‘’In questo momento, se vogliamo offrire come Italia ai tanti turisti stranieri un ottimo servizio che sia di sala o cucina o ricevimento, dobbiamo fare in modo che la nuova generazione rioccupi il posto nella ristorazione o nella parte ricettiva ovvero negli alberghi’’. Così Rocco Pozzullo, Presidente Nazionale FIC Federazione Italiana Cuochi a ‘Eruzioni del gusto’ l’evento sul turismo enogastronomico dei territori vulcanici giunto alla terza edizione e promosso dall’associazione culturale ORONERO – Dalle scritture del fuoco in programma fino al 20 settembre al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa. Alle spalle lo stop imposto dalla pandemia, il settore della ristorazione sta ripartendo ma con alcuni punti di criticità evidenziati da Pozzullo in un’intervista condotta da Carmine Maione, presidente di ORONERO. ‘’Il problema che c’e’ oggi nella ristorazione ed e’ il piu’ grave e’ che manca il personale sia in cucina che in sala. Le motivazioni sono tante, dovute sicuramente al covid. Tanti cuochi che hanno sempre corso si sono fermati e hanno scoperto come e’ bello stare in famiglia con i propri cari. E alcuni hanno lasciato il nostro lavoro perche’ hanno visto crescere i figli e si sono resi conto di non essere stati al loro fianco. Altra problematica e’ la nuova generazione: tanti ragazzi non vogliono fare questa attivita’ : si sono resi conto che fare troppi sacrifici non va bene’’. Da Pietrarsa Pozzullo rilancia: ‘’Una cosa chiederemo forte alle istituzioni: defiscalizzare la parte contributiva per il personale’’. Dunque, dopo il danno enorme dovuto alle chiusure in zona rossa, la ristorazione ora deve avanzare il passo e per farlo occorrono aiuti e sopratutto nuove leve.

A latere degli incontri scientifico – culturali, Eruzioni del gusto promuove show cooking a cura di Unione Regionale Cuochi della Campania, Associazione Provinciale Cuochi Napoli, Dipartimento Solidarietà Emergenze della Campania. Ma anche masterclass sui vini dei Consorzi Campani in collaborazione con AIS Campania, un laboratorio del Progetto ABC sulle varietà tradizionali campane di pomodoro in via di estinzione, panel test sulla Colatura di alici di Cetara Dop a cura del FEAMP Regione Campania. E ancora, degustazioni di Pasta di Gragnano Igp, mozzarella di bufala campana Dop, pomodorino del piennolo del Vesuvio Dop, provolone del Monaco Dop, prodotti resi unici grazie alla generosità delle terre vulcaniche. Quest’anno tra gli stand espositiviil Consorzio tutela vini del Vesuvio, Consorzio tutela vini del Sannio, Vitica Caserta, Consorzio tutela vini d’Irpinia, Consorzio Vita Salernum Vites.

Ospite della terza edizione, la Toscana con il suo progetto di punta sul turismo enogastronomico: Vetrina Toscana che ha fatto assaggiare al proprio stand Pecorino Toscano DOP, marmellate, pane toscano DOP, l’olio Toscano IGP, e il Pecorino delle balze Volterrane DOP. E i suoi dolci: Cantuccini IGP, Panforte e Ricciarelli IGP, Schiaccia briaca dell’Isola d’Elba, Castagnaccio per narrare il territorio e la propria identità culturale.

Grande successo per il cooking show con il cacciucco preparato dall’Unione Regionale Cuochi Toscani: un piatto antico e probabilmente il più identitario della Toscana per quanto riguarda la cucina di mare.

 

Redazione Foodmakers

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