Ornella Fado studia musica, danza (classica, moderna e jazz) recitazione e “musical theatre”, perfezionandosi in Italia e all’estero con i migliori maestri e coreografi.

Lavora come solista, soubrette e attrice in molti programmi televisivi RAI quali: “Fantastico 6”, condotto da Pippo Baudo, “Un altro Varietà” e “Cinema che Follia”  regia di Antonello Falqui, e “Sentimental”.
Si esibisce, inoltre, nei più prestigiosi teatri d’Italia debuttando come prima ballerina e prima attrice (al teatro Petruzzelli al fianco di Massimo Ranieri nella produzione teatrale di “Rinaldo in Campo” ed è Solista in “Aggiungi un Posto a Tavola” con Johnny Dorelli (regia di Pietro Garinei), ricopre il ruolo di Val  nell’acclamato musical “A Chorus Line” di Saverio Marconi.

Nel 1995, la poliedrica Ornella Fado, si trasferisce a New York dove risiede attualmente con sua figlia Carolina.

E’ fondatrice della OK Productions LLC ed è, inoltre, ideatrice, produttrice e conduttrice dell’unico programma televisivo sui ristoranti autenticamente italiani d’America: “Brindiamo! – A Toast to the Finest Italian Restaurants” – in onda su NYC life canale 25, dall’ Ottobre 2005.

Ornella Fado è considerata dal pubblico americano la portavoce del Made in Italy  e delle Eccellenze Italiane negli Stati Uniti ed infatti la conduttrice italiana ha condotto nel Giugno 2009, in diretta TV, la “FOOD & RESTAURANTS INDUSTRY FORUM” chiudendo la borsa di New York con un seguitissimo intervento sulla ristorazione Internazionale.

Il nuovo progetto andrà in onda sugli schermi italiani di Samsung Smart Tv.

“Sono molto felice di questa nuova opportunità e fiera di collaborare con un colosso come Samsung. Per 15 anni ho raccontato agli americani la mia Italia adesso racconterò la mia America agli italiani, è magnifico” racconta Ornella.

Abbiamo intervistato Ornella:

Ciao Ornella, da soubrette, ballerina e attrice a portavoce del Made in Italy e delle Eccellenze Italiane negli Stati Uniti, ci racconti il tuo percorso?

Ciao a tutti e grazie per aver scelto di condividere la mia storia con in vostri lettori.

Il mio percorso professionale inizia da giovanissima, grazie alla mia grande passione per la danza. Il mio sogno era diventare una ballerina classica, per tanto ero super felice quando Diana Ferrara (all’epoca Etoilè del Teatro dell’Opera di Roma) mi ha invitata a far parte della sua compagnia, e cosi a 17anni lascio il mio paese, Paola e mi trasferisco a Roma.

Dopo la tournée con la “Compagnia di