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A Napoli la mitica Fellata di Pasqua è la portata di apertura di ogni pranzo della festa. Se per fellata si intendono fette di un qualcosa è facilmente deducibile come essa si ricolleghi a prodotti di salumeria, come formati vari e medesimi affettati, non bisogna essere così ligi da estromettere anche la pizza. Perchè le tradizioni vanno rispettate e magari integrate anche un pasto tipico come la pizza deve adeguarsi a queste, mutando forma, ingredienti e magari anche cottura. Trasformandosi così nella pizza di scarole, che a Napoli il giorno della Vigilia di Natale, solitamente è il pranzo, perchè comunque soffice d’impasto ed un leggero contenuto di imbottitura, riesce a riempire qualsiasi commensale ma aprendo con il proprio gusto l’appetito per la sera. Invece in quel della fellata prende posto nell’antipasto anche la leggera pizza di scarole che si sposa bene con la varietà di formaggi, salumi ed uova sode, accompagna a “tocchetti” il prezioso antipasto del pranzo pasquale.

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Beh, a Pasqua ci sono altri sformati salati tipici, come Casatiello, Tortano, che facilmente trovano posto nella fellata di apertura ma questi data l’ingente imbottitura possono saziare troppo e non far godere del pranzo, invece la pizza di scarole che riesce anche a restare un sapore fresco non sazia, anzi quasi incentiva il dover godere a pieno del pranzo pasquale, anche perchè la fellata di base è bella ricca, e magari dare un boccone alla pizza di scarole quasi rinfresca la bocca, ripulendola con lo stomaco, merito anche del poco lievito usato, della lunga lievitazione che la fa essere una pizza più digeribile; diciamo il connubio perfetto tra sapori sempre leggeri dati dalle scarole, miste a pinoli ed una sultanina che preparano al meglio lo stomaco per il pranzo di Pasqua.

Perché riuscendo a rifocillarsi il giusto è possibile mettere a freno un pò la fame forte che ci può nascere, mangeremo ogni porzione, con calma e gustando tutto. Per cui abbiamo tratto gli ingredienti, che riproponiamo qui da altri colleghi, non dimenticandosi che ci dev’essere una doppia preparazione, sia tra impasto e scarole:

PER LA PIZZA

FARINA TIPO 0 500 • 349 kcal

LIEVITO DI BIRRA 25 • 750 kcal

SALE MARINO 3 cucchiaini • 286 kcal

ACQUA 250 ml • 0 kcal

OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA 50 ml • 29 kcal

PER LE SCAROLE STUFATE

SCAROLE 2 cespi

AGLIO 1 spicchio • 79 kcal

OLIVE NERE 100 gr • 79 kcal

CAPPERI 30 gr • 25 kcal

PINOLI 15 gr • 595 kcal

UVETTA 15 gr • 317 kcal

OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA q.b. • 29 kcal

Per dimostrare la leggerezza ma la tradizione dell’essere pizza resiste, che rinasce in un piatto così ancora più leggero, tradizionale e religioso riuscendo ad accompagnarci due feste cristiane.

Eugenio Fiorentino

Nato a Napoli il 03/02/1992 in una famiglia che dal secolo scorso è nel settore alimentare con una ditta impiegata alla fornitura di materie prime alimentari in tutto il territorio campano, in cui sempre...

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