L’AIC – Associazione Italiana Cuochi, diventa parte integrante ed importante dell’AULA X° COMMISIONE (Attività produttive, commercio e turismo, decima commissione) della camera dei Deputati.

Premessa:

L’Italia è il paese delle eccellenze: cucina, moda, design, artigianato, paesaggi e beni architettonici, questi sono gli elementi che iconograficamente richiamano la bellezza dello Stivale. Ma non sono gli unici, l’Italia è una nazione ad altissima vocazione tecnica, scientifica, artigianale e manifatturiera.

L’insieme di queste specialità ha contribuito allo sviluppo delle nostre eccellenze, così apprezzate da far considerare il Made in Italy uno dei simboli più̀ importanti a livello globale. A seguito di questo fenomeno l’espressione Made in Italy si è trasformata in qualcosa di molto più̀ importante di un semplice marchio di origine, giungendo ad assumere le caratteristiche di un vero e proprio brand, dotato di un’identità̀ ben definita e divenuto sinonimo di qualità̀ e affidabilità̀ riconosciute universalmente.

A tal proposito il Dottor Simone FalciniPresidente dell’Associazione è stato chiamato in causa per collaborare con le Istituzioni ai fini di migliorare, sostener e valorizzare gli Chef e tutto il comparto di Enogastronomia in Italia.

Il Made in Italy è un marchio, uno stile di vita, un’opportunità̀ economica e diplomatica troppo spesso trascurata. Il dottor Falcini riconosce l’importanza strategica delle nostre eccellenze e, mediante un progetto che attualmente non può render noto, si impegnerà, visto il ruolo affidatogli dalla Camera dei deputati a tutelare quotidianamente le aziende e i produttori in Italia e nel mondo e darne risalto.

Promuovere il marchio, divenuto oramai uno dei più̀ conosciuti e amati al mondo, significa promuovere l’eccellenza italiana in campo culturale, enogastronomico, dell’imprenditoria, attraverso l’istituzione di una certificazione governativa che valorizzi i prodotti italiani, sul genere del marchio Doc.

Si rende altresì̀ necessario un efficace contrasto all’Italian Sounding e ad ogni forma di falsificazione nonché́ la creazione di una grande piattaforma online che funga da vetrina dei prodotti Made in Italy certificati e promozione del turismo commerciale di chi viene in Italia per acquistare direttamente i nostri prodotti. Per un’impresa, dunque, avere la possibilità̀ di vendere prodotti con denominazione Made in Italy significa poter godere di un forte vantaggio rispetto alla concorrenza, grazie ai benefici che derivano da un’immagine tanto forte.

I dati Istat confermano il dinamismo della produzione italiana. L’Annuario 2022 evidenzia in quali gruppi di prodotti manifatturieri l’Italia ha la maggiore quota di mercato di export.

Tra di essi, i settori seguenti:

  • materiali da costruzione in terra- cotta (è tricolore il 24,46 per cento dei beni venduti a livello internazionale);
  • cuoio con- ciato e lavorato, articoli da viaggio, borse, pelletteria e selleria, pellicce preparate e tinte (14,44 per cento);
  • pietre tagliate, modellate e finite (12,72 per cento);
  • articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (10,70 per cento);
  • food & beverage, con i prodotti da forno e farinacei (13,01 per cento) e le bevande (9,37 per cento);
  • I comparti del vino (€12,2 miliardi), degli spiriti (€4 miliardi) e degli aceti (€1 miliardo) rappresentano complessivamente l’11 per cento del fatturato complessivo dell’industria alimentare italiana.

Ovviamente il Made in Italy non si traduce solo in produzione ed esportazione di materie prime e lavorati e questo il Presidente dell’Associazione italiana Cuochi Simone Falcini lo sa bene. L’Italia possiede anche un valore attrattivo importante “La Cucina Italiana”. Prodotti genuini, vino e cibo in zone autentiche con ritmi tranquilli sono le prime motivazioni di viaggio verso il nostro Paese, nonché́ al primo posto tra gli elementi di soddisfazione per i turisti stranieri.

