Siamo donne, siamo sorelle, siamo calabresi. Abbiamo una grande passione: fare agricoltura nella nostra terra, preservando la natura e la biodiversità dei nostri territori. Produciamo Zafferano con metodi naturali e siamo delle vere e proprie artigiane poichè il nostro prodotto è frutto di un processo di lavoro interamente svolto a mano“, così riporta il sito lo Zafferano del Re

Abbiamo intervistato Maria Concetta Linardi che insieme alla sorella gestisce l’azienda Zafferano del Re, e ci ha raccontato le origini dell’azienda e di questo prodotto straordinario che è lo zafferano

 

Ciao Maria Concetta, insieme a tua sorella Benedetta avete creato la vostra azienda agricola “Zafferano del Re”, come nasce questo progetto?

Ci piaceva l’idea di “ripartire dalla terra” come concetto. Questo progetto nasce dall’idea di rendere produttivi alcuni terreni di famiglia completamente dismessi. Tre anni fa nasce l’Azienda Agricola Linardi, produttrice di Zafferano del re, il nostro marchio.

 

La scelta del brend è legata alla legenda del Re Alarico, ci racconti?

La leggenda del famoso Re legata alla storia della nostra città ci ha ispirate a richiamarlo simbolicamente nella scelta del nome. Zafferano del Re ha un forte legame con la storia della città di Cosenza. Il tesoro di Alarico è per noi rappresentato dal nostro oro rosso, il vero tesoro che il nostro territorio ci offre.

 

Avete deciso di creare il vostro laboratorio nel cuore di Castiglione Cosentino, una scelta coraggiosa per riportare nel centro della  vita della cittadina quella tradizione così prestigiosa, ci racconti?

Abbiamo scelto di realizzare il nostro laboratorio proprio nel cuore del centro storico Castiglionese con la speranza di rinvigorire il borgo e la sua attività agricola, impiegando risorse del posto.

 

Il vostro zafferano in stimmi si presenta in un elegante vasetto in vetro. Quali sono le caratteristiche principali del vostro prodotto?

Ci tengo a precisare che la qualità del nostro zafferano è altissima. Le analisi vengono condotte dal Dipartimento di Scienze della Nutrizione e della Salute della nostra prestigiosa Università della Calabria. I campioni esaminati sono da ritenersi appartenenti alla categoria commerciale di tipo 1. Realizziamo formati differenti dei vasi sopra citati, ma anche bustine monodose, impreziosite nella parte superiore da una leggera cucitura fatta a mano.

 

Ci puoi raccontare qualcosa in merito al metodo di produzione?

La particolarità di questa coltura è che nulla si può meccanizzare. Le varie fasi di produzione sono da ritenersi quasi interamente svolte a mano, dalla semina dei bulbi, il successivo espianto e la raccolta dei fiori in campo. Si impiegano molte ore di lavoro in tutte le varie fasi produttive, ed è per questo motivo che lo zafferano assume un valore commerciale importante, insieme alle eccellenti proprietà nutrizionali che esso possiede.

 

Oltre all’utilizzo in cucina, lo zafferano è una miniera di sostanze preziose per l’organismo. Ci espliciti le sue caratteristiche?

Lo zafferano apporta circa 310 calorie per 100 grammi di prodotto.Possiede un buon apporto proteico (11% circa) e di fibre (4% circa), ma anche di sali minerali e vitamine. I componenti dello zafferano, mi riferisco al Safranale, crocina e crocetina, gli conferiscono proprietà interessanti per la salute umana. Regola il tono dell’umore, riduce i sintomi della sindrome premestruale, potenzia la memoria, grazie alla presenza di antiossidanti combatte i danni ossidativi dei radicali liberi, ha proprietà antispasmodiche importanti per l’apparato gastrointestinale favorendo anche le funzioni digestive, riduce le infiammazioni dell’apparato respiratorio, esercita una azione calmante, analgesica e antispasmodica, che induce ad uno stato di rilassamento muscolare. Queste sono alcune delle proprietà, tra le più significative, che ho voluto citare.

 

Quali sono i vostri canali di vendita e quali sono i mercati di riferimento?

La nostra è una piccola azienda a conduzione familiare. Fino ad oggi i nostri canali di vendita sono stati principalmente diretti con le aziende che operano nel settore della ristorazione e della gastronomia di eccellenza. Vista la richiesta che abbiamo avuto, abbiamo iniziato dallo scorso anno ad estenderci, riuscendo a portare il nostro prodotto anche all’estero.


La vostra è una bella storia di donne Made in Italy, quali sono le maggiori difficoltà che avete dovuto affrontare?

Le difficoltà che abbiamo incontrato sono le stesse che ogni giorno incontrano i giovani che decidono di fare impresa. Principalmente il grande ostacolo è stato quello di reperire le risorse economiche necessarie per poter realizzare il progetto. L’altra grande difficoltà è legata all’accesso al mercato, essendo il nostro un prodotto di nicchia che non viene commercializzato attraverso la grande distribuzione.

Oggi in collaborazione con le imprese della zona state realizzando un miele speciale e una farina aromatizzata, cosa puoi dirci in merito?

Abbiamo sin da subito avviato delle importanti collaborazioni con aziende del nostro territorio, per creare una rete di produttori capace di aiutarsi reciprocamente. Il miele allo zafferano ad esempio viene realizzato insieme ad una azienda produttrice localizzata nel comune di Castrolibero (CS), mentre la farina allo zafferano la realizziamo con uno dei più importanti mulini della provincia di Cosenza. La finalità di questi prodotti è duplice per noi: da un lato cerchiamo di realizzare una micro filiera di prodotti a base di zafferano che ci consentono di ampliare la gamma di prodotti offerti, dall’altra creare un gruppo di imprese che collaborano in maniera costante e si impegnano al fine di promuovere reciprocamente i propri prodotti.

 

Luigi Cristiani

Luigi Cristiani

Laureato in Economia, ha poi conseguito un MBA presso lo Stoà. Lavora in Enel Green Power dove si occupa di pianificazione e controllo . Dal 2010 scrive su diversi blog di economia e finanza (Il Denaro,...

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