La Padella è uno storico locale, situato a Piazza Arenella, e da più di 50 anni delizia i palati del quartiere e non, divenendone quasi un’ “istituzione“. Abbiamo sentito Mario Cipolletta, nipote dello storico fondatore.

 

 

Ciao Mario, La Padella rappresenta un pezzo di storia del quartiere Vomero, ci racconti qualcosa in più?

Siamo presenti in Campania da 52 anni e abbiamo servito ben tre generazioni, da tutta Napoli, da tutta Italia e anche da varie parti del mondo, quando sono a Napoli, quindi, possiamo affermare tranquillamente di essere conosciuti in maniera quasi planetaria!

Quindi, dire che la Padella rappresenti un pezzo della storia del solo Vomero, sinceramente, mi sembra un po’ riduttivo; basti pensare che nonno Mario, grande cultore della gastronomia e della cucina tradizionale napoletana partendo dalla salumeria Argenio , locale attualmente ceduto a Bellavia, iniziò già nel lontano 1950 ad allietare i palati dei residenti del quartiere con pizze rustiche tortani e pastiere, soltanto nel 1967 decise, con l’aiuto dei 2 figli Antonio e Francesco di intraprendere il cammino dei colori e sapori che contraddistinguono la nostra terra e fu così che l’8 dicembre del 67 nacque “la Padella”, ora spetta a me e mio cugino il compito di portare avanti il loro concept senza mai trascurare l’attenzione che sempre è stata dedicata alla materia prima, con un occhio rivolto all’innovazione

Dal 1967, continuate a deliziare i palati dei vostri clienti, qual è il vostro segreto?

Il nostro segreto è…non avere segreti! Si hai capito bene, la ns filosofia è la limpidità e la trasparenza e cerchiamo di trasmetterla direttamente ai nostri clienti avendo sempre vissuto il commercio come rapporto umano, inteso come scambio tra persone e non virtuale come purtroppo ci stiamo abituando a vivere oggi con l’avvento dei social e delle applicazioni; oggi il cliente medio, per comodità, per i tempi in cui viviamo ,è quasi abituato a fare tutto in maniera virtuale e si è quasi perso del tutto il rapporto “umano” il nostro rapporto invece, è sempre stato prima umano che “venditore/cliente” quindi, con i nostri clienti siamo abituati a conoscerli inevitabilmente, perché la ns, prima di essere un’attività commerciale, negli anni, è diventata un punto di ritrovo, di incontro, un posto in cui in tanti, hanno collegato un aneddoto o un ricordo di infanzia, che spesso condividiamo, magari davanti ad una Frittatina o una pizzetta ed una birra.

In questi oltre 50 anni di attività com’è cambiata la vostra offerta?

In questi 52 anni la nostra offerta non è mai cambiata, anzi, abbiamo sempre scandito le nostre origini e la nostra ideologia ,portando avanti il nostri concetto di cucina regionale Campana, che prosegue fino ai giorni nostri; certo negli anni ci siamo divertiti ogni tanto, perché la cucina è un mondo immenso e da appassionato quale sono, non posso sottrarmi alle tentazioni di sperimentare o contaminare qualche nostro prodotto, ed il risultato, il più delle volte, è veramente “porcoso” e singolare, infatti, negli anni, ci siamo sbizzarriti a creare tantissime versioni speciali del nostro prodotto di punta, la Frittatina di maccheroni, arrivando, io stesso a proporne quasi 20 varianti, di cui 3,create da zero, che vantano numerosi tentativi di imitazione, e da questo sono nate, la “Luxury”,con salmone affumicato, gamberi imperiali e panatura aromatizzata ai limoni di Sorrento, la “Frittatella”, cioè la nostra Frittatina in quasi tutte le sue varianti, racchiusa però in una Mozzarella di bufala e la “Frittatina della Passione”, che sarebbe la nostra Frittatina classica con l’aggiunta di una pipetta a forma di cuoricino, ripieno di una salsa calda segreta e piccante, che vale la pena provare!

E per sostenere le richieste dei nostri clienti più tecnologici ed offrire un servizio in più, dal 2017 abbiamo sviluppato la nostra applicazione e possiamo dire di essere stati su questo i primi in Campania ad avere una propria app per ricevere ordini e offrire a chi la scarica la possibilità di interagire con noi e navigare nel nostro mondo e tante altre novità rendendola come sempre unica nel suo genere ed oggi assistiamo ad un crescendo di aziende che soltanto ora hanno capito il potenziale di avere la propria app quindi possiamo dire di essere stati anche in questo precursori di uno scenario.

