Sul Web tutti la conoscono come Misya, leì è Flavia Imperatore ed il suo blog di cucina è tra i più seguiti in Italia. Un diario di cucina in cui annota i piatti che prova ogni giorno e in cui si racconta, accompagnando ogni ricetta con gli aneddoti della sua vita di donna, mamma, lavoratrice e viaggiatrice. Tante ricette di cucina spiegate passo dopo passo e corredate dalle foto di ogni passaggio.
L’abbiamo intervistata:
Il sito Misya nasce nell’aprile 2007 con solo un anno di cucina alle spalle. Il mio ragazzo (attuale marito) viveva da solo ed io ho iniziato a cucinare per lui dei piatti che difficilmente poteva ordinare d’asporto, come invece faceva abitualmente. Così, ho deciso di condividere su un blog i miei primi esperimenti in cucina per aiutare chi muoveva i primi passi come me ad avere un punto di riferimento di una persona che prima di loro aveva provato una ricetta, prendendosi la briga di annotare le quantità e fotografarne i passaggi.
A proposito come hai scelto il nome Misya?
E’ un personaggio di un libro di Andrea De Carlo che adoravo da adolescente, si chiama di noi tre 😉
Come hai fatto a diventare uno dei food blog più seguiti?
Contano più le ricette od un buon SEO?
Non esiste l’una senza l’altra. Sicuramente una buona struttura del sito aiuta molto a valorizzare i contenuti che vengono realizzati. Però nel marasma di internet, la scelta del piano editoriale basato sulla varietà di ricette da realizzare, è’ fondamentale. E a tal proposito, aggiungerei che anche un buon social media manager può fare la differenza.
Dalla passione al business….cosa è cambiato?
Più di tutto è’ cambiato il metodo. Avendo fondato una società e avendo dei dipendenti chiaramente non posso più lasciare le cose al caso. 11 anni fa quando ho aperto il blog ero mossa soltanto dalla curiosità e dalla voglia o meno di fare una determinata ricetta. Ora invece è’ tutto più impegnativo, bisogna pianificare, investire e avere un obiettivo chiaro e preciso affinché tutto possa andare avanti al meglio. Inutile dire che si perde un po’ di spontaneità, ma quando il livello e la competizione diventano alta, non si può lasciare tutto al caso.
Dal tuo punto di osservazione come vedi questo brulicare di food blogger…..cosa sta succedendo al settore?
Il web ormai è’ invaso dai food blogger, (ma anche fashion blogger e travel blogger eh) solo che la maggior parte di loro non ha nemmeno una partita iva e gestisce le attività in maniera amatoriale portandosi a casa, se va bene, dei soldi per arrotondare e se va male una fornitura di cibo gratis e un po’ di visibilità. Le persone tendono sempre a vedere il lato semplice di tutto, il punto di arrivo e mai quello che c’è alle spalle o quello che c’è stato in mezzo per cui stanno cavalcando un po’ tutti l’onda del periodo florido del settore food.
Mi dici la tua ricetta più apprezzata, quella che invece che tu ami cucinare e quella che ami invece mangiare?
Progetti per il futuro?
Più che progetti ho in ballo delle nuove collaborazioni. Creare delle sinergie con aziende del settore food è’ una delle cose che mi sta portando un bel riscontro e spero di continuare su questa bellissima strada.