Giardini d’Amore – Liquori nasce dall’idea di tre giovani imprenditori siciliani (Giuseppe Piccolo, Emanuela Russo e Katia Consentino) che sono riusciti a imbottigliare gli intensi colori e profumi del Mediterraneo. I loro prodotti sono un tributo alla tradizione italiana dei liquori reinterpretata con un gusto moderno attraverso un costante impegno verso la qualità, la naturalezza e l’eccellenza delle materie prime in buona parte di produzione propria.

Giuseppe è il Responsabile Programmazione e Controllo,sin dal 2011 ricopre la carica di Presidente Provinciale di Coldiretti Messina insieme a quella di Componente del Consiglio di Amministrazione Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano. In precedenza è anche stato anche Amministratore Unico e Componente del Consiglio di Amministrazione della Società Cooperativa Agricola Limone Interdonato di Sicilia.

Emanuela è la Responsabile, laureata in Relazioni Internazionali a indirizzo marketing e comunicazione. Immediatamente inizia il suo percorso professionale nella promozione e valorizzazione del settore agroalimentare, rivestendo diversi incarichi di responsabilità prima come Responsabile Interprovinciale di Coldiretti Messina e Catania e poi come Responsabile Regionale di Coldiretti Sicilia. Inoltre ha insegnato educazione alimentare in diverse scuole primarie e lavorato in agenzie di comunicazione e marketing gestendo clienti del settore food & beverage.

Katia è la Responsabile Comunicazione, laureata in Comunicazione Internazionale e in Comunicazione Sociale e Pubblicitaria. Durante l’Università, svolge un periodo di studio in Svezia per poi specializzarsi nella comunicazione sia del settore privato sia di quello pubblico. Approda poi in Burson-Marsteller, multinazionale americana specializzata nella comunicazione e nelle pubbliche relazioni, dove si occupa di progetti di nazionali e internazionali per importanti clienti di diversi settori merceologici.

Abbiamo intervistato Giuseppe Piccolo:

Siete nati nel 2011, ci racconti i vostri  primi passi?

Tutto nasce dall’idea di trasformare le materie prime che produco nella mia azienda agricola. Mentre ci domandavamo come fare, conosciamo un anziano artigiano che stava dismettendo il proprio opificio perché, come spesso accade, i figli avevano deciso di intraprendere altre strade. Da quell’incontro al trascorrere con lui mesi e mesi a imparare le tecniche di lavorazione dei liquori e le relative ricette, il passo è stato breve. Non volevamo far scomparire questa tradizione delle nostre zone e avevamo trovato l’idea che stavamo cercando.

La vostra scelta è quella di puntare sulla qualità delle materie prime acquistate esclusivamente da aziende selezionate, questa scelta vi ha premiato?

Non nascondiamo che la strada sia lunga e impegnativa. Puntare sulla qualità equivale a spendere qualche minuto in più nel raccontare il prodotto in un mondo che va sempre di fretta. Ma il progetto Giardini d’Amore è anche questo. E’ impiegare tempo ed energie per fare cultura del buon bere e del Made in Italy. Siamo, infatti, estremamente convinti che la qualità sia uno degli elementi essenziali che deve caratterizzare i prodotti italiani.

Un altro elemento distintivo è che tutti i processi di lavorazione dei liquori e delle creme sono interamente eseguiti a mano, l’artigianalità è il vostro must?

Assolutamente si. Tutti i processi di lavorazione sono interamente eseguiti a mano. Potremmo dire che il nostro è un prodotto sartoriale. Sartoriale perché ogni produzione è costruita intorno alla materia prima. Le tecniche di lavorazione sono ovviamente sempre le stesse mentre la ricetta può subire delle piccole modifiche per esaltare al meglio gli ingredienti freschi che, di volta in volta, possono presentare delle leggere differenze, pensiamo ad esempio al grado di maturazione.  

La scelta delle confezioni in bottiglie di pregio dà ancora più valore ai vostri prodotti, come mai questa scelta?

La bottiglia vuole rendere omaggio alla qualità del nostro prodotto per trasmettere, al primo sguardo, l’eleganza e l’equilibrio dei gusti che siamo riusciti a creare. Come un affascinante profumo, vuole evocare la piacevolezza, l’eleganza e tutta la ricchezza emozionale del Mediterraneo.

 

Avete partecipato a Identità Golose con un’interessante masterclass conclusiva a cura di Tommaso Cecca, all’epoca bar manager & head of mixology del Café Trussardi alla Scala di Milano, che esperienza è stata?

E’ stata un’esperienza davvero stimolante anche perché è stato l’inizio di un percorso fatto con alcuni dei più rinomati barman italiani che ci ha portato alla creazione di una cocktail list in cui ognuno si è lasciato ispirare da uno dei nostri liquori.  

Ci descrivi i prodotti che proponete?

La nostra gamma è composta da 7 referenze, 5 liquori e 2 creme di liquori. Tra i primi ci sono quelli creati con le tre materie prime di nostra produzione – la particolarissima varietà di limone, l’Interdonato, un IGP della costiera ionica messinese, il finocchietto selvatico e il fico d’india – insieme alla cannella di Ceylon e alla liquirizia. Le due creme invece sono alla mandorla di Avola e al pistacchio di Bronte, le cui materie prime sono state studiate insieme a dei produttori agricoli che selezionano per noi il prodotto al fine di creare quel particolare aroma che caratterizza i nostri liquori.

Quali sono i vostri canali di vendita?

Giardini d’Amore è dedicato al canale Ho.Re.Ca (Hotellerie-Restaurant-Café) di alta fascia.

 

Ci puoi svelare i vostri prossimi progetti?

A breve sarà pronta per il lancio, come anticipavo, la nostra prima cocktail list che potrà essere d’inspirazione per altri barman ma che sarà anche un utile strumento di lavoro per quei ristoranti che vogliono offrire ai propri clienti un drink da alta miscelazione che possa accompagnare i loro piatti se non addirittura introdurli. E, vi diamo un’anticipazione, stiamo anche lavorando con alcuni importanti chef per la realizzazione di piatti salati…

Luigi Cristiani

Laureato in Economia, ha poi conseguito un MBA presso lo Stoà. Lavora in Enel Green Power dove si occupa di pianificazione e controllo . Dal 2010 scrive su diversi blog di economia e finanza (Il Denaro,...

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