L’urban farming (agricoltura urbana: coltivare, trasformare e distribuire il cibo all’interno di contesti urbani) è ormai più di una moda passeggera in America, l’ultimo esempio è quello nato a Brooklyn con  Edenworks in un magazzino di 10.000 mq,nella quale sono allevati pesci e che utilizza i loro rifiuti organici come fertilizzante per gli ortaggi.

Edenworks è una startup lanciata dal bioingegnere Jason Verde, architetto Ben Silverman e costruttore Matt La Rosa che hanno iniziato questa innovativa impresa giardino nel 2013 quando è entrato un concorso presso la Scuola di Ingegneria della NYU. Quasi tre anni dopo e con 900.000 $ in finanziamenti stanno diligentemente lavorando per rendere il loro . Anche se l’innovazione dietro il Farmlab è piuttosto complessa, obiettivo finale di Green è semplice: “Permettere alle persone di coltivare il proprio cibo”

L’azienda rientra nel progetto di una vertical farm che si chiamerà Farmstack (apertura programmata per la fine del 2016) basato sulle  potenzialità dell’acquaponica. Edenworks sta usando sensori per catturare le condizioni ambientali e dati di chimica dell’acqua in tempo reale. I dati vengono caricati su Farm sistema di gestione della società, accessibili tramite dispositivo mobile o desktop, che presenta l’agricoltore con un elenco di attività quotidiana. Grazie alla combinazione di tecnica, architettonici, di ingegneria del team, e la conoscenza anche neuro-scientifica, l’operazione è una delle più suggestive a ciclo completo alimentare a crescita idroponica sistema. In fondo delle pile a più livelli sono serbatoi di pesce tilapia, che forniscono l’acqua e sostanze nutritive per i prodotti del giardino. Come l’acqua viene condotta fino alla cima delle pile, si filtra, abbattendo batteri in concime e successivamente alimentando le piante nel processo. I letti poi emettono acqua pulita che viene pompata nuovamente dentro le vasche dei pesci al di sotto, dove il processo ricomincia.

In alcune vasche verranno allevati i pesci, assieme a dei batteri, in grado di trasformarne i rifiuti organici in fertilizzante, mentre le piante sono illuminate con speciali luci Led. I vegetali filtrano poi l’acqua, che il team rimanda direttamente alle vasche dove si trovano i pesci.  Stando alle prime stime, l’azienda calcola di produrre 50.000 Kg di tilapie e 130.000 Kg di verdure a foglia verde in un solo anno.

La società ha l’obiettivo di utilizzare un sistema di controllo totalmente automatizzato, che permetterà di monitorare da remoto ogni dettaglio del processo produttivo: la temperatura ambientale, il Ph delle vasche e lo stato di salute di pesci e piante. Grazie alla posizione strategica nel cuore di New York, l’azienda sarà in grado di far pervenire i propri prodotti in massimo 24 ore.

Luigi Cristiani

Laureato in Economia, ha poi conseguito un MBA presso lo Stoà. Lavora in Enel Green Power dove si occupa di pianificazione e controllo . Dal 2010 scrive su diversi blog di economia e finanza (Il Denaro,...

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