Daniela De Novellis è una designer d’interni italiana appassionata di cucina da sempre e food influencer. Napoletana DOCG ma con la propensione per i viaggi. Ha vissuto in molte città’ italiane cogliendone usi, tradizioni e tecniche, facendole poi diventare il suo punto di forza. Le regioni che l’hanno fortemente influenzata sono ovviamente la sua bellissima terra la Campania, il Lazio, la Calabria, l’Emilia Romagna, la Valle d’Aosta.

La sua sete di conoscenza l’ha portata ad espatriare, girando l’Europa e l’oltreoceano.

Attualmente vive in Scozia, è sposata con uno scozzese ed è madre di una bambina di 6 anni.

Disegna per  riviste turistiche scozzesi, ha aperto la sua  scuola di cucina e cura l’account Instagram @danielaschencourse.

Il suo motto e’ “C’e’ ancora tanto da imparare!”

Abbiamo intervistato Daniela: 

Ciao Daniela, come nasce la tua passione per la cucina?

Nonostante io sia cresciuta in una famiglia in completa assenza di chefs o di storia nella ristorazione di alcun tipo,  mi hanno sempre trasmesso fin da subito l’attenzione per il cibo sano e l’utilizzo di materie prime di qualità. Credo che questa eredita’ sia stata la base di partenza del mio percorso che ho poi associato sin dall’ adolescenza  alla mia estrema curiosità per la scoperta di sapori nuovi, cibi non convenzionali o esteri. La curiosità e’ il nutrimento assoluto per una crescita esponenziale. 

Da che ricordi ho sempre amato la cucina anche perché mi ha costantemente dato modo di esprimere anche il mio lato artistico che da sempre predomina in qualsiasi cosa io faccia.

Perché il nome “Daniela’s Kitchen”?

Il nome Daniela’s Kitchen nasce dall’ esigenza di spiegare al pubblico il mio modo di cucinare nonché l’espressione personale della mia tradizione, delle mie esperienze e del mio estro.  

Come viene percepita la cucina italiana in UK?

Generalizzare la percezione della cucina italiana nel Regno Unito sarebbe un errore io posso parlare più’ in particolare per la Scozia, dato che e’ qui che vivo.

Negli anni ho capito che gli scozzesi sono amanti dei sapori forti, amano la cucina italiana per sua semplicità’ ma ahimè, pur essendo uno dei maggiori paesi esportatori di pesce, ne fanno veramente un uso irrisorio, fortunatamente rimane facile reperirne l’ampia varietà con la massima freschezza. La cucina italiana e’ conosciuta per i suoi soliti cliché senza comprenderne le innumerevoli diversità che la contraddistinguono, quindi per loro noi siamo ragù, pasta, pizza, mozzarella e caffè espresso. Fin troppe volte ho sentito persone che mi confidavano di essere stati in Italia e di aver mangiato un ottima pizza a Firenze o a Venezia, non me ne vogliano i fiorentini o i veneziani ma la pizza non e’ certo la loro specialità e credo che convengano con me che sia più giusto che le persone sappiano riconoscere le specialità’ del luogo.

Questo e’ uno dei motivi per il quale ho sentito il bisogno di aprire una scuola di cucina che rompesse un po’ gli schemi rispetto alle solite dottrine, inserendo cenni storici nelle lezioni affinché riuscissero a capire che a causa della nostra giovane unificazione, ogni regione ha mantenuto i propri usi, costumi e lingue. La storia senz’alcun dubbio ci aiuta a capire chi siamo oggi.

Purtroppo essendo la mia una scuola di recente apertura, il Covid ne ha rallentato il suo sbocciare ma confido nel tempo, perché so che mitigherà ogni piaga, nel frattempo mi dedico al mio blog @danielaskitchencourse che e’ sempre in continua evoluzione fra piatti di tradizione, gourmet e nuove sperimentazioni.

Qual è il piatto italiano che riscontra più successo in UK?

Con certezza posso dire che in primis c’e’ la pizza e poi il ragù anche se loro non conoscono affatto questo termine, infatti il ragù viene chiamato “spaghetti bolognese” e soprattutto ignorano l’esistenza di altri tipi di ragù. A onor del vero pero’ posso affermare che negli ultimi anni si stanno avventurando un po’ in più’ su piatti di pesce e sono sempre più interessati su come realizzare la pasta fatta in casa.

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Daniela, quali sono i prodotti e i piatti che ti piacciono di più della cucina UK e che consiglieresti a tutti gli italiani di provare?

 Il Regno Unito non si contraddistingue per avere una vera e propria identificazione culinaria infatti se pensi al famoso “Fish and chips” risulterà divertente scoprire che in Scozia e in Irlanda e’ stato importato da un italiano, tuttavia non mi sento di sottovalutarli perché ci sono alcuni piatti che ritengo essere molto gustosi come il filetto alla Wellington o lo stesso Haggis per i palati più audaci e non ci dimentichiamo che chef Ramsay e’ scozzese!

Ciò che a mio avviso gli riesce molto bene, inoltre e’ il “Baking” non per niente adoperano un verbo specifico per descrivelo, ovvero la preparazione di dolci. Infatti in questi anni sto lavorando più sulla pasticceria per carpire le loro tecniche, affinarmi e migliorare.

Qual è un piatto della tradizione italiana al quale sei particolarmente legata?

 Quando dici tradizione mi viene subito in mente la mia terra, la mia bella Napoli ma come scegliere fra un ragu’ di trachiolelle, uno spaghetto a vongole o uno gnocco alla sorrentina….e’ impossibile! Pero’ ti posso dire che adoro il “soffritto” (zuppa forte) rigorosamente fatto da mia madre!

Nuovi progetti per il tuo blog?

Evoluzione, migliorie e sperimentazioni queste sono le parole da cui partire e poi perché no, spero tante chiacchiere costruttive.

Mi auguro di ritornare a viaggiare presto cosi da mostrare ai miei follower tutto il background che ne deriva. Del resto, chi si ferma e’ perduto!

Qual è il tuo sogno nel cassetto?

Bella domanda, se vogliamo anche molto intima infatti credo di non averlo mai confidato nessuno, pero’ con te voglio fare un’ eccezione ed essere sincera, mi piacerebbe veramente tanto avere un programma televisivo tutto mio qui in UK, in cui parlare di cibo in maniera non stereotipata e non convenzionale in modo da poter spiegare l’Italia nella sua vera essenza al popolo più vasto e cosa c’e’ di meglio della tecnologia televisiva per arrivare a tutti rapidamente. Troppo ambizioso?????

Antonio Savarese

Ingegnere gestionale, sono un Project Manager in Enel Italia nella funzione System Improvements. Da piu' di 15 anni svolgo attivita' come giornalista freelance e consulente di comunicazione per alcune...

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