Non si può non restare incantati dall’immagine del Vesuvio in lontananza, che accoglie i visitatori appena arrivati a Vico Equense. Cittadina a picco sul mare, è posta tra il golfo di Napoli, i monti Lattari e il golfo di Salerno. Conta poco più di 20.000 abitanti, e fa parte della città metropolitana di Napoli.

Ci si arriva facilmente, anche grazie alla Circumvesuviana Napoli-Sorrento. Situata alle pendici del monte Sant’Angelo, è ricca di storia e di tradizioni, oltre che di suggestivi luoghi naturalistici e bellissime spiagge.

Abitata prima dagli etruschi poi dai greci, che la resero un prolifico centro commerciale, e infine dai romani che la considerarono una meta perfetta per le vacanze estive.

Nel corso degli anni, intorno alle colline che circondano Vico Equense, sorsero numerosi borghi organizzati come piccole realtà indipendenti, con la propria chiesetta, il proprio Santo Patrono e un numero di abitanti variabile a seconda della località.

Tutt’oggi, in questi casali si possono trovare tanti produttori artigiani enogastronomici, che nascono da questa terra, e che ancora lavorano con metodi tradizionali, tramandati per generazioni.

Il Monte Faito è l’emblema della catena montuosa dei Monti Lattari ed il suo territorio è diviso tra i comuni di Castellammare di Stabia a quello di Vico Equense. È possibile raggiungerlo con la funivia da Castellammare, e con l’auto o il bus da Vico.

Rappresenta un luogo ideale per chiunque voglia vivere appieno la natura. Ricco di sentieri e di itinerari capaci di collegare tutti i Monti Lattari, attraversano boschi incontaminati di lecci e castagni, che si affacciano a strapiombo sullo splendido golfo di Napoli.

Per gli appassionati di snorkeling è possibile visitare il Banco di Santa Croce, al largo della Spiaggia Bikini, al confine tra Castellammare di Stabia e Vico Equense. Il Banco dal 1993 rappresenta una zona di tutela biologica. È costituito da cinque grandi pinnacoli rocciosi con le pareti più o meno scoscese, che raggiungono la profondità di circa 50 m. Scendendo in esplorazione, si può godere di uno spettacolo marino particolarmente suggestivo che affascina e attira in queste coste, numerosi amanti delle immersioni subacquee.

Tanti i monumenti storici che caratterizzano Vico Equense. Di particolare pregio, la chiesa della Santissima Annunziata. Eretta agli inizi del XIV secolo su un costone roccioso a picco sul mare, internamente è uno dei rarissimi esempi di architettura gotica della costiera sorrentina, mentre la facciata è in stile barocco.

Vico Equense permette ai suoi visitatori di gustare dei prodotti tipici del luogo, molto noti e legati ad antiche tradizioni. In particolare, quelli dell’arte casearia, con ben 30 laboratori storici presenti nel territorio.

Il più conosciuto è sicuramente il Provolone del Monaco DOP, un formaggio semiduro a pasta filata dal colore paglierino. Può essere fresco o stagionato, dal sapore dolce e burroso, con un leggero e piacevole gusto piccante. Viene realizzato con il latte dei bovini che pascolano nei Monti Lattari.

Oltre al provolone, Vico Equense è conosciuta per il Riavulillo, in dialetto napoletano “piccolo diavolo”. Si tratta di un formaggio dalla forma simile al caciocavallo, ma di dimensioni più piccole, che contiene un cuore piccante fatto di olive nere e peperoncino. Il Riavulillo si può mangiare fresco o cotto alla brace.

Non meno ricercato è il Caciocavallo più o meno dolce nelle sue diverse stagionature, si può gustare affumicato oppure in versione naturale. Tra i formaggi a pasta fresca va ricordato il Fiordilatte vaccino. Confezionato oltre che nella versione classica, anche in forma di bocconcini o treccia, spesso farciti al prosciutto, al basilico, o al pomodoro.

Degna di menzione la provola affumicata con paglia naturale, poi i Caprignetti, palline di formaggio di latte di capra, ricoperte da varie erbe aromatiche e condite con olio extravergine di oliva. Infine, il Burrino, che rappresenta un’eccellenza, con un cuore di burro racchiuso in un involucro di formaggio.

Vico Equense ha anche un’antica cultura di panificatori e fornai. In queste terre nasce la tradizionale pizza napoletana che si è col tempo evoluta e trasformata, diventando un po’ più croccante rispetto alla prima versione che rimane indubbiamente più morbida.

Grazie ai boschi che lo circondano, a Vico i forni funzionano rigorosamente con la legna naturale, consentendo di raggiungere alte temperature che garantiscono una cottura veloce e perfetta, dando agli impasti sentori e profumi impossibili da ottenere in altro modo.

La pizza sottile e al contempo soffice, fragrante, con il cornicione non troppo alto intorno, è preparata con miscele di farine locali, poi latticini di qualità, basilico, pomodori coltivati in queste ricche terre, olio, un po’ di strutto e l’aggiunta di parmigiano grattugiato, come vuole la tradizione.

Sono stata in questi luoghi a luglio, e ho potuto provare diverse specialità locali che, se capitate in zona, vi consiglio di non perdere.

L’Università della Pizza | Pizza a metro da Gigino

La pizza di Vico Equense è molto apprezzata, e la cittadina, dal 1960, vanta il brevetto della “pizza a metro”, realizzata da “Pizza A Metro Da Gigino, l’Università della Pizza”.

