Una piacevole chiacchierata, alla scoperta delle eccellenze italiane con Daniele Bartocci. Tendenze attuali e prospettive future del settore alimentare: un’attenta analisi condotta dal pluripremiato professionista del mondo food e stimato giornalista Daniele Bartocci. Un giovane talento incontrato di recente in vari eventi come i 98000 Green Vision di Milano e anche sul piccolo schermo, in particolare nel talent-show televisivo King of Pizza su Sky Canale Italia, dove è uno dei personaggi di riferimento in qualità di giudice. Daniele Bartocci, grazie alle sue doti e qualità professionali ancor più esaltate dalla giovane età, è stato celebrato nel corso della sua carriera con vari riconoscimenti e premi di settore. Tra essi l’Innovation&Leadership Le Fonti Awards 2022 a Milano come Professionista dell’Anno Comunicazione Settoriale e il premio Food&Travel Awards 2022 riservato alle eccellenze italiane del food, entrando nello stesso tempo nei migliori 10 professionisti italiani impegnati nello sviluppo del canale Horeca (premio BarAwards 2022 a Milano) e vincendo negli ultimi tempi il Myllennium Award (migliori talenti millennials) e in Valle d’Aosta il Premio Margherita per l’eccellente comunicazione food. Quest’ultimo premio organizzato in memoria della Regina Margherita a cui nel 1889 Raffaele Esposito, celebre pizzaiolo, dedicò quella che viene considerata da alcuni la prima Pizza Margherita. Riportiamo di seguito le interessanti parole di Daniele Bartocci, con riferimento alla sostenibilità, tecnologia e cibi sintetici di cui sentiamo parlare abbondantemente al giorno d’oggi.

Buongiorno Daniele, ora più che mai sentiamo parlare di sicurezza alimentare, ecosistema e modelli sostenibili. Cosa dobbiamo aspettarci da qui in avanti all’interno del pianeta food?

Innanzitutto va detto che la tecnologia oggi può rappresentare un valore aggiunto per tutto il sistema. Sto parlando ad esempio della diffusione blockchain nel comparto per rafforzare il concetto di tracciabilità, così come di alcune innovative piattaforme b2b utili talvolta anche come vantaggio competitivo e in un’ottica di maggior rapidità, abbattimento costi e flessibilità nel servizio. Più in generale con il progresso tecnologico si vuol e si deve rendere più sostenibile ed efficiente il settore food nelle varie sfaccettature, dal consumo al delivery fino ad arrivare alle minime fattispecie della singola filiera produttiva. Il filo conduttore di tutto, direi, è la maniacale ricerca del consumatore di uno stile di vita rispettoso della salute propria e degli altri, più in generale dell’ecosistema che ci circonda. Le aziende non possono che adattarsi al mercato con strategie ben delineate. Da qui la diffusione del termine bio based e plant based, e la forza degli slogan ambientalistici che puntano inevitabilmente su emblematiche frasi di sostenibilità, col contestuale consolidamento di packaging 100% compostabili e delle alternative vegane sia dolci che salate. E a livello di marketing fioccano le proposte che cercano di coinvolgere anche emotivamente il consumatore finale che, ricordiamo, in Italia ha un palato medio molto superiore rispetto ad altri paesi. Tanto che varie realtà aziendali preferiscono produrre differenti linee di prodotti per mercato interno ed estero, ad esempio nel settore pasticceria.

Che opinione hai dei cosiddetti novel food, polveri di insetti e cibi sintetici? Continuo a dire che il nostro Made in Italy in linea generale potrebbe essere valorizzato ancor più in giro per il mondo, se rispettati specifici vincoli e parametri, sconfiggendo definitivamente le imitazioni che danneggiano l’intero settore. Farine di grillo domestico, cibi sintetici e carne prodotta nei laboratori? Alcuni parlano di ampio giro d’affari tra qualche anno. Ma non dobbiamo in linea di massima, secondo me, strumentalizzare e abusare troppo del termine green e sostenibilità. Non devono esserci logiche puramente egoistiche in termini di business. Io mi limito ad affermare che dobbiamo obbligatoriamente salvaguardare al meglio le nostre eccellenze italiane. E pensare che la lista degli insetti commestibili, dei cibi cosiddetti super proteici e dal minor impatto ambientale è lunga e complessa: dalle cavallette alle larve e formiche, scarafaggi e tanti  altri occupano da un po’ di tempo un posto di assoluto rilievo nelle cucine di varie parti del mondo. Un giro d’affari da circa 750 miliardi di dollari, qualcuno dice, entro 4 anni. Da quello che mi riguarda ribadisco ancora: concentriamoci a tutelare e salvaguardare nel migliore dei modi le nostre realtà imprenditoriali e le nostre eccellenze Made in Italy. So che molti italiani, la maggioranza, si dichiara disponibile, tra gli altri aspetti, a pagare qualcosina in più pur di non perdere la garanzia dell’origine Made in Italy

