Resiste il Taleggio DOP. In calo, come da previsioni, la produzione nell’anno del Covid19 ma, grazie all’importante lavoro svolto dal Consorzio e da tutti i soci, la flessione è più morbida di quanto temuto ad inizio pandemia.

In occasione dell’Assemblea annuale dei consorziati, appena tenutasi in modalità digitale causa restrizioni ancora vigenti, il Presidente Lorenzo Sangiovanni ha reso pubblici i dati 2020.

La produzione annuale si è assestata intorno alle 8.368 tonnellate, pari a circa 4.200.000 forme di formaggio, per un giro d’affari di oltre 46.865.000 Euro ed un fatturato di circa 94.820.000 Euro. Particolarmente positivi rispetto agli scorsi anni i dati di giugno e luglio, segno che la strategia del Consorzio di promozione del Taleggio anche fuori dalla sua stagione di produzione è stata vincente.

Il Taleggio continua a piacere anche all’estero: un totale di circa 1.980 tonnellate sono state servite sulle tavole UE ed extra UE. Il volume delle esportazioni nel 2020 è stato di circa il 24% della produzione, di cui 65% presso mercati UE e 35% extra UE.

Buoni i numeri del canale GDO che valgono il 47% della produzione. Ad incidere sulla flessione invece, come prevedibile, la quasi totale paralisi del canale Ho.Re.Ca, oltre alla riduzione di richieste dai canali tradizionali e dall’estero, aspetto che ha influenzato l’intero comparto caseario.

“Nonostante le grandi difficoltà legate alle restrizioni e le condizioni eccezionali dettate dell’emergenza sanitaria, i nostri operatori non si sono mai fermati, continuando a lavorare e a cercare soluzioni per assicurare al consumatore finale un Taleggio garantito, controllato e di alta qualità, come sempre. – dichiara Lorenzo Sangiovanni, Presidente Consorzio Tutela Taleggio. Le attività di vigilanza, promozione e comunicazione promosse dal Consorzio, a livello nazionale ed internazionale, hanno trovato altre forme e sono proseguite regolarmente. Anche per il 2021 gli investimenti in questo senso saranno importanti, con un occhio di riguardo al mercato estero che deve essere rilanciato poichè ha rappresentato, fino a prima della pandemia, una delle leve principali per l’incremento della produzione di Taleggio DOP. Anche nell’emergenza la filiera è sempre stata unita e confido che questo spirito di squadra, insieme alla collaborazione con altri consorzi caseari, sia la chiave per uscire rapidamente dalla crisi”.

Redazione Foodmakers

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