Passione, arte, qualita’ gli ingredienti di Gentilini dal 1890

Un’azienda riesce a vivere e svilupparsi in tanti anni solo se riesce a  puntare continuamente sull’eccellenza inseguendo sempre la qualità e riuscendo ad abbinare innovazione e artigianalità.

Paolo Gentilini
Ritratto Paolo Gentilini

Abbiamo intervistato Paolo Gentilini, nipote del         fondatore Pietro  ed attuale Presidente e   Amministratore Delegato:

Qual è la storia della vostra azienda?

È la storia di un piccolo laboratorio artigianale per la produzione di pane e biscotti nato nel 1890 a Roma, divenuto un’azienda affermata nel panorama nazionale e internazionale, grazie all’autentica passione e alla continua ricerca della qualità della famiglia Gentilini.

Pietro Gentilini, il fondatore, nacque nel 1856 a Vergato, un piccolo paese situato sull’appennino tosco-emiliano. Dopo aver lavorato da giovanissimo come garzone a Firenze e Bologna, si recò per lavoro in America Latina e poi tornò in Italia per realizzare il suo sogno più ambizioso: avviare una propria attività a Roma, la Capitale del Regno e dei consumi.

La Guida Monaci del 1890 testimonia che Pietro in quegli anni gestiva un negozio di generi alimentari con forno, esteso su tre numeri civici, situato in uno dei quartieri più popolosi della città, l’Esquilino. E solo nel giro di pochi anni i negozi divennero quattro.

Pietro sfornava un’ampia varietà di biscotti tra cui l’Osvego: un biscotto fragrante e profumato. Partì da una ricetta di origine anglosassone, quella degli Oswego, e li adattò al gusto italiano attraverso la semplicità di ingredienti di ottima qualità come farina, burro, malto d’orzo, miele, la cottura lenta, per poi riporli ancora caldi nelle scatole in latta.

Il 1906 fu l’anno che segnò il passaggio di Pietro alla fase di industrializzazione dei processi. In quest’anno aprì il primo stabilimento di produzione in Via Novara a pochi passi da Porta Pia. Dopo la guerra e le grandi difficoltà arrivo il boom ed il nuovo sito produttivo, inaugurato nel 1958 in Via Tiburtina a Roma.

Nonostante gli anni 70 siano stati un periodo difficile per l’economia italiana, il fatturato aziendale continuò a crescere: solo nella città di Roma si contavano 6.500 esercizi, dove erano presenti i biscotti Gentilini.

Io ho iniziato a lavorare  in azienda nel 1977  iniziando la trasformazione  di una virtuosa realtà produttiva a conduzione familiare in un’azienda moderna.

Come si riesce dopo tanti anni a rimanere legati alla tradizione?

Autenticità e genuinità che si ritrovano nelle ricette e nei processi produttivi rimasti inalterati da oltre un secolo, come la ricerca e l’utilizzo delle migliori materie prime naturali, nobili, accuratamente selezionate: uova e latte freschi, il miele di fioriture spontanee, il burro più cremoso, la farina e lo zucchero di primissima qualità.

La passione per la qualità, il mantenimento degli antichi sapori, il rispetto per la tradizione rappresentano, e rappresenteranno sempre, i principi fondamentali e imprescindibili della realtà di Gentilini.

La tradizione artigiana si combina armoniosamente con le nuove tecnologie. Dalla materia prima al prodotto finito ogni attività è costantemente sottoposta a rigorosi controlli che garantiscono un elevatissimo standard qualitativo.

Preparato ancora oggi seguendo la ricetta originale, antica di oltre un secolo, Osvego è un trionfo di sapore e di profumo come vuole la tradizione.

Gentilini Osvego

Vengono utilizzati solo ingredienti nobili e naturali, come il burro, il miele e il malto, una lavorazione accurata e la cottura lenta per esaltare le caratteristiche funzionali del biscotto, che rimane sempre fragrante come appena sfornato.

Nel corso degli anni accanto agli Osvego e ai biscotti da dessert, il fondatore Pietro Gentilini e i suoi discendenti hanno arricchito e diversificato la propria “officina del gusto” con prodotti di grande successo. Tra questi i Novellini, le Fette Biscottate, gli squisiti Frollini gustati da intere generazioni e ancora oggi amati in tutta la loro genuinità e autenticità.

