Dopo anni di sperimentazione – in alcuni casi derubricato a mera provocazione – il ‘gelato gastronomico moderno’ viene consacrato dai maestri gelatieri d’Italia come uno dei trend del futuro. Alla tradizione dei pistacchi, delle creme e dei sorbetti si aggiunge il gelato contemporaneo. Ai grandi classici, l’Associazione Italiana Gelatieri ha portato una sensibilità nuova, fatta di ricerca, passione e creatività. E nell’estate più calda alcuni tra gli Ambasciatori dell’Aig nel Mondo – come Giorgio Carlo Bianchi e Guido Muraglie – hanno lanciato il gelato al cacio e pepe, con cialda di pecorino romano, al salmone e al ragù di manzo. È il binomio riuscito tra la buona tavola e il gelato, il cui comune denominatore sono le materie prime che esaltano l’eccellenza enogastronomica italiana e regionale. Una fusion di successo che tra gelaterie e ristoranti conta – secondo le stime dell’Associazione Italiana Gelatieri – un +30% di vendite nelle regioni del centro Sud mentre nella Capitale, più aperta alle diverse declinazioni della cucina romana pur mantenendo le ricette della tradizione, un +55%.

“L’affermazione del gelato gastronomico moderno è il punto d’incontro tra il gelato artigianale italiano e la ristorazione di qualità, dove la valorizzazione dei prodotti del territorio – un pecorino dop insieme a una frutta di stagione – esalta dolce e salato insieme” – commentano i vertici dell’Associazione Italiana Gelatieri (Aig), Claudio Pica segretario generale e Vincenzo Pennestrì presidente.

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