Orapesce intende portare la freschezza e la naturalezza del pesce dei nostri mari sulla nostra tavola. Attraverso la riduzione della filiera e dei passaggi intermedi, e grazie all’uso delle piattaforme che il digitale ci mette oggi a disposizione, vuole connettere e ri-creare relazioni, alimentando un processo snello, supportando le comunità dei pescatori locali, rispettando la stagionalità del pesce e diffondendo la bontà e la semplicità dei prodotti del nostro mare.

Orapesce nasce da un’idea di Giacomo Bedetti, lo abbiamo intervistato:

Qual è la storia della vostra startup?

Orapesce è una “friends company”! Un gruppo di amici che ha continuato ad arricchirsi dal liceo a 46 anni con interessi, confronti, visioni amalgamati da competenze e con il desiderio di costruire un modello di impresa in grado di innovare uno dei settori meno digitali del nostro paese! La sfida da giocare si è fatta subito ambiziosa perché come in un vecchio film anni 80 si è cercato di portare il mare a Milano!

In questo contesto i fondatori, Alberto e Giacomo, due compagni di liceo di Rimini approdati nel 1994 a Milano in Bocconi hanno dato il via al progetto…ovviamente con la storia di amici armatori da raccontare!

Oggi dove siete arrivati (produzione, fatturati, mercati, referenze, etc…)?

Disegnato il progetto nel 2018 e lanciato il “minimum variable product” seguendo gli approcci lean start up nel 2019 conseguendo un primo fatturato di 65.000€ su 450 clienti, Orapesce chiuderà il 2020 con quasi 5000 clienti, 9000 ordini consegnati e 650.000 euro di fatturato.

IL 70% del proprio fatturato in Lombardia, Piemonte ed Emilia

L’idea è nata durante un master universitario ci racconti il percorso…..

Orapesce nasce in una classe Executive del MIP a Milano: mentre stavamo analizzando soluzioni digitali applicate nel grocery on line di successo in Italia ci siamo resi conto che il settore ittico non presentava un operatore strutturato on line tale da arricchire la customer journey di un cliente finale “evoluto”. Abbiamo pensato di sviluppare una piattaforma digitale che portasse alle famiglie italiane che vivono lontane dal mare un pesce fresco, dei nostri mari già pulito e pronto per essere cucinato! Consegnato direttamente a casa!

Dall’idea alla realizzazione cosa avete fatto?

Abbiamo fatto cicli e ricicli di test seguendo l’approccio lean start up: siamo stati vicini ai nostri primi clienti, abbiamo cercato di capire le loro aspirazioni i loro desideri. Ci siamo focalizzati nelle definire l’identikit delle “personas” che sarebbero diventati il trampolino di Orapesce.

E abbiamo cercato di essere noi stessi: DNA Romagnolo (customer care innata) e tanta competenza digitale! Per il resto ci hanno pensato azionisti e tutto il nostro team che con dedizione, resilienza e fiducia continuano a non mollare di 1 cm l’avanzata.

Perchè il pesce e non un altro prodotto?

Perché ha tutti gli ingredienti per rendere la sfida un modo di fare impresa in maniera sana:

  1. una new venture da lanciare (implementare un nuovo modello di impresa votato alla condivisione del rischio già dai primi passi…il primo round di funding è stato fatto con un pre-money di 65.000€!)
  2. storie concrete di sacrificio e fascino da raccontare: la vita di un pescatore italiano con le pelli indurite dal freddo e dal sale ci ricordano quanto sia necessario ripagare la fatica
  3. un mondo “green”: quando sarà una sfida eliminare tutto il polistrirolo che circola nell’ittico per rendere più pulito il nostro mare e le nostre case NO PLASTIC PLEASE

Qual è il vostro business model?

Oggi siamo un retailer on line, domani potremmo diventare la Uber dell’ittico virando ad un marketplace della qualità ittica in Italia.

Prima abbiamo bisogno di clienti, quindi utilizzando per sintetizzare un canvas model, a destra arricchiamo tutti i contenuti della customer journey dei nostri clienti offrendo pesce fresco dei nostri mari e ricette, scuola di cucina, interviste a chef, interviste a pescatori. E tanto Performance Marketing sfruttando i Social.

Poi Fiducia: per essere credibile un e-commerce deve barattare “contatto” con “informazioni” in modo da coinvolgere il nostro cliente nelle fasi di ricerca e preparazione della sua alimentazione.

Nella parte sinistra le compenteze: digitale, coordinamento oursourcer, logistica e tanta attenzione alle persone.

Prossimi passi?

L’anno prossimo vogliamo fare un x3 con Horeca, linea di un prodotto fresco di presce pronto per essere mangiato anche in ufficio o a casa in smart working e completamento carrello con prodotti complementari (vino, pasta, olio, etc..).

Antonio Savarese

Ingegnere gestionale, sono un Project Manager in Enel Italia nella funzione System Improvements. Da piu' di 15 anni svolgo attivita' come giornalista freelance e consulente di comunicazione per alcune...

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