Secondo i dati diffusi dall’Osservatorio Uiv-Vinitaly, nel 2022 sono state prodotte ben 978 milioni di bottiglie di spumanti italiani e – sia per quanto riguarda il mercato interno che per quanto concerne quello estero – la parte del leone l’ha fatta come al solito il Prosecco, una delle principali eccellenze vinicole italiane.

Per quanto riguarda la distribuzione italiana, le vendite sono state notevolissime: ben 46,8 milioni di litri venduti (in leggera flessione rispetto all’anno precedente, sia per valore che per litri venduti).

Anche per quanto riguarda l’export, il Prosecco DOC è saldamente in testa alla classifica degli spumanti italiani più venduti all’estero. L’export totale di bollicine, infatti, è stato di 5,2 milioni di ettolitri; di questi ben 3,7 milioni sono relativi al Prosecco, tra l’altro con una crescita del 6% rispetto all’anno precedente. Cerchiamo quindi di saperne di più su questo vino spumante, apprezzato sia in Italia che oltre i confini nazionali.

Prosecco: un prodotto DOC

Si tratta di un vino bianco DOC (Denominazione di Origine Controllata) la cui produzione viene effettuata in due regioni: il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia. La zona produttiva è molto estesa dal momento che comprende tutte le province friulane e tutte quelle venete fatta eccezione per quelle di Verona e Rovigo.

Il riconoscimento DOC di questo vino risale all’anno 2009, in passato era un prodotto IGT (Indicazione Geografica Tipica).

Si deve poi dare conto che alcune produzioni hanno ottenuto il riconoscimento DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), vale a dire l’Asolo Prosecco e il Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene. Per inciso, per quanto riguarda quest’ultimo, quello prodotto con le uve raccolte a San Pietro di Barbozza, una frazione di Valdobbiadene, è denominato Cartizze; si tratta di un cosiddetto Cru, ovvero una produzione di maggior pregio.

Il vitigno principale della produzione di questo prodotto è il Glera, la cui presenza deve arrivare almeno all’85% del totale; il residuo 15% può derivare eventualmente da questi vitigni: Bianchetta Trevigiana, Verdiso, Perera, Glera Lunga, Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Grigio e Pinot Nero vinificato in bianco.

Le caratteristiche principali

Il Prosecco è un vino la cui spumantizzazione viene tipicamente effettuata ricorrendo al metodo Charmat (detto anche Metodo Martinotti) che prevede la rifermentazione in autoclave del vino ottenuto dalla prima fermentazione. Va però precisato che negli ultimi tempi vi sono stati alcuni produttori che hanno immesso sul mercato prodotti spumantizzati con il Metodo Classico, quello utilizzato per il Franciacorta, altra eccellenza italiana. Quest’ultimo metodo prevede la rifermentazione in bottiglia anziché in autoclave.

Da un punto di vista organolettico, si tratta di un vino che ha un colore giallo paglierino più o meno intenso; il profumo è vinoso, lievemente fruttato; si avvertono fragranze che ricordano rosa, acacia e glicine; il sapore è lievemente amarognolo; è presente un retrogusto zuccherino che viene compensato da una lieve acidità.

Le tipologie principali di Prosecco sono tre: tranquillo (versione quasi priva di anidride carbonica), frizzante (pressione massima di 2,5 atmosfere) e spumante (pressione superiore alle 3 atmosfere).

A seconda del livello di zuccheri si distinguono prosecchi brut (residuo inferiore ai 12 g/l, extra-dry (residuo zuccherino compreso tra 12 e 17 g/l) e dry (residuo tra 17 e 32 g/l).

Gli abbinamenti gastronomici

Il Prosecco è un vino molto versatile e sono molti gli accompagnamenti che si possono fare. Per quanto riguarda gli antipasti, ottimi sono gli abbinamenti con formaggi e/o salumi mediamente stagionati; ottimo l’accostamento anche con stuzzichini a base di salmone, caviale, storione affumicato e gamberi in salsa cocktail.

Accostamento sicuramente indicato è quello con le verdure; tipicamente consigliato è quello con il radicchio trevisano e con i piatti le cui ricette prevedano la presenza degli asparagi.

Va benissimo anche l’abbinamento con la selvaggina (spiedo, umido, arrosto) e con i funghi. Per quanto riguarda il pesce, le bollicini rappresentano la scelta perfetta per accompagnare piatti a base di orata e di spigola, ma anche carpaccio di pesce, insalate di mare, molluschi

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