Sul porto di Baia, piccola frazione di Bacoli e cuore dei Campi flegrei, sbarca un nuovo approdo gastronomico: il Riccio Restaurant.

Sembra incredibile che in questo piccolo lembo di terra, situato nella parte occidentale del Golfo di Pozzuoli, possano concentrarsi così tante meraviglie tutte insieme.

Basta attraversare le antiche mura della città di Baia per perdersi in una bellezza quasi struggente regalata dalle antiche rovine della sua città sommersa, vera e propria Pompei subacquea. E nel mentre gli occhi cedono il posto alla suggestione regalata dalla cittadina di Bacoli e dai suoi laghi, o dalla fascinosa Casina Vanvitelliana, casino di caccia voluto dai Borboni, o ancora dalla magnificenza della Piscina Mirabilis.

Insomma ovunque c’è bellezza, ovunque questi luoghi evocano fascino e suggestione, il tutto sempre seguendo quella lunga scia di acqua dove il mare pare avere una vista privilegiata su Procida.

Ecco cosa sono i Campi Flegrei, la necessità di un viaggio appositamente per loro. Un luogo dalla bellezza inenarrabile.

E di bellezza ne ritroverete anche nella gastronomia, prova ne è, il Riccio Restaurant situato nel fascinoso (e spesso affollato) porto di Baia.

In questo porticciolo, vittima e artefice in egual misura della sua fama e del suo lustro culturale, non è, infatti, sempre facile districarsi –  tra proposte turistiche o a volte solo troppo modaiole – nella scoperta di una vera e sana cucina locale.

Un satellite è, però, proprio, quel dehor che si incrocia passeggiando lungo il porto e con bella vista sul mare, ed è, proprio, quello del Riccio Restaurant.

Aperto nel 2016, ma oggi – complice il restyling degli arredi e soprattutto di una nuova ventata in cucina con l’arrivo dello chef Agostino Alboretto – è definitivamente sulla rampa di lancio.

Alboretto, classe 1993 – con all’attivo già esperienze come al Corallum, il lussuoso ristorante situato nello scenario mozzafiato regalato dall’hotel Cala Moresca di Bacoli – non pare intimorito, nonostante la giovane età, ma anzi, stimolato dalla sfida: “In cucina cerco di trasmettere la mia anima, la tranquillità che avverto quando preparo i piatti. Non voglio rigidità. Ed è quello che evito anche nella preparazione dei miei piatti. Mi sento libero di creare e spero che questa stessa tranquillità riesca ad arrivare soprattutto alla tavola”.

Riccio - chef e proprietari

E così tra i 50 coperti distribuiti tra la piccola sala interna ed il dehor, a coordinare il tutto c’è lei, Roberta di Meo – proprietaria del ristorante insieme con suo padre Salvatore –  che affina le sinergie con la cucina, regalando un servizio distinto e pulito, in un ambiente – soprattutto quello esterno – elegante, ma non eccessivo, capace di sdrammatizzare la formalità e di farsi sentire a proprio agio.

Una proposta con pescato unicamente locale, anzi, imprescindibilmente flegreo. La provenienza diventa, infatti, un Imperativo per la cucina di Alboretto, con arrivi giornalieri di scorfanetti, tracine, occhiate, sararaghi e altre specie ittiche mediterranee: “I nostri fornitori? Capita anche che alla sera arrivi il pescatore con quanto ha appena pescato”.

E se di mare si tratta, i crudi, tra gamberi, scampi e ostriche, ovviamente rappresentano un must e diventano anche le eccellenze del Riccio Restaurant.

Ma nella cucina c’è un grande lavoro a monte per la preparazione della materia prima, e al momento del servizio, i canoni estetici paiono agganciarsi a quelli della gastronomia, traducendosi in proposte capaci di esaltare e valorizzare il lavoro della cucina. E’ così, ad esempio, nel Polpo verace arrosto con vellutata di piselli, patata al nero di seppia e pomodori confit.

A sorprendere, poi, e a regalare quel quid in più, è la “ricciola scottata e affumicata ai legnetti di limone su pannocchia arrosto”

riccio -ricciola affumicata

Qui la cucina di mare, per così dire, diventa alla brace e firma la cifra culinaria di Alboretto in un esercizio di stile dove la consistenza della carne del pesce pare cambiare di significato, grazie all’affumicatura, assumendo una nuova consistenza in un gioco forza regalato dal croccante del mais.

riccio - ricciola

C’è un filo conduttore nell’intera proposta del menu, che in ogni caso si mostra molto fruibile anche nell’approccio ai prezzi, ed è la volontà di generare un incontro, di smussare certe dinamiche da fine dining in un contesto di cucina genuina e al pari ricercata.

Lo dimostra anche la carta dei vini, attenta e con un interessante focus di approfondimento sulla Campania ed in particolare sui vini dei Campi Flegrei.

 

Riccio Restaurant

Via Molo di Baia 47

80070 Bacoli (NA)

Tel. 081 8688617

Aperto pranzo e cena. Chiuso il mercoledi

Titti Casiello

Assunta Casiello

Persa negli effluvi nobili del vino da quando la maggiore età glielo ha consentito, curiosa di tutto ciò che è nuovo e che si può e si deve conoscere nella vita. Classe '84, ha speso gli ultimi anni...

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