo aver suonato un campanello sotto quel piccolo lampione dalla luce sommessa sul muro di cinta dell’ala est di Palazzo Borghese e la sorpresa è immediata. Uno spazio diverso, uno charme sussurrato e un feeling vibrante, dettagli raffinati eppure informale. La musica ti porta lontano così come le fragranze e la play list che cambia con il passare delle ore.

Il Salotto del Vilòn è lo spazio giusto dove oziare sorseggiando un aperitivo, fermarsi a lungo. Piccole frivolezze, luci calde e discrete, libri e riviste in giro, divani, specchi, lampade déco, qualche pezzo dal sapore etnico.

Si sta al bancone o sui divani, si condivide il piacere di fare salotto. Da una Carta Light qui si mangia a tutte le ore. Ad accompagnare i drink per l’aperitivo dalla cucina arrivano sides pensati insieme allo Chef Gabriele Muro.

“Commistioni intriganti tra fine dining e fine drinking così come nel nuovo menu allo studio con un food pairing tutto nuovo e alcuni piatti liquidi e cocktail solidi” anticipa Federico Graziani.

Nella nuova drink list, con molte preparazioni homemade. Interessanti anche i cordiali fatti in casa con purea di frutta e liquore. Abbinamenti come BBQ e pesca, nocciola e sedano al tabasco, aceto di kiwi, gin all’olio EVO e vermouth bianco, banana e popcorn, burro di arachidi, banana e acero. Torna anche qui quello strizzare l’occhio alla cucina, nuova tendenza da intercettare ed usare con intelligenza, questione d’ingredienti o di tecniche, come la fermentazione, finora più spesso d’uso dello chef.

Insomma un approccio rivoluzionario nel nuovo mondo mixology 2.0 destinato a portare vibrazioni e suggestioni ancora nuove nel Salotto del Vilòn.

Con l’arrivo del nuovo bartender, drink fuori dagli schemi classici sì, ma qui si viene anche proprio per i grandi classici, dal Negroni al Martini, magari proprio per un after dinner, in un bar d’hotel dal respiro internazionale.

Molto bella la bottigliera e il bancone in rovere e ottone dietro al quale è appena arrivato a dosare, pestare, shakerare Federico Graziani, che avevamo conosciuto al Ru.De. Centocelle, street bar di forte sperimentazione e successo.

Classe 1997, grande estro nel bere miscelato, la sua è una mixology di ricerca che si contraddistingue per ingredienti e tecniche all’avanguardia, drink puliti e minimal, abbinamenti inusuali. La tradizione, mai abbandonata, diventa un viatico per esplorare nuove angolature del gusto. Sperimentazione e alchimia di gradazioni e sapori.

Una drink list con 16 cocktail, tra cui anche un alcol free e un vegan, i cui nomi a parte il Viròsa e Gi.No, quasi un divertente calembour, prendono ispirazione da Henri Rousseau, l’artista “naif” di fine ottocento più noto come Rousseau il Doganiere.

Quel muoversi tra immagini primitive e visioni magiche, che anche i nomi riflettono, sollecita nuove ispirazioni oniriche, magie tropicali, seduzioni che il Salotto di Adelaide induce.

Quasi che Adelaide Borghese de la Rochefoucauld, che abitò questi spazi, ben prima di conoscere le opere di Rousseau, non abbia anche lei sognato quel tripudio di natura esotica che ritroviamo nel tappeto in salotto ma soprattutto nel piccolo giardino segreto del Vilòn. Angolo dall’atmosfera coloniale, effetto jungle tra banani e kenzie, ficus e gelsomino orientale da fascinoso piccolo riad marocchino, anch’esso un segreto custodito in uno dei palazzi tardo rinascimentali più belli di Roma.

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