Il Lambrusco, il vitigno dall’incredibile e rara capacità di unire le persone, grazie alla sua apparente semplicità ed immediatezza. Lungi dall’essere banale, riesce a trasmettere schiettezza, gioia e a creare convivialità, quell’ingrediente fondamentale della tavola che sembra essere ormai caduto nel dimenticatoio.
Un vitigno complesso nella sua essenzialità ed onesto nel saper accettare la sua natura più profonda, che non aspira ad invecchiare, ma ad essere compagno indiscusso di abbinamenti variegati, dalla semplice merenda ai piatti più complessi.
Una nuova chiave di lettura, dunque, che si apre in occasione dellamasterclass (“Lambrusco. Elogio della gioia e della versatilità”) guidata da Pierluigi Gorgoni, giornalista e docente Alma, organizzata dall’Enoteca Regionale dell’Emilia-Romagna durante l’ultima edizione del Vinitaly.
Un’occasione unica per scoprire le numerose sfaccettature cromatiche e gustative dei Lambrusco: dai colori tenui e profumi floreali del Sorbara a quelli impenetrabili del Maestri, passando per le espressioni fortemente tipiche del Salamino, si disegna lageografia di un territorio intimamente legato a questa tradizione vitivinicola. E, con essa, l’anima autentica di un popolo cresciuto con l’esuberanza di un calice mai banale, paladino di una regione e ambasciatore di una cultura.
Un piacevole excursus tra colline e pianure e non già una meradegustazione, che ha saputo fissare in un’istantanea la biodiversità agronomica ed il ricco patrimonio ampelografico regionale.
Lambrusco di Sorbara D.O.C. – Cantina di Carpi e Sorbara
Il colore rosa appena velato tradisce il metodo ancestrale di vinificazione ed anticipa un bouquet di sottile eleganza. Abbrivi floreali di rosa e viola si legano armonicamente con tonalità di frutta rossa come ciliegia e lampone, per un naso di grande coesione. In bocca, la sapidità sferzante trova un parziale bilanciamento nell’esilità suadente della bevuta.
Lambrusco di Sorbara D.O.C. Vigna del Cristo – Cavicchioli
Un manto rosa vivo alla vista preannuncia la vibrante esuberanzadi questo calice. Ampio il corredo olfattivo, che si muove in equilibrio tra la frutta rossa croccante, accenni di arancia sanguinello e note balsamiche. Al sorso, si presenta moderatamente morbido, ma sorretto da un inatteso, quanto piacevole, gioco acido/sapido.
Lambruscone Emilia IGT – Casali
Un vino diretto e senza sovrastrutture questo blend di Grasparossa(30%), Salamino (30%), Marani (30%) e Malbo Gentile (10%). Colpisce l’interpretazione non mediata di uno specifico areale, contraddistinta da un pot-pourri di frutti scuri, come mirtilli e more, e da una lieve trama tannica che lo rende adatto anche a piatti di carne.
Lambrusco Reggiano D.O.C. Ligabue – Gualtieri
Un godibilissimo incontro tra il Lambrusco di collina (Maestri, 10%) e di pianura (Salamino, 90%) sintetizzato in un calice dalla verve gustativa mai scontata. Sentori floreali e fruttati si muovono di pari passo, anticipando un sorso quasi “cremoso”, sorretto da un rincorrersi di dolce/amaro capace di stuzzicare il palato e di reggere la grassezza di un assiette di formaggi
Reggiano D.O.C. Lambrusco Concerto – Medici Ermete
Colpisce l’esuberanza composita di un naso assai ampio, che si muove dalle note di frutta rossa a quelle speziate, passando per delicati accenni di arancia sanguinello e liquirizia. Bocca tesa, perfettamente rispondente al bouquet, che si chiude con il lungo ricordo delle note agrumate e sapide.
Lambrusco Grasparossa di Castelvetro D.O.P. – Cantina Settecani
Indiscutibilmente mediterraneo l’impianto olfattivo di questo Lambrusco che si apre con declinazioni di bacche di ginepro, piccoli frutti rossi, erbe di macchia e prosegue con note floreali a far da sfondo alla degustazione. La bevuta, elegante, è un gioco d’ensemble tra tannino e morbidezza, tra una rinfrescante astringenza e una cremosità inattesa per un Grasparossa.
La degustazione, confermando la versatilità e le potenzialità del Lambrusco, apre alla scoperta di nuove frontiere di abbinamento e alla rivalutazione di un vitigno ingiustamente ritenuto “minore”.