Il successo del turismo rurale si afferma con le degustazioni di prodotti tipici e visite in vigne e cantine associate, alla qualificazione e allo sviluppo dell’enoturismo. L’attrattiva del Vino e del “Cibo Made in Italy”, ad esempio, per i turisti stranieri diretti in Italia coinvolge soprattutto un target medio alto, informato e sensibile al paesaggio, alla gastronomia tipica e all’arte.

È evidente, quindi, che l’imprenditoria italiana necessiti di supporto affinché́ i dati positivi fin qui elencati possano mantenersi stabili e crescere nel tempo. Risulta, per- tanto, di fondamentale importanza un’accurata analisi in merito agli elementi che frenano la crescita.

Prossimamente verrà reso pubblico sul Sito della Camera dei Deputati il Progetto del Presidente dell’AIC per aiutare ancor più i lavoratori sul campo per alzare l’asticella del nostro paese con il marchio “Made in Italy”.

Il presidente, con il suo intervento presso la Camera dei Deputati, dopo avere illustrato il progetto di Associazione Italiana Cuochi, conclude così:

“l’Italia è un paese ricco di aziende e piccole realtà che producono prodotti vinicoli e gastronomici, amati, invidiati e contraffatti, in tutto il mondo. Non c’è un paese che non si trovi il Parmigiano Reggiano ed il Prosciutto di Parma, il Gorgonzola, un Chianti, il Panettone e Pandoro e centinaia di prodotti di eccellenza a marchio DOP, DOCG, IGT, DOP ed altri ancora. Ma non dimentichiamoci che molte aziende producono prodotti di eccellenza di pregiatissima qualità senza marchio che sono apprezzati in tutto il mondo. Queste piccole e medie imprese, anche spesso artigianali familiari, oltre quelle industriali, si veda per esempio il gelato Sammontana, diventano un motore trainante per il nostro paese.

Infine, abbiamo gli artisti come amo definirli io, i nostri “pittori del piatto”, i nostri Cuochi, che “disegnano le loro tele” con i fantastici prodotti del nostro Made in Italy. Ecco come un “semplice piatto di pasta” diventa un must per le nostre papille gustative, bastano i Pomodorini di Corbara o di Pachino e la pasta di Gragnano e con le sapienti mani del cuoco, unito alla sua passione ed al suo amore per la cucina, tutto si trasforma in magia!

Ma ricordo che abbiamo in Italia centinaia di altre eccellenze che si producono nel nostro territorio. Il Made in Italy lo si trova in ogni angolo del globo, ed in ogni ristorante del mondo è presente il Ragù, il Pesto alla Genovese, Le lasagne alla Bolognese e molte altre nostre ricette tradizionali legate alle nostre più profonde radici storiche.

Associazione Italiana Cuochi attraverso il proprio disciplinare costituisce un valore aggiunto ad AziendeCuochi, ed operatori del settore enogastronomico, con creando dal posto che occupa una “certificazione di Eccellenza”, rivolta a quelle realtà che quotidianamente operano con alti Standard di Qualità nella  produzione.

Il Made in Italy e tutti i suoi operatori vanno SostenutiDifesi e Tutelati e questo è il compito che sin dall’inizio della nascita di Associazione Italiana Cuochi, abbiamo messo in atto. Uniti e coesi tutti in uno scopo comune, insieme alle istituzioni, aziende ed operatori del settore, cerchiamo quotidianamente di operare in questa direzione.

Ringrazio la X° Commissione della Camera

per averci resi partecipi di questo progetto, buona giornata”

Mercoledì 17 maggio la Camera dei Deputati con l’indagine “Made in Italy: valorizzazione e sviluppo dell’impresa italiana nei suoi diversi ambiti produttivi” ha convalidato che i lavori forniti da AIC sono un prezioso e apprezzato contributo volti a valorizzare e sviluppare il Made in Italy.

In allegato il documento conclusivo dell’indagine della X Commissione che esprime il loro sincero ringraziamento per il contributo fornito ai lavori della Commissione stessa.

DOCUMENTO CONCLUSIVO PUBBLICATO

Redazione Foodmakers

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