Il turismo enogastronomico in Australia attira ogni anno sempre più persone, non solo per via dei vini eccezionali ma anche per gli incredibili paesaggi e le originali tendenze nel campo della ristorazione.

Dal buon vino ai picnic di lusso

Il turismo enogastronomico in giro per il mondo attrae sempre di più gli amanti del buon vino, e l’Australia è diventata una delle destinazioni preferite. Il motivo? Ovviamente la qualità dei vini, oggi sempre più rinomati e apprezzati in tutto il mondo.

Gli itinerari più belli e interessanti sono quelli che si svolgono nella Hunter Valley, a Orange e nel nuovo Galles del Sud. Nel territorio della Hunter Valley, in particolare, ci sono moltissime aziende vitivinicole (circa 120) che organizzano perfino viaggi in mongolfiera ed eventi concertistici. A completare la ricca offerta esperienziale di questa zona, situata a circa quattro ore di automobile da Sydney, si aggiungono diversi ristoranti gourmet e lussuose stazioni termali.

In Australia però, oltre a questi gettonatissimi tour, stanno prendendo piede molte altre tendenze enogastronomiche come i mini cocktail (una serie di piccole degustazioni, sia alcoliche che analcoliche, proposte dai ristoranti per permettere ai clienti di provare diversi cocktail senza subire gli effetti di una sbornia) o i pop-up picnic (dei picnic di lusso organizzati da ristoranti alla moda).

Piccoli consigli di viaggio per scoprire l’Australia

Per organizzare senza problemi il proprio soggiorno in Australia e godere appieno di esperienze uniche come quelle descritte, occorre fare attenzione ad alcuni aspetti.

Per i cittadini italiani che intendono soggiornare in Australia per scopi turistici, anzitutto, è necessario richiedere il visto eVisitor. La pratica richiede del tempo ed è sempre meglio muoversi in anticipo ma, per agevolare l’iter, è possibile anche affidarsi a servizi come auvisa.org/it/, che gestiscono la richiesta (solitamente entro 24 ore) al posto del cliente, fornendogli assistenza completa per qualsiasi necessità.

Dopo ciò, occorre identificare il periodo migliore per partire. Per un viaggio all’insegna dell’enogastronomia i mesi più indicati sono sicuramente quelli che vanno da marzo a maggio e da settembre e novembre, quando il clima è mite – seppur negli ultimi anni la temperatura media si sia alzata di ben 1,4 gradi Celsius, causando gravi problemi a flora e fauna – e i voli sono abbastanza economici. Per una tipica vacanza estiva, invece, il periodo perfetto va da dicembre a febbraio (che coincide con l’estate australiana), quando le temperature oscillano dai 15 ai 30 gradi quasi ovunque, sebbene l’Australia sia un Paese enorme e i posti da visitare siano tantissimi. Naturalmente, è importante tenere presente le condizioni climatiche del territorio, portando con sé abbigliamento adeguato e protezione solare, specialmente durante l’estate australiana.

Tra gli itinerari enogastronomici migliori e più consigliati, infine, c’è quello che parte da Dunsborough, dove si pranza nel famoso ristorante Yarri di Aaron Carr, e prosegue sulla Cape Naturaliste Road, per poi passare per Castle Rock e Meelup Beach, dove si potrà fare il bagno. Durante le degustazioni di vino, è importante assaggiare moderatamente e non guidare sotto l’influenza dell’alcol, anche perché le sanzioni per chi viene colto in flagrante sono molto severe. Nel Paese è vietato guidare con un tasso alcolemico nel sangue pari allo 0,05% o superiore, mentre per chi possiede una patente provvisoria o un foglio rosa, il livello di alcol deve essere pari a zero.

Redazione Foodmakers

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