La Bagna Cauda di casa Tappero Merlo
Ci sono ricette regionali e tradizionali che più di altre diventano simboli di convivialità: una della regione Piemonte è sicuramente la Bagna Cauda. Durante l’autunno e l’inverno,
questo piatto dal sapore intenso e aromatico viene preparato spesso e questa sera ho avuto modo di assaporare la ricetta della famiglia Tappero Merlo. Entusiasta dell’assaggio, ho chiesto i dettagli della sua preparazione nonché la descrizione storica.

Letteralmente, il termine “bagna cauda” può essere tradotto in italiano con “salsa calda”, ed in effetti si tratta di un intingolo semplice ma sostanzioso, che viene ben gustato caldo, accompagnato con le verdure del periodo invernale come cavoli, cardi e rape, crude e lessate.

Per “i piemontesi doc” come Norma e Domenico, la bagna cauda è un emblema dello stare insieme; ritrovandoci così in casa a chiacchierare, assaporare questa particolare pietanza e degustando un ottimo calice di vino. L’abbinamento di tradizione è con il Barbera.

L’origine della Bagna Cauda è molto antica e veniva preparata sopratutto nell’area meridionale del Piemonte, dove era più facile approvvigionarsi di acciughe salate e aglio, ingredienti fondamentali per la sua preparazione. La sua fama è poi andata oltre i confini nazionali ed oggi è una delle eccellenze della cucina piemontese.
Dal 2013 si celebra il Bagna Cauda Day a fine novembre e questo ha permesso l’ulteriore diffusione nelle regioni limitrofe al Piemonte. La prestigiosa Università degli Studi di Scienze Enogastronomiche di Pollenzo si sta occupando della preparazione del dossier di candidatura come Patrimonio dell’Umanità all’Unesco.

Ecco la “ricetta canonica” della bagna cauda. Per ogni commensale occorre utilizzare: una testa d’aglio, mezzo bicchiere d’olio d’oliva extravergine, 50 grammi di acciughe ed un pò di latte; si può scegliere anche la versione leggera senza aglio, detta bagna cauda gentile: l’aglio viene sostituito dal topinambur o dalla rapa. Viene poi servita negli appositi “fujot” per essere gustata con peperoni freschi, sedano, finocchi, cipollotti, barbabietole rosse, patate lesse etc…

È un cibo corale d’amicizia, ghiotta delizia di tradizione. Ho avuto il privilegio di assaporarla, capirla ed amarla.
Grazie Norma e Domenico Tappero Merlo

Rachele Bernardo

Mi presento, sono Rachele Bernardo, annata 1968, ribelle proprio come me. La passione per la scrittura risale agli spensierati anni giovanili, tuttavia sono stati le esperienze di vita fuori dal mio...

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