Diverse sono le specialità de “La Padella”, quali sono i piatti che riscuotono più successo?

Questi che ti ho appena menzionato, sono tra i piatti che riscuotono maggiore successo ,insieme al ns Pollo allo spiedo, che viene cotto in maniera naturale e speziato al punto giusto, tanto da renderlo unico e leggero così come tutta la linea di Rosticceria, che ci vede ormai tra pochissimi a Napoli a continuare a produrre prodotti come il Rusticone al prosciutto o gli Sfogli, o il Bombolone del ghiottone, per poi passare ai Primi Piatti della tradizione come la Lasagna Napoletana gli Gnocchi alla Sorrentina la Genovese la Pasta patate e Provola di Agerola. Poi abbiamo i Secondi, come le Polpette al forno le Salsicce in padella ,la Carne alla pizzaiola, i Contorni, come la Parmigiana di Melanzane, la Frittata di Cipolle e i Friarielli; in fine i Dolci, come la nostra inimitabile Millefoglie con crema pasticciera e amarene e la Zuppa inglese meringata, dolci tipici della Rosticceria Napoletana, insomma ognuno di questi piatti fa parte della ns storia e di quella della Cucina Regionale Campana, tra l’altro, proprio su questi piatti abbiamo tenuto anche vari corsi di cucina con abbinamenti di vini regionali sempre per dare valore ai prodotti del nostro territorio che noi rappresentiamo e portiamo avanti con orgoglio.

Le ricette che presentate sono ancora quelle di nonno Mario oppure avete portato delle variazioni?

Tutte rappresentano le ricette originali di nonno Mario, che trattiamo con rispetto da 3 generazioni e custodiamo gelosamente, perché rappresentano noi e il nostro territorio.

Da qualche tempo utilizzate anche Uber Eats, che riscontro avete avuto?

Uber per noi rappresenta un servizio in più da offrire ai nostri clienti, ed un modo di adeguare le vendite ai contesti attuali, basti pensare che avremmo potuto essere i precursori di questa modalità di vendita, se solo avessimo introdotto la consegna 50 anni fa, ma all’epoca questo servizio non rappresentava nessuna fetta di mercato.

Oggi invece esistono aziende e non solo food, che materialmente non hanno nessun punto vendita diretta con il pubblico e lavorano e vendono solo On Line con consegna a domicilio, con fatturati da capogiro, ma fortunatamente la ns tipologia di clientela, ci sceglie e ci preferisce anche per i motivi che ti dicevo prima.

Certo il supporto della piattaforma di Uber ci da una mano nella gestione dei flussi del delivery, ma non abbiamo fondato la ns azienda su questa tipologia di vendita.

Il rapporto con il cliente e la possibilità di dare allo stesso la scelta visiva e materiale del prodotto resta il ns fulcro di vendita principale.

Quali sono i progetti futuri per “La Padella”?

Dopo questo bruttissimo periodo il primo progetto sarà quello di riconsolidare la stabilità dell’azienda, che purtroppo ha visto dopo 50 giorni di chiusura obbligatoria per tutti o quasi, infrangere ogni tipo di “sogno“.

La cosa più importante a questo punto è essere qui a raccontarlo e poter sicuramente riprogettare un futuro nuovo insieme ai nostri collaboratori, che per noi rappresentano la nostra famiglia e contribuiscono giorno dopo giorno alla realizzazione di ogni nostro singolo passo e “sogno” piccolo o grande che sia.

L’importante per noi è restare uniti e non dimenticare mai chi siamo e cosa siamo.

Avevamo creduto nel “sogno” dell’apertura del punto vendita di  via Toledo, ma evidentemente li qualcuno non ci voleva, oppure doveva andare cosi….per noi resterà un’incognita.

Per il futuro le idee sono tante, ma a questo punto ci basta pensare positivo e sapere che la gente continui a preferire il nostro concetto di cucina regionale tramandata da generazioni, ed il nostro modo di fare impresa e commercio.

Anche il video della mitica frittatina!!!!!

La Padella (1)

Luigi Cristiani

Laureato in Economia, ha poi conseguito un MBA presso lo Stoà. Lavora in Enel Green Power dove si occupa di pianificazione e controllo . Dal 2010 scrive su diversi blog di economia e finanza (Il Denaro,...

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