Pizzaioli Uniti per fare del bene avendo nel proprio animo dei giusti sentimenti. Non a caso si è testimoni di quei valori che contraddistinguono questi professionisti, passione ed orgoglio, che aiutano, nonostante tutto a combattere sempre. Perchè far parte di questa categoria, vuol dire aver tanto lottato nella vita, propria e professionale. E questi ideali, portano a voler generosamente aiutare chi ha bisogno.

Per questo motivo, dall’idea del Pizzaiolo Fabio Sociani, è nato il gruppo social Pizzaioli Uniti si vince. L’obbiettivo è provare a fare qualcosa di concreto per chi ha bisogno di aiuto. Non solo tra colleghi, ma coinvolgendo associazioni o persone che si trovano in uno stato di difficoltà. Così, un buon numero di pizzerie in tutta Italia, si è unito alla causa. Ogni mese, si organizzerà una giornata solidale, e una parte del ricavato, verrà destinato a chi ha più bisogno.

Sabato 31 Luglio, l’obbiettivo, sarà contribuire alla raccolta fondi “Un sorriso per Jessica“. Non è solo donare un semplice sorriso, ma regalare una speranza di vita.

Jessica, il tragico 1 giugno 2020, mentre si trovava a casa, iniziò ad avvertire un fortissimo mal di testa. Non il solito, che può venire a causa della stanchezza, del troppo studio o di altri aspetti legati alla vita dei ragazzi.

Quindi di corsa in ospedale per accertamenti, ed ecco che come la falce arriva la diagnosi: Aneurisma. C’è sgomento tra i familiari, ma lei non lo percepisce. Perchè si trova su una barella, che poi tra terapia intensiva, rianimazione e reparti vari, diventerà un letto di ospedale. La notizia che butta negli inferi i genitori, è che Jessica è entrata in coma. Il suo stato comatoso tra naturale ed indotto, rimarrà tale a lungo, per riuscire ad allontanare l’oscura falce, ma lasciandola in uno stato vegetativo.

Jessica lotta in coma tra la vita e la morte, in una battaglia straziante per chi la accompagna dal di fuori, perchè lei non sa, non può sapere, quale sia l’infinito avvilimento che attanaglia i familiari.

Sua madre scrive sui social: “Jessica ha lottato con tutte le sue forze per vivere. Prima all’ospedale Niguarda, subendo 3 interventi e uscendo dal coma. Successivamente facendo riabilitazione alla fondazione Don Gnocchi di Milano, e attualmente continuando la sua battaglia all’Istituto Quarenghi di San Pellegrino Terme. Qui la situazione si è evoluta in uno stato di minima coscienza, ma a breve scadrà il suo percorso riabilitativo”.

Adesso, la madre vive giorno per giorno sperando, anzi lottando, per l’evolversi della situazione. Non la abbandona mai sola nella stanza, restandole sempre accanto. Combattendo con lei giorno e notte, affrontando tutte le difficoltà che si presentano. Si augura che quel bio dei macchinari non diventi mai fisso, ma continui a monitorarla, perchè questo significa che comunque, Jessica è viva.

Jessica non può muoversi, non può parlare, ma può ascoltare, vedere, e a modo suo comunicare, per dare cenni di presenza vigile. Riesce con piccoli movimenti della mano, per rispondere solo “si” o “no”, oppure sbattendo le palpebre. La vita purtroppo, non sempre è come ciò che ci raccontano i film.

Adesso bisogna fare un passo avanti, dando un supporto anche ai familiari. Quei pochi più stretti, rimasti lì per aiutarla, ma che non ci riescono appieno e fino in fondo. Non per volontà, ma perchè c’è un bisogno impellente di nuove risorse.

Come prima cosa, è necessario garantirle una corretta riabilitazione. Solo ad Innsbruck, in un importante centro di cura specializzato per il recupero neurologico, si può ottenere! Questo ospedale, ha già accolto, trattato e curato tanti casi gravi, come quello della sfortunata Jessica.

Ma non solo, serve anche molto altro, perchè la vita andrà oltre l’assistenza in ospedale. Sarà indispensabile riorganizzare la casa di famiglia, per accoglierla al meglio, eliminando ogni tipo di barriera, rendendola, sicura, confortevole e facilmente accessibile. Ma sopratutto, far si che possa continuare a contare sul supporto di medici, psicologi, terapisti e usufruire di tutte le visite delle quali avrà bisogno, presso le strutture riabilitative più adatte.

Ecco perchè è scattata una grande gara di solidarietà, che ha unito tutti in un solo proposito: dar inizio ad una raccolta fondi intitolata, per affrontare tutte le spese riabilitative, che permetteranno a Jessica di riprendere in mano la sua vita. Perchè non si può restare indifferenti a certe storie, se guidati da giusti valori.

Quindi uniti, pizzaioli e non, il 31 luglio 2021, aiutiamo Jessica, supportando la sua causa, come riportato nell’immagine di copertina.

Eugenio Fiorentino

Nato a Napoli il 03/02/1992 in una famiglia che dal secolo scorso è nel settore alimentare con una ditta impiegata alla fornitura di materie prime alimentari in tutto il territorio campano, in cui sempre...

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