Bottino Rachele è una barlady, nata a Casale Monferrato nel 1997, con la passione dello sport e del suo lavoro dietro al bancone. 

Ha iniziato a lavorare a 16 anni in una villa in centro Firenze conoscendo così l’eleganza per la sala, che le ha permesso di rapportarsi, per la prima volta, con i clienti.

Tutto cambiò quando conobbe nel 2016 il barman, che l’avrebbe portata ad avvicinarsi al mondo del bar e da lì cominciò la carriera da barlady.

In quell’anno conobbe la storia della miscelazione e come venivano usati gli ingredienti all’interno di un cocktail , diventando per lei così una passione sfrenata, associandosi ad ABI professional Piemonte. 

Nel 2019 intraprese il ruolo di commis barman all’isola d’Elba dove imparò una miscelazione davvero interessante, aggiudicandosi così nel 2021 il terzo posto in una gara internazionale di cocktail,  ELBA drink . 

Continua così la sua passione seguendo  corsi , eventi senza mai fermarsi . 

Arte, passione e umorismo è quello che lei cerca di trasmettere a chi la guarda.

Ciao Rachele come ti sei avvicinata al mondo della mixology?

Ciao a tutti sono Bottino Rachele, ho iniziato il mondo della mixology grazie a vari viaggi che ho fatto in giro per l’Italia, iniziando da Courmayeur, isola d’Elba e nel Monferrato . Scoprendo tipi di miscelazioni differenti ho iniziato ad appassionarmi in giovane età dei distillati , diventando così una Barlady .

Fai parte di Abi professional, cosa vuol dire per te associazione?

Ho iniziato a far parte di ABI Professional grazie al maestro che mi ha seguita fin da quando avevo 16 anni , devo ringraziare lui per avermi inserita in associazione. Far parte di un’associazione per me significa condividere stili e miscelazioni differenti tra colleghi e penso che “fare squadra” sia  la cosa più fondamentale per il nostro lavoro. 

Sei finalista della 14a edizione, il sondaggio online di Italia a Tavola nella categoria Barman, te l’aspettavi?

No, non me lo sarei mai aspettata. Quando mi hanno contattata per partecipare alla 14a edizione di Italia a tavola ero super felice e emozionata. 

Inseguo i miei sogni e obbiettivi fin da quando ero piccola e poter partecipare a questo sondaggio per me è stato come sognare ad occhi aperti, spero di poter arrivare in finale. 

Quali sono state le tue esperienze passate e cosa ti hanno lasciato?
Ho iniziato sui banchi di scuola studiando entrambi i settori, sia sala che bar. Grazie alla mia scuola , sono riuscita a fare stagioni in giro sia estive che invernale , conoscendo importanti barman di cui mi hanno dato l’ispirazione giusta per arrivare fino a qui , proporre i miei cocktail a tutti i tipi di clientela mettendoci amore , professionalità e soprattutto una mia personalità per farmi conoscere. 

Oggi dietro al bancone di quale locale possiamo trovarti?

Oggi come oggi lavoro in un relais a Nizza Monferrato che si chiama Almaranto, faccio la barlady nel bar piscina in questo stupendo relais. Mi sposto in continuazione, per imparare nuove tendenze sui cocktail per poi in futuro avere un bar tutto mio 

Quale tecnica di miscelazione preferisci?

Adoro qualsiasi tipo di miscelazioni ma a me piace attirare l’attenzione dei miei clienti e farli capire quanto questo lavoro può rendere felice chiunque, non solo bevendo.  

Quindi a questa domanda rispondo: Trowing 

Ma quanto spazio ha la creatività nel tuo lavoro?

La creatività è un’arte, non tutti sono capaci ad usarla.

Per me la creatività è fondamentale per poter esprimere ciò che si è veramente dietro ad un bancone. Amo questo lavoro perché l’unico momento in cui riesco ad essere me stessa è all’interno di un bar, trasmettendo chi sono in un semplice cocktail.

E il distillato che preferisci miscelare?

Il mio distillato preferito è il Rum, ma adoro miscelare il whiskey perché dà quella nota particolare in più all’interno di un cocktail.

Qual è il cocktail che preferisci bere e quello che preferisci realizzare?

Mi piace la particolarità dei cocktail tiki, perché oltre ad essere esteticamente sorprendenti sono al gusto veramente particolari. Adoro miscelare rum diversi all’interno di un solo cocktail. Il mio cocktail preferito rimarrà sempre il whiskey sour. 

Progetti per il futuro?

Vorrei aprire un bar tutto mio per farmi conoscere veramente per quella che sono, magari in una spiaggia sorseggiando mojito. Lo scoprirò solo vivendo. 

Luigi Cristiani

Laureato in Economia, ha poi conseguito un MBA presso lo Stoà. Lavora in Enel Green Power dove si occupa di pianificazione e controllo . Dal 2010 scrive su diversi blog di economia e finanza (Il Denaro,...

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