 

Il dibattito continua sul tema

Direi di sì. Il dibattito sull’utilizzo di insetti a scopo alimentare sta diventando sempre più mediatico secondo me anche in seguito alla famosa barretta di grillo ai mirtilli mangiata dall’astronauta Samantha Cristoforetti. C’è già chi produce particolari farine che ancora sembrano più essere destinate a cibi per animali. La stragrande maggioranza del popolo italiano non porterebbe mai, per adesso, gli insetti a tavola, proprio per una questione di cultura alimentare. In molti si dicono contrari, come ha rivelato una recente indagine Coldiretti/Ixe.

 

Riguardo ai Trend Food 2023… Quali sono gli ingredienti di moda per il nuovo anno 2023?

Tra gli alimenti di spicco opterei per alghe e lo yauponbevanda particolarissima dell’America del Nord che possiede molta caffeina utilizzata perfino nel settore mixology. Si confermerà il trend del food delivery, sempre con un occhio vigile ai packaging ecosostenibili e del cosiddetto food aesthetic ovvero la diffusione di piatti belli, gourmet e instagrammabili. Il bello d’altronde piace sempre, anche in cucina e i social impazziscono per food e cucina


CHI È IL GIORNALISTA DANIELE BARTOCCI: BIOGRAFIA, VITA PRIVATA, BLOG DEL GIORNALISTA DI JESI

Daniele Bartocci si è laureato all’Università Politecnica delle Marche (Univpm) con 110 e lode, con un Master Comunicazione e Marketing Digitale, una spiccata passione per lo sport e per il food, Nato a Jesi, è stato eletto nel 2022 Professionista dell’Anno comunicazione settoriale presso Borsa Italiana-Piazza Affari (Innovation&Leadership Awards 2022), vincendo altresì il Premio Sport&Food Le Fonti nel 2021. Nell’anno appena trascorso ha vinto numerosi premi, tra cui il premio Food&Travel Awards riservato alle eccellenze italiane food ed il premio come miglior giornalista giovane alla cerimonia in memoria di Renato Cesarini. Impegnato da tempo nel management commerciale dell’agroalimentare, a dicembre  2022 è entrato nella Top10 dei migliori professionisti italiani impegnati nello sviluppo di un brand nel canale Horeca (premio Bar Awards 2022), vincendo negli anni anche il Myllennium Awards (rientrando tra i migliori talenti millennials per 2 anni consecutivi), Premio Margherita, premio World Masterchef Pizza d’Oro, CampaniaTerra Felix, premio Overtime Festival e altri. È personaggio televisivo e giudice del talent-show sul gourmet King of Pizza, in onda sul circuito Sky (programma food ideato dal guinness-man Dovilio Nardi, Presidente Nazionale Italiana Pizzaioli) ed è stato ospite negli anni di varie rubriche tv, convegni e seminari in tema comunicazione, food e sport. Ha scritto un libro in cui parla del primo anno italiano a Jesi e della leadership del manager Julio Velasco ed è stato eletto miglior blogger sportivo del 2022 (premio Blog dell’anno). Il suo matrimonio è avvenuto a luglio 2022: è convolato a nozze con la moglie Martina, anche lei appassionata del mondo food, con parte del ricevimento trasmessa in diretta nazionale da Radio Studio Più, alla presenza di vari esponenti del tessuto imprenditoriale e accademico. Ha ideato la Pizza Cheddira per esaltare il giovane marchigiano Walid Cheddira, protagonista col Marocco ai Mondiali 2022.

Redazione Foodmakers

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