Il Personal Chef, detto anche cuoco a domicilio, è una figura professionale altamente richiesta oltreoceano, che inizia a trovare mercato anche in Italia. Questo professionista si differenzia dal cuoco privato per la caratteristica di non avere un rapporto di collaborazione continua con il cliente. Il Personal Chef, infatti, può essere assunto da diversi clienti, e si occupa di preparare il pranzo direttamente nelle loro abitazioni: è quindi il responsabile dello shopping, della preparazione del pasto, di servire gli ospiti e ripulire i locali. Il menù viene concordato in anticipo, così come il budget per la spesa e per eventuali collaboratori di cucina o di sala.
Abbiamo intervistato la Personal Chef, Laura Panarese:
Qual è la tua storia professionale?
La cucina è sempre stata in me fin da bambina. Mio padre la mia guida e luce, mi ha trasmesso quest’amore perché anche lui aveva la mia stessa passione. Amo l’arte sono creativa e perfezionista , ogni piatto per me è un’opera da guardare per poi essere gustata tutta fino all’ultimo ingrediente . Ho frequentato l’istituto d’arte per poi finire i miei studi in Nord America (Canada) dove lavoravo e studiavo , fino a realizzarmi professionalmente diventando Manager di un’azienda multinazionale che mi consentiva di viaggiare per lavoro tra Nord America e Stati Uniti. Poi dopo un po’ di anni ho dato svolta alla mia vita professionale seguendo il mio più grande amore “La cucina”… frequentando L’Accademia Marchesi a Milano con un docente d’eccezione Fabio Zago e corsi con il grande Igles Corelli con la sua cucina circolare e di riciclo.
Cosa vuol dire essere una personal chef?
Io sono un personal chef e mi occupo di piccoli e grandi eventi , catering e del mise en place seguendo sempre passo dopo passo i miei clienti in modo di soddisfarli al meglio. Non posso non dire che la vita da chef non sia dura con alti livelli di stress, condizioni fisiche impegnative ed orari impossibili, ma nonostante tutto è un lavoro meraviglioso ricco di gratificazioni , gioie ed emozioni. La parte migliore è positiva e quando un commensale di alza per congratularsi con te… questo per me è emozione pura.
Che tipo di cucina fai? raccontaci….
La mia cucina parte dalla tradizione come dovrebbe essere , fatta di ingredienti semplici, rinnovandola ogni tanto dall’interno rendendo il piatto al passo coi tempi ma sempre mantenendo la semplicità è valorizzando ogni singolo ingrediente.
Raccontaci alcune delle tue ricette migliori?
Le farine e i grani antichi fanno parte della mia cucina …. spesso o quasi sempre preparo la pasta fatta in casa preparando o dei piatti della tradizione oppure qualcosa di più innovativo.
Negli ultimi piatti che ho realizzato ho usato degli ingredienti diversi dal solito come la battuta di ricciola con la camomilla rendendo un gusto delicato al palato( infatti il piatto si chiama Delicatezza)
Dal tuo punto di osservazione come vedi la cucina italiana?Innovazione o tradizione?
La cucina italiana è senza dubbio una delle più conosciute ed apprezzate nel mondo. È una cucina semplice, spesso alcuni piatti richiedono meno di cinque ingredienti. Allo stesso tempo è anche una cucina equilibrata che si affida alla qualità dei prodotti, più che alla quantità. Per finire dico come il grande Oldani….” la cucina bene fatta come ogni cosa bene fatta non ha scorciatoie”
Se arrivi al traguardo troppo presto o troppo facilmente ti sei perso qualcosa per strada.