Arrivo ad un orario insolito e ho la possibilità di accomodarmi in una sala ancora vuota e di ricevere le cordiali attenzioni del maître. Si ha a disposizione un menù variegato che presenta un’ampia selezione di ingredienti. Dalle acciughe di Cetara, al lardo di Colonnata ai pomodorini del Piennolo. Poi i classici friarielli con salsiccia e il ragù con le polpettine e la ricotta. Decido di affidarmi al suo consiglio, non pentendomi della scelta.

Provo la Nerano, con fior di latte, zucchine fritte e stufate, fiori di zucca, basilico e veli di Provolone del Monaco. Davvero molto vicina alla perfezione assoluta. Profumata, un equilibrio di sapori che soddisfa ampiamente il palato, e soprattutto, cosa non da poco, nonostante la ricchezza degli ingredienti, digeribilissima.

Si trova facilmente anche grazie alla segnaletica ben visibile in Corso Giovanni Nicotera, 15 a Vico Equense.

La Cremeria Gabriele

Ben più di una gelateria, in pieno centro a Vico si trova la Cremeria Gabriele.

“Nata oltre settant’anni fa, è una rinomata azienda del settore eno-gastronomico della Penisola Sorrentina e si annovera tra le migliori Gelateria d’Italia secondo numerose guide, tra cui quella del Gambero Rosso, che le ha attribuito la massima valutazione con i “tre coni”. L’inventiva e la capacità di Gabriele di immaginare e creare gusti e ricette sempre nuove è grande, e non si limita al solo gelato.”

Davvero tantissime le varietà da provare. Sontuoso il “Chebbabba” il BABÀ al rhum, farcito da un goloso semifreddo alla vaniglia bourbon e fragoline di bosco, e la famosa “Delizia al Limone”. Un Pan di Spagna con crema pasticcera al succo di limone, ricoperto con una salsa profumata con bucce di “limoni Costa di Amalfi IGP”.

Ho provato Sinfonia, una crema di fiordilatte di ricotta di bufala con mela annurca e albicocche Pellecchielle del Vesuvio, ricoperta di panna montata. L’Annurca è una pregiata varietà di mele campane dal sapore deliziosamente acidulo che dona un aroma fresco e delicato alla preparazione. Come le albicocche Pellecchielle, dolci e profumate, le Annurche si possono trovare solo in questi territori vulcanici.

Un gelato buonissimo, dai sapori che sbloccano i ricordi, riportando alle merende che si consumavano da bambini. Nulla di artefatto, da gustare lentamente allontanando il momento dell’ultima cucchiaiata.

La Cremeria Gabriele si trova in Corso Umberto I, 8, a Vico Equense.

Prosciuttificio Pizzeria Da Franco Vico Equense

Un’altra storica pizzeria di Vico, anche questa in pieno centro, permette di gustare una grandiosa pizza a metro, comodamente seduti nella sala interna oppure all’aperto. Tanti gusti ben assortiti e curiosi. La saporita con pesto di basilico, pomodorini e mandorle, quella estiva con cotto affumicato, Grana, rucola e glassa di aceto balsamico fino a quella con zucchine, provola e guanciale. Tra tutte, spicca la Margherita, della quale non dimenticherò facilmente il sapore intenso dei pomodori con il fior di latte freschissimo. Gustosa e leggera nella sua semplicità.

La Pizzeria da Franco è in Viale Della Rimembranza s.n.c. a Vico Equense

Gran Caffè Zerilli

Zerilli viene definito: “Non solo un bar, più di un ristorante. A metà strada tra palcoscenico e teatro. Ospitalità & tradizione. Cucina d’autore e ingredienti genuini.”

Nella piazza principale di Vico, nasce nel 1800, ad opera di Antonio Zerilli. Vicano emigrato negli USA in cerca di fortuna, con la passione per la sua terra e per i suoi buoni frutti, nonno del famosissimo rocker Bruce Springsteen, cittadino onorario di Vico.

Dall’alba al tramonto il bar è sempre pronto a dare uno speciale benvenuto agli ospiti. Si inizia con le colazioni, gustando le migliori miscele di caffè della tradizione napoletana, i Croissant, le Brioches e tanti dolci della tradizione. Arrivando agli aperitivi, i soft drink e i cocktail accompagnati da ricercati finger food.

A pranzo e a cena nelle cucine dello Zerilli, guidate dallo Chef Mario Cinque, “viene celebrato un magico incontro, tra eccellenza del territorio e l’arte della gastronomia.”

Nella tranquillità di un sabato mattina ho gustato un fragrante fazzoletto con crema pasticcera e amarene.

Zerilli Piazza Umberto I Vico Equense.

Vico Equense conta ben quattro ristoranti stellati di grande prestigio e numerosi segnalati dalla Guida Rossa.

La Torre del Saracino di Gennarino Esposito (2 stelle Michelin).

Laqua Countryside di Antonino Cannavacciuolo.

L’Antica Osteria Nonna Rosa di Peppe Guida.

Il Maxi con l’executive chef Eduardo Estatico.

Sara Sanna

Ho 49 anni e abito in Sardegna. Ho lavorato come tecnico del restauro archeologico prima, poi, come guida turistica e operatrice museale presso la "Fondazione Barumini Sistema Cultura" che si occupa della...

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