Milano è stata per due giorni l’epicentro della gastronomia globale, ospitando i prestigiosi The Best Chef Awards 2025 che hanno radunato oltre 900 professionisti provenienti da più di 60 Paesi, trasformando la città in una vetrina di creatività e innovazione culinaria. L’edizione 2025 ha consolidato l’evento come la celebrazione più inclusiva della cucina contemporanea, riconoscendo 783 chef a livello mondiale.
Il podio dell’eccellenza mondiale
Per il secondo anno consecutivo, il titolo di The Best Chef è andato a Rasmus Munk dell’Alchemist di Copenaghen, in Danimarca, acclamato per la sua cucina visionaria che fonde arte, scienza e teatro in un’esperienza immersiva. Al secondo posto si è classificata Ana Roš dell’Hiša Franko in Slovenia, celebrata per la sua capacità di raccontare il terroir sloveno con sapori intensi. Ha completato il podio Himanshu Saini del Trèsind Studio di Dubai, che reinterpreta l’alta cucina indiana con un approccio modernista.
Rasmus Munk ha commentato la sua doppia vittoria, sottolineando come sia «non solo un onore personale, ma il riconoscimento del lavoro straordinario di tutto il team di Alchemist». Ha espresso la speranza che la gastronomia si evolva «oltre l’artigianalità, diventando uno strumento capace di stimolare conversazioni, sollevare domande e ispirare cambiamenti».
Premi speciali: visione, creatività e impatto
Oltre alla classifica principale, sono stati assegnati riconoscimenti a chef che si sono distinti per impatto e visione in aree specifiche, nell’ambito del sistema di ranking (r)evolutionary di The Best Chef.
Tra i premi più significativi:
- The Best Visionary: Massimo Bottura dell’Osteria Francescana a Modena, Italia (NUOVO).
- The Best Science Award: Diego Guerrero del DSTAgE a Madrid, Spagna.
- The Best Creativity Award: Jason Liu del Ling Long a Shanghai, Cina.
- The Best Food Art Award: Quique Dacosta del Quique Dacosta Restaurante a Dénia, Spagna.
- The Best Dining Experience Award: Anika Madsen dell’Iris a Rosendal, Norvegia.
- The Best Origins & Future Award: Diego Rossi di Trippa a Milano, Italia.
- The Best Humanity: I Chefs of World Central Kitchen, fondata da Chef José Andrés (NUOVO).
Italia in evidenza: la scena gastronomica nazionale brilla
La scena gastronomica italiana ha brillato particolarmente nell’edizione 2025, con ben 73 chef premiati nei diversi livelli Knife, a conferma della crescente influenza del Paese nel panorama globale. Il sistema di riconoscimento Knife ha sostituito le classifiche tradizionali nel 2024 per offrire una visione più completa e inclusiva dell’eccellenza, premiando l’impatto, le competenze e il contributo concreto.
11 chef italiani con 3 Knives – The Best:
Un totale di 126 chef a livello mondiale ha raggiunto il livello massimo di 3 Knives – The Best, che rappresenta l’apice della maestria culinaria. Tra questi, spiccano 11 nomi italiani:
- Enrico Crippa (Piazza Duomo, Alba)
- Massimo Bottura (Osteria Francescana, Modena)
- Massimiliano Alajmo (Le Calandre, Rubano)
- Riccardo Camanini (Lido 84, Gardone Riviera)
- Mauro Uliassi (Uliassi, Senigallia)
I ristoranti premiati: Schede Google Maps e contatti
Di seguito i dettagli sui ristoranti dei vincitori sul podio e degli italiani premiati con The Best Visionary e The Best Origins & Future Award, con le informazioni fornite dalla ricerca:
Hiša Franko (Ana Roš, 2° posto)
- Google Maps Rating: (Non disponibile tra i risultati)
- Indirizzo: Staro Selo 1, 5222 Kobarid, Slovenia
- Sito Web: hisafranko.com
- Instagram:
Osteria Francescana (Massimo Bottura, The Best Visionary)
- Google Maps Rating: 4.6 (su 2.228 recensioni)
- Indirizzo: Via Stella, 22, 41121 Modena MO, Italia
- Sito Web: osteriafrancescana.it
- Instagram:
DSTAgE (Diego Guerrero, The Best Science Award)
- Google Maps Rating: (Non disponibile tra i risultati)
- Indirizzo: C. de Regueros, 8, Centro, 28004 Madrid, Spagna
- Sito Web: dstageconcept.com
- Instagram: instagram.com/diegoguerrero/ (Profilo dello Chef)
Ling Long (Jason Liu, The Best Creativity Award)
- Google Maps Rating: (Non disponibile tra i risultati, ristorante MICHELIN)
- Indirizzo: 105, 1F, Waldorf Astoria Hotel, 2 Zhongshan Dong Yi Road, Huangpu, Shanghai, Cina Continentale
- Sito Web: (Non disponibile tra i risultati)
- Instagram:
Quique Dacosta Restaurante (Quique Dacosta, The Best Food Art Award)
- Google Maps Rating: (Non disponibile tra i risultati, 3 Stelle Michelin)
- Indirizzo: Rascassa Street, 1. 03700 Dénia, Spagna
- Sito Web: quiquedacosta.es
- Instagram: (Non disponibile tra i risultati)
Iris (Anika Madsen, The Best Dining Experience Award)
- Google Maps Rating: (Non disponibile tra i risultati)
- Indirizzo: (Non disponibile tra i risultati)
- Sito Web: restaurantiris.no/information
- Instagram: (Non disponibile tra i risultati)
Trippa (Diego Rossi, The Best Origins & Future Award)
- Google Maps Rating: (Non disponibile tra i risultati)
- Indirizzo: via Giorgio Vasari, 1, 20135 Milano, Italia
- Sito Web: trippamilano.it
- Instagram: (Link disponibile in video, ma non il nome utente)
Il futuro della cucina: inclusività e impatto
L’evento di Milano ha messo in luce una tendenza cruciale: l’evoluzione della gastronomia oltre la mera tecnica, per abbracciare temi di impatto sociale e visione culturale. L’aumento dei votanti, che ha raggiunto le 972 persone, tra cui 572 chef e 400 professionisti, testimonia la crescente partecipazione della comunità gastronomica globale.
Cristian Gadau, co-fondatore e CEO di The Best Chef, ha evidenziato come gli Awards siano «un riflesso della vitalità di una comunità globale» e che la missione è onorare gli chef non solo per l’abilità, ma per «visione e impatto, rendendo questo mondo meno elitario e più accessibile a chiunque ami il cibo».
I The Best Chef Awards 2025 non hanno solo incoronato i migliori, ma hanno anche delineato la rotta per la cucina del futuro: una gastronomia che è sempre più un crocevia di discipline – dalla scienza all’arte, dall’etica all’identità territoriale – e che si impegna a generare conversazioni e cambiamenti positivi. Il successo dell’Italia, con un numero significativo di chef premiati, conferma il ruolo centrale della Penisola nel plasmare questa nuova ondata culinaria globale, invitando a riflettere su come l’eccellenza in cucina possa essere motore di innovazione e inclusività.
