Il gin sta vivendo un periodo di grande popolarità, soprattutto perché è ritenuto l’elemento più versatile da miscelare in cocktail saporiti, profumati e fantasiosi.  Ed è proprio in questi ultimi che questo distillato offre il meglio di sé, soprattutto nelle sue versioni aromatizzate agli agrumi come il gin dry dal carattere italiano.

Due parole sul gin

Il gin è un distillato fermentato di cereali o patate in cui viene messa a macerare una miscela di erbe e spezie, note comunemente come botanicals. Le spezie servono a caratterizzare aroma e gusto e, per questo, tra gli ingredienti principali troviamo sempre il ginepro, da cui prende il nome.

È un distillato che si pensa possa essere di origine italiana, precisamente di Salerno. Qui i monaci della Scuola Medica Salernitana si prendevano cura di un orto botanico dove venivano coltivate, a scopi terapeutici, le materie prime per la distillazione tra cui, per l’appunto, il ginepro.

Le bacche di questa pianta conferiscono un profumo inconfondibile, ma le attuali miscele di botanicals hanno assunto connotazioni molto pregiate, tant’è che tra i vari gin in commercio ce ne sono tantissimi aromatizzati con le scorze di limone o pompelmo per dare carica aromatica ed erbe e spezie del territorio, che donano carattere e origine al distillato. Proprio per questo motivo, tale distillato rappresenta uno degli ingredienti più apprezzabili e versatili per la preparazione di gustosissimi cocktail.

Classico o rivisitato: i principali impieghi del Gin nei bar

Il gin è un ingrediente facile da abbinare sia per l’aperitivo che per accompagnare una cena tra amici. Esistono centinaia di ricette di cocktail a base di gin, per cui la scelta dipende sempre molto dall’abbinamento che si vuole creare.

Per esempio, ci sono i cocktail lunghi e corposi che si abbinano sempre a piatti di una certa consistenza, ad esempio ad aperitivi simili a cene. La ragione deriva dal fatto che l’animo strutturato del cocktail richiede una bevuta a piccoli sorsi che, per l’appunto, ne fa aumentare la durata

Al contrario, per gli aperitivi possono andare bene cocktail freschi e leggeri, magari con bouquet agrumati abbinati a tanto ghiaccio e a stuzzichini finger food come frutta, verdure e salumi tipici italiani

Cocktail al gin: ricette e abbinamenti

Per esempio, un cocktail interessante è lo Sgroppino, composto da gin con limone, succo di limone e sciroppo di zucchero. Aggiungendo il tutto a una pallina di sorbetto e al prosecco, con una foglia di menta a decorare, si avrà un ottimo cocktail fresco e agrumato, perfetto al termine o tra una portata e l’altra di una cena o un pranzo.

Perfetto per degli aperitivi rilassanti è un Signor Clover Club, un cocktail fresco e delicato a base di gin al pompelmo rosa, succo di limone, sciroppo di zucchero, albume e lamponi, con l’aggiunta di prosecco e rametti di timo per guarnire.

Per un aperitivo accompagnato da tanti sfiziosi spuntini, o in un pranzo o in una cena mediterranea, è perfetto il Twisted Bellini. Si tratta di un cocktail da servire in un flûte alto e stretto, a base di gin con arancia, purea di pesca e prosecco, con un ricciolo di buccia di arancia a decorare il tutto.

Cocktail al gin più strutturati

Un cocktail perfetto per il dopo cena è il Knockout, preparato a base di gin, vermouth dry e menta bianca. L’effetto finale di questo drink sarà di un bianco candido e profumatissimo, il che lo rende perfetto per terminare la cena e accogliere sapori dolciastri sul palato.

Un cocktail decisamente di alto livello, dalla finalità simile, è il Clover Club. Quest’ultimo è davvero delizioso e si prepara con gin, albume, succo di lime e lamponi. È difficile trovarlo nei bar più commerciali e, per la preparazione, è consigliabile utilizzare sempre gin di qualità, magari un gin agrumato.

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