Oggi dove siete arrivati in termini di mercato, clienti,dipendenti?
Oggi fatturiamo circa 30 milioni di euro con una quota di export pari al 5% , sicuramente è uno dei settori dove intendiamo espanderci tanto è vero che abbiamo assunto una risorsa ad hoc. Il mercato è così vasto eppure così particolareggiato per cui ogni paese va trattato singolarmente.Abbiamo circa 100 dipendenti tra dipendenti  a tempo indeterminato e stagionali a cui facciamo ricorso per soddisfare la domanda nei periodi di picco.

Per quanto riguarda i nostri prodotti sicuramente la parte del leone la fanno le nostre fette biscottate con una quota superiore al 30 % del nostro fatturato. Ci hanno resi famosi. La lavorazione è lenta e accurata, fatta da mani sapienti e appassionate, per questo sono così spesse, il profumo poi è di quelli che invoglia perché sa di cose buone, genuine, autentiche.
E poi i nostri cavalli di battaglia rimangono gli Osvego di Nonno Pietro ed i Novellini biscotti di origine piemontese che anche gli artigiani ormai non fanno più.
Qual è il rapporto con l’innovazione? 
L’innovazione è fondamentale per la nostra azienda, soprattutto in termini di nuove macchine per l’automazione dei processi produttivi e del confezionamento. Inoltre già  dal 2016  abbiamo realizzato il  sito di  e-commerce perfettamente funzionante ed efficiente che ad esempio ci ha permesso di soddisfare anche le richieste di chi preferiva fare la spesa on line. Tutto questo ha portato ad un incremento di fatturato del 7,5%.
Come avete reagito a questo periodo duro del COVID ed agli aumenti delle bollette di Gas ed elettricità?
Il Covid come tutti ci ha colto di sorpresa  seguivamo giorno per giorno le notizie e i vari decreti legislativi e navigavamo a vista. Ci sono stati momenti difficilissimi di incertezza e paura per la situazione italiana in genere e per le famiglie dei miei dipendenti , ma per fortuna siamo riusciti a superarli.
Purtroppo l’emergenza continua ed è aggravata dalla guerra in corso e dai problemi legati all’aumento della corrente elettrica e del metano.
Per un’azienda come la nostra che utilizza forni può immaginare l’impatto economico disastroso,  il momento è davvero duro e nonostante fino ad ora non abbiamo aumentato i prezzi al consumo credo che potremo resistere per poco in questa politica e non escludo di fermare gli impianti se necessario.
Le scatole di latta sono uno dei vostri simboli, come nascono e perché ancora oggi sono tanto richieste?

È dal 1890 che Gentilini utilizza queste scatole per contenere e conservare i biscotti e, col passare del tempo, sono diventate autentiche testimonianze dei cambiamenti storici, stilistici e sociali durante un intero secolo.

Moltissimi gli esemplari realizzati, ciascuno secondo i gusti e i canoni iconografici dell’epoca: si passa dallo stile liberty, ricco di fregi, elementi floreali, oggetti a rilievo, all’Art Déco che riscopre strutture simmetriche, forme composite e decentrate, fino ad arrivare alle linee asciutte, pulite e austere e ai colori sobri del secondo dopoguerra.

Nei mercatini o anche su siti di collezionisti ce ne sono a centinaia, solo io ne posseggo più di 100 di quelle vecchie ed originali.

Prossimi progetti?

Tante sono le storie e altre ancora saranno raccontate perché Gentilini è da sempre attento alle esigenze dei suoi consumatori, ai cambiamenti dei gusti e degli stili di vita, ancora tante storie di passione, arte e qualità degli ingredienti!

Dalla maggiore attenzione al benessere quotidiano e a prodotti salutistici, integrali, free from, ricchi di fibre, poveri in grassi e zuccheri, abbiamo risposto con i nostri cavalli di battaglia quali Osvego e Novellini nelle varianti salutistiche e quindi usciranno interessanti novità in questo senso.
Stiamo pensando di lanciare un prodotto senza glutine ma le posso assicurare che è molto difficile farlo garantendo un ottimo sapore, ma ce la stiamo mettendo tutta.

Inoltre nei prossimi anni l’azienda investirà in pubblicità e nella realizzazione di  nuovi packaging sempre più eco sostenibili.

Antonio_Savarese

Antonio Savarese

Ingegnere gestionale, sono un Project Manager in Enel Italia nella funzione System Improvements. Da piu' di 15 anni svolgo attivita' come giornalista freelance e consulente di comunicazione per alcune...

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