Startup e grandi aziende impegnate in attività di corporate open innovation si uniscono al Plug and Play Italy District presso la fiera Cibus per raccontare il futuro del cibo improntato sulla riduzione dello spreco alimentare.

La pandemia causata dal COVID-19 ha mutato profondamente le abitudini di consumo alimentare della popolazione mondiale e ha contribuito alla definizione dei principali 5 trend legati al mondo food, che Plug and Play Italy racconterà presso la fiera Cibus, il Salone Internazionale dell’Alimentazione, con un focus particolare sugli sforzi concreti per ridurre lo spreco di cibo che grandi corporate tra le quali Nestlé e Tetra Pak e startup italiane e internazionali tra le quali Macai, Bext360, Polymateria e Too Good To Go stanno portando avanti.
Plug and Play, piattaforma d’innovazione che porta in Italia il mindset della Silicon Valley e l’esperienza in ambito startup maturata in oltre 30 uffici in tutto il mondo, ha analizzato lo scenario dell’industria del food caratterizzato da un aumento costante degli investimenti in FoodTech su scala globale con un tasso di crescita del +137%, di cui più del 69% in Europa.
Le startup in questo settore hanno raccolto nel solo 2020 oltre 26,1 miliardi di dollari. Plug and Play, che ha inaugurato la sede italiana nel 2019 proprio con un programma dedicato a Food & Beverage Sustainability, riconosce il ruolo strategico del nostro Paese in questo contesto; Andrea Zorzetto, Managing Partner di Plug and Play Italy, ritiene che “L’agroalimentare è un
settore chiave per il nostro Paese ed è per questo che è prioritario investire di più in startup attive in quest’ambito. Connettiamo grandi corporate che rappresentano l’eccellenza storica del nostro Paese con startup italiane e internazionali che hanno l’intenzione e la capacità di introdurre elementi d’innovazione, rafforzando la competitività italiana e aumentando la
sostenibilità lungo tutta la filiera”.
La sostenibilità in ambito food significa soprattutto riduzione degli sprechi. Plug and Play Italy ha ideato il suo Plug and Play District all’interno dell’area espositiva di Cibus 2021, proprio per presentare le soluzioni più innovative e impattanti sulla riduzione della food waste ad opera una selezione di startup italiane e internazionali attive sia a monte che a valle della filiera. Tra  queste Bext360 e Xylene migliorano la gestione della supply chain, FlavorWiki rende più efficaci le ricerche di mercato; Polymateria propone un packaging sostenibile grazie ad un attivo che aggiunto al processo di produzione della plastica la rende
biodegradabile. Ci sono poi Whywaste che ottimizza la rotazione dei prodotti a scaffale dei retailer, Macai attiva nel q-commerce e Zeroed che propone agli utenti finali scelte d’acquisto a minor impatto ambientale. Evergrain e Kaffè Bueno sviluppano nuovi ingredienti a partire da rimanenze di processi produttivi di orzo e caffè. Ospite del District è inoltre Too Good To Go,
celebre app che permette di ridurre lo spreco alimentare.
Tutte le startup si racconteranno sul palco dell’evento “From Farm to Fork: food waste and sustainability in Europe” previsto per il 2 settembre a partire dalle ore 10:15, al quale parteciperanno inoltre Nestlé e Tetra Pak per raccontare l’importanza di una concreta collaborazione tra corporate e startup per avviare e supportare il processo di sostenibilità dell’industria del food.
Secondo Manuela Kron – Head of Corporate Affairs & Mktg di Nestlè “Per un’azienda che produce cibo da oltre 120 anni, lo spreco alimentare è una sconfitta non solo razionale, ma anche emozionale. Non ci piace che lo sforzo che abbiamo fatto per produrre alimenti buoni e sani non venga “gustato”, e lo abbiamo sempre combattuto, sia con partner dedicati, sia con
progetti specifici per i consumatori. E’ quindi di grande interesse per noi vedere la tecnologia più innovativa e moderna fornire nuovi strumenti per evitarlo, e incentivare la sostenibilità dell’intera filiera.” punto di vista confermato da Francesco Faella – Managing Director di Tetra Pak South Europe, che aggiunge “non può esserci innovazione se non all’insegna della
sostenibilità che, nella nostra concezione, riguarda alimenti, persone, pianeta. Questo è l’approccio che da sempre guida l’operato di Tetra Pak e che, ancora oggi, grazie alle realtà che fanno parte della nostra catena del valore, ci permette di contribuire attivamente e in maniera consapevole all’evoluzione di un settore strategico come quello agroalimentare”.
L’impegno di Plug and Play su Food e Sustainability prosegue con i programmi di corporate open innovation che hanno già coinvolto nelle precedenti edizioni 6 aziende leader e circa 90 startup e i cui prossimi protagonisti saranno annunciati nel Winter Summit del 1 dicembre 2021. 

Plug and Play è la più grande piattaforma di Open Innovation al mondo con oltre 2000 startups accelerate solo nel 2020 e oltre 500 Corporate partner. Fin dalla fondazione, la sua comunità di startup ha riscosso più di $9 miliardi di dollari dai venture capitals, e continuano a fare più di 200 investimenti ogni anno. Alcuni di essi comprendono tra gli altri Dropbox, Lending Club, Paypal, N26, Credit Sesame, Hippo. Oggi Plug and Play è presente in più di 40 città, tra America, Europa, Asia e Africa; ad Aprile 2019 ha aperto la sua prima sede italiana a Milano con un iniziale focus nel settore Food, affiancato poi da Sustainability, Fintech; a Luglio 2021 è stata aperta la sede di Modena dedicata all’Automotive.

 

Redazione Foodmakers

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