FUD-BOTTEGA SICULA nasce come un luogo di cucina, teatro di vita quotidiana, punto di incontro tra pubblici e clienti apparentemente molto trasversali tra di loro, dal creativo al professionista, alle famiglie con bambini, tutti uniti però nel riconoscere che quel luogo appaga i loro appetiti, non solo gastronomici. FUD apre le porte a Catania nel 2012, a Palermo nel 2015 e a Milano nel 2018.

Abbiamo intervistato il fondatore Andrea Graziano:

Come nasce la tua passione per il cibo?

Il cibo è sempre stata una mia grande passione, ho aperto il mio primo ristorante molto giovane facendo una cucina che per all’epoca era molto contemporanea e innovativa. Mi sono appassionato alla cucina per l’idea di convivialità e di golosità che c’è dietro la condivisione della tavola, è una cosa che è sempre stata insita in me.

Da piccolo volevi fare il pizzaiolo, ma poi?

Volevo fare il pizzaiolo perché mi piaceva la pizza, poi ho deciso di fare il ristoratore. Ci sono andato vicino, ora la pizza è presente nel mio primo ristornate Fud Bottega sicula a Catania.

Nel 2002 hai aperto il Sale art caffè, ci racconti gli esordi?

Era un luogo molto innovativo per quegli anni, usavamo i piatti quadrati quando nessuno ancora neanche immaginava un piatto quadrato in Sicilia e cercavamo di sperimentare molto sia in sala che in cucina, all’inizio non è stato facile poi la città si è innamorata del nostro ristorante e ci ha premiati molto.

Negli stessi anni avevi aperto un blog caponataweb, dove raccontavi le tue cene, come nasce l’idea?

Nasce dell’idea di voler condividere e confrontarmi sul tema dell’enogastronomia in modo molto diverso da come era stato fatto fino ad allora, erano i primi blog di cucina in assoluto ed era molto divertente.

Il primo Fud nasce a Catania nel 2012, qual’era l’idea originaria?

Semplicemente un posto informale dove bere qualcosa di buono in attesa di fare un aperitivo durante l’attesa per cenare al Sale, poi anche Fud è esploso e allora ho fatto la scelta di continuare su quello che mi piaceva di più.

Ormai è un volano del comparto enogastronomico siciliano, poiché è un contenitore delle eccellenze siciliane, questo successo a cosa è dovuto?

All’attenzione per i produttori, alla selezione delle materie prime e alla capacità di raccontare la Sicilia in modo diverso, libera da stereotipi superati in stile “coppola e velo”.

Nella Bottega è possibile acquistare dei prodotti unici, come li hai scelti?

Ho girato molto, ho provato tanto, conosco ogni singolo produttore, le loro storie e i loro prodotti a menadito. Dentro Fud Bottega Sicula ci sono solo prodotti che mi piacciono e che reputo eccellenti.

Una caratteristica del personale di FUD è che lavorate tanto alla loro formazione, ci racconti qualcosa di più?

Cerchiamo di offrire a tutti i dipendenti non solo delle opportunità di crescita professionali ma anche degli stimoli in campi apparentemente lontani come la comunicazione e i social media o la degustazione di vino, offriamo la possibilità di frequentare corsi di lingua ed a breve anche di teatro e public speacking.

Hai messo in atto diversi pro­get­ti con al­cu­ne as­so­cia­zio­ni che la­vo­ra­no con i ri­fu­gia­ti po­li­ti­ci e con l’amministrazione penitenziaria, ci puoi dire cosa fate?

Lavoriamo in collaborazione con enti statali e non che ci affidano alcuni ragazzi con situazioni particolari alle spalle, quello che facciamo è stabilire insieme un percorso di inserimento lavorativo diverso per ognuno di loro, molto spesso è successo che giovani a cui nessuno avrebbe mai dato un’altra opportunità sono diventati i nostri migliori FUD PIPOL

Poi apri Fud a Palermo e Milano, ci dici che riscontri hai avuto nel capoluogo lombardo?

Benissimo, Milano è una città davvero gratificante da questo punto di vista. La gente è abituata a cenere fuori molto spesso, a provare cose nuove, a lasciarsi incuriosire, a riconoscere la qualità. E’ una realtà molto stimolante che ci ha dato in questi primi mesi di apertura dei risultati ben al di sopra delle nostre aspettative, che erano comunque molto alte!

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Se ti dico street food, cosa pensi e qual è la filosofia che con il tuo marchio volete affermare?

E’ un termine abbastanza abusato, ontologicamente non si capisce più cosa vuol dire street food. Fud Bottega sicula non è un ristorante di street food né ha voluto mai esserlo, né penso che si possa in nessun modo avvicinare all’idea di street food. Se per street food si intende, molto erroneamente, una cucina informale e veloce allora potrei dire che la cucina di Fud si ispira a questo modello ma penso che il cibo di strada in Sicilia rappresenti un’espressione gastronomica millenaria fatta di piatti straordinari che raccontano il vissuto di una terra crocevia di popoli e culture. Capisci bene che per l’alta considerazione che ho dello street food mi pare svilente associare questa idea a qualcosa che street food non è.

Avete intenzione di portare Fud in altre città italiane?

Al momento vogliamo concentrarci sullo sviluppo dei nostri ristoranti già esistenti, non abbiamo in programma altre nuove aperture.

Avete anche uno “Sciop” on line, che riscontri avete e quali sono i Vostri mercati di punta?

I nostri clienti amano i nostri prodotti, le salse, i pesti, i condimenti ma anche l’olio e la salsa di pomodoro o il cioccolato di Modica. Per noi la vendita on line è un modo per fare arrivare i nostri produttori lì dove loro da soli non arriverebbero (quasi nessuno di loro ha uno shop on line né sarebbe pronto a gestire un e-commerce). Nel periodo di Natale osserviamo una buona crescita della parte shop grazie alla possibilità di creare ceste e pacchi dono di ogni misura.

Altri progetti per li futuro?

Andare sulla luna e portare lì i nostri hamburger. Scherzo, ma non troppo!

Luigi Cristiani

Laureato in Economia, ha poi conseguito un MBA presso lo Stoà. Lavora in Enel Green Power dove si occupa di pianificazione e controllo . Dal 2010 scrive su diversi blog di economia e finanza (Il Denaro,...

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