Grande entusiasmo Sabato e Domenica per il Napoli Beerfest primo grande evento brassicolo a Napoli, nella fantastica cornice del Castel dell’Ovo, già scenario di importanti eventi come Vitigno Italia.

Il panorama eno-brassico-gastronomico campano e specificatamente napoletano sta crescendo sempre più, con l’augurio che raggiunga vette altissime, come questa città merita.

Sicuramente ci sono margini di miglioramento ma aver portato a Napoli mostri sacri di questo settore, riempie il cuore di orgoglio.

Per un amante di questo mondo, poter parlare con i birrai di vere e proprie istituzioni nazionali come Extraomnes, Birrificio Lambrate, Ca’ del Brado, Bonavena o East Side, vale già il prezzo del biglietto. Se a questo si aggiungono i laboratori gratuiti, stiamo praticamente sfiorando il cielo con le dita.

Questo genere di eventi è fondamentale soprattutto per dare ai birrifici campani quello stimolo necessario a fare di meglio. Personalmente ho assaggiato birre straordinarie e altre meno entusiasmanti ma realizzate appositamente per evidenziare certe note che ad un primo impatto possono risultare eccessive ma che caratterizzano il prodotto.

Per le prossime edizioni forse sarebbe una buona idea prevedere un “taste” di circa 10 cl. Pur essendo amanti della birra è difficile  assaggiare diciassette birrifici con due tre spine a testa,  che spillano almeno la mezza pinta; se le si volesse assaggiare tutte  si arriverebbe a consumare oltre tre litri di birra. Pur volendo distribuire gli assaggi sui due giorni risulta complicato fare una panoramica completa di tutte le birre dei vari birrifici.

Passando agli stand food ho trovato una bella scelta, con prodotti sfiziosi e altri decisamente goduriosi. Prezzi forse un po’ altini, ma considerando i problemi logistici, ci può stare.

Un ultimo suggerimento forse va al comune di Napoli, che vieta l’ingresso ai turisti al Castel dell’Ovo in occasione di manifestazioni come questa.

Castel dell’Ovo è probabilmente una delle attrazioni più visitate in città, è impensabile chiuderlo ai turisti durante queste manifestazioni. Abbiamo assisitito a gruppi di turisti privati della possibilità di vivere l’esperienza di visitare uno dei simboli della città di Napoli. Il rischio è quello di trasmettere  l’immagine di una Napoli chiusa e poco accogliente, impreparata nei confronti di un settore, quello del turismo enogastronomico, che oggi più che mai rappresenta una delle ricchezze della regione. Basterebbe studiare un modo per distinguere gli accessi o magari proporre una formula allettante che include visita e degustazioni.

Nel complesso il Napoli Beer Fest mi è piaciuto molto, sperando che questo sia solo il primo di un appuntamento che si ripeterà annualmente, portando sempre più birrifici e divulgando sempre di più l’amore per questa meravigliosa bevanda.

Redazione Foodmakers

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