Dal sogno e dalla tenacia di tre giovani chef (Giuseppe Postiglione, Simone Frattini e Vincenzo Marra) nasce a Pozzuoli il “Tribus Restaurant”. Siamo stati a cena da loro e dopo una piacevole serata passata a sorseggiare buon vino e degustare stuzzicanti tapas e ottime portate, andiamo via soddisfatti, con le pance piene, ma soprattutto con il sorriso stampato sul volto e la voglia di condividere la nostra esperienza.

Ceniamo all’aperto su una terrazza senza troppi fronzoli, dal profumo genuino. In realtà, ci viene ben presto spiegato di aver curato principalmente l’interno e di essere stati penalizzati dalla pandemia, a causa della quale il ristorante, a nemmeno un mese dall’apertura, è rimasto chiuso per le restrizioni imposte.

L’esterno, pertanto, pur ad oggi non rispecchiando ancora l’idea originale, è piacevole e godibile.

Veniamo accolti prima da un simpatico cameriere e poi da uno dei proprietari, Giuseppe, che ci accompagnerà per tutta la serata con la coinvolgente spiegazione dei loro piatti.

Sin da subito si percepisce la forte passione che si nasconde dietro ogni “creazione”.

Tutti i prodotti sono fatti in casa a partire dal pane fino ad arrivare alla pasta.

A malincuore (si fa per scherzare), dobbiamo ammettere di aver vergognosamente perso la sfida lanciataci. Ci viene chiesto di affidarci a loro e nel percorso al buio è prevista una portata a base di alici, che ci invitano a provare nonostante gli avessimo detto di non preferire le alici. Ebbene la loro testardaggine in realtà è consapevolezza del perfetto connubio creato. Una brioche dolce con burro salato, alici e zeste di limone. Combinazione bilanciata tra sapidità, acidità, dolcezza e grasso.

Proseguiamo con una seppia a bassa temperatura con finocchi noci e salsa nobu, con un’alice ripiena di pomodoro secco e provola. Poi un calzoncino di scarole con fonduta di fior di latte e salsa agrodolce. Le tapas non sono finite qui. Ci hanno proposto la loro versione di “Prosciutto e melone”, prosciutto di pesce spada cantalupo marinato all’anice stellato e maionese d’ostriche e infine uno sgombro marinato agli agrumi con stracotto di melanzane.

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Concluse le tapas fredde e calde, ci portano un risotto al limone con bottarga e katsuobushi. Poi ventresca di tonno con tartufo estivo grattugiato dal vivo. Infine una morbida bavarese di arachidi con “brownie” al cioccolato e salsa mou e un fresco millefoglie a “modo mio” caramellata al timo con crema gialla a limone ed amarene.

Il tutto accompagnato sempre dal travolgente entusiasmo di Giuseppe, dalla cortesia di Simone e dalla grande professionalità di Vincenzo.         

Come detto da Colin Powell: “Un sogno non diventa realtà con una magia; ci vuole sudore, determinazione e lavoro duro”.  E il Tribus Restaurant ne è la prova.

Bravi ragazzi, così si arriva in alto e nell’attesa…a presto rivederci!

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