Dall’agricoltura all’allevamento, dal commercio alla grande distribuzione fino ad arrivare all’industria alimentare, le opportunità di lavoro in questo comparto nel 2024

Agricoltura, allevamento, commercio, grande distribuzione e industria alimentare. Sono questi i tasselli più importanti che compongono un settore che, nonostante le varie crisi che lo hanno colpito, si dimostra sempre florido e interessante dal punto di vista delle opportunità di lavoro.

“Il settore agroalimentare – spiega Nunzia Sancineto, Area Manager della sede di Bari di Hunters Group, società di ricerca e selezione di personale altamente qualificato – si conferma dinamico e in salute e, oltre a rappresentare una fetta importante del PIL del nostro Paese, offre numerose occasioni professionali. Analizzando i dati che abbiamo elaborato recentemente, infatti, possiamo notare una crescita del 20% delle richieste, da parte delle aziende, di professionisti con solide competenze tecniche, ma anche con una spiccata sensibilità ambientale perché la transizione ecologica diventa sempre più preziosa per le imprese e per i consumatori che si dimostrano più intenzionati a garantirsi la produttività dei terreni per periodi sempre più lunghi, a migliorare le condizioni di lavoro e a produrre (e mangiare) cibi più sani. Nei prossimi mesi, quindi, non mancheranno interessanti occasioni di carriera e guadagno per esperti di agricoltura sostenibile, esperti di economia circolare, specialisti in comunicazione ESG”.

Esperti di agricoltura sostenibile. Gli esperti di agricoltura sostenibile si occupano di sviluppare e implementare pratiche agricole che favoriscano la produzione di cibo in modo rispettoso dell’ambiente e socialmente responsabile. Le loro attività spaziano su diversi fronti:

· Ricerca e sviluppo: sviluppare nuove tecniche agricole che riducano l’impatto ambientale, come l’agricoltura di precisione, l’irrigazione a basso consumo e la gestione integrata dei parassiti; promuovere la biodiversità e la salvaguardia del suolo, valutare l’impatto ambientale e sociale delle diverse pratiche agricole.

· Consulenza e formazione: fornire consulenza agli agricoltori sulle migliori pratiche di agricoltura sostenibile; organizzare corsi di formazione per agricoltori, tecnici e altri professionisti del settore; sensibilizzare il pubblico sull’importanza dell’agricoltura sostenibile.

· Pianificazione e progettazione: progettare sistemi agricoli sostenibili, tenendo conto delle specificità territoriali e delle esigenze degli agricoltori; sviluppare piani di gestione per la tutela delle risorse naturali e la salvaguardia dell’ambiente; valutare la sostenibilità di progetti di sviluppo agricolo.

· Politiche e advocacy: promuovere politiche agricole che favoriscano la sostenibilità; collaborare con le istituzioni e le organizzazioni del settore per la definizione di strategie di sviluppo agricolo sostenibile; sensibilizzare i decisori politici sull’importanza dell’agricoltura sostenibile.

Esperti di economia circolare. Gli esperti di economia circolare si occupano di sviluppare e implementare modelli di produzione e consumo che riducono lo spreco e l’impatto ambientale, favorendo la rigenerazione delle risorse e la creazione di valore.

Le principali attività sono: sviluppare nuovi modelli di business basati sull’economia circolare, ricercare e testare nuove tecnologie per il riciclo, il riuso e la rigenerazione dei materiali, valutare l’impatto ambientale e sociale dei modelli di economia circolare, fornire consulenza alle aziende sulle strategie di transizione verso l’economia circolare, organizzare corsi di formazione per manager, dipendenti e altri professionisti del settore. Si occupa, inoltre, di sensibilizzare il pubblico sull’importanza dell’economia circolare, di progettare sistemi produttivi e di consumo circolari, tenendo conto delle specificità territoriali e delle esigenze delle aziende, di sviluppare piani di azione per la riduzione dei rifiuti e l’aumento del riciclo, di valutare la circolarità di prodotti, servizi e processi, di promuovere politiche che favoriscano la transizione verso l’economia circolare; collaborare con le istituzioni e le organizzazioni del settore per la definizione di strategie di sviluppo circolare e di sensibilizzare i decisori politici sull’importanza dell’economia circolare.

Specialisti in comunicazione ESG. Gli specialisti della comunicazione ESG si occupano di comunicare le performance aziendali in materia di sostenibilità, responsabilità sociale e governance. Il loro lavoro è fondamentale per: informare gli stakeholder(redigere report di sostenibilità, bilanci ESG e altri documenti per comunicare le performance aziendali in modo trasparente e accessibile; gestire i canali di comunicazione online e offline per informare gli stakeholder (investitori, clienti, dipendenti, media) sulle attività ESG dell’azienda, organizzare eventi e workshop per presentare le iniziative ESG dell’azienda e dialogare con gli stakeholder. Devono, inoltre, promuovere la reputazione aziendale, sviluppando strategie di comunicazione per valorizzare l’impegno dell’azienda sui temi ESG, e rafforzare la sua reputazione, gestire la comunicazione in caso di crisi aziendali legate a tematiche ESG e collaborare con i media per promuovere le best practice ESG dell’azienda.

Un altro compito fondamentale, poi, è migliorare il dialogo con gli stakeholder. Questi professionisti devono raccogliere feedback e suggerimenti dagli stakeholder per migliorare le performance ESG dell’azienda, coinvolgere gli stakeholder nel processo di definizione delle strategie ESG e gestire le relazioni con gli stakeholder in modo trasparente e responsabile.

“Il Centro-Sud Italia – spiega Nunzia Sancineto – rappresenta un’area importante per il settore agroalimentare, con una produzione agricola diversificata e di alta qualità. I fattori di crescita sono legati ad un aumento del turismo enogastronomico, con un focus sulle eccellenze territoriali, e ad una crescente attenzione dei consumatori verso prodotti alimentari sostenibili. In più, negli ultimi anni, c’è stato un maggiore utilizzo di nuove tecnologie agricole e di sistemi di produzione più efficienti e sostenibili, affiancato a investimenti in ricerca e sviluppo per la valorizzazione dei prodotti tipici locali. Non mancano le politiche di sostegno quali il PNRR, che prevede investimenti per la modernizzazione del settore e la promozione dei prodotti locali e i Piani di Sviluppo Rurale, cofinanziati dall’UE”.

Le aree di crescita riguardano l’e-commerce per la commercializzazione dei prodotti agroalimentari, il mondo biologico, con una forte domanda di prodotti certificati e l’agricoltura 4.0, per l’adozione di tecnologie innovative in campo agricolo, soprattutto per le filiere produttive di olio d’oliva, vino, prodotti lattiero-caseari, frutta e verdura e carne.

“Il settore agroalimentare del Centro-Sud Italia – conclude Nunzia Sancineto – rappresenta un comparto strategico con un elevato potenziale di crescita. I criteri ESG, ovvero la sostenibilità ambientale (Precision Farmingm Agricoltura 4.0, Economia Circolare, Bio), sociale (sicurezza sul lavoro, benessere dei lavoratori, valorizzazione risorse umane, inclusione sociale) e di Governance (trasparenza, etica, responsabilità sociale d’impresa e compliance) assumono un ruolo sempre più rilevante per le aziende del settore. L’inserimento di figure professionali dedicate rappresenta un investimento strategico per cogliere le opportunità offerte dal mercato e rispondere alle sfide del futuro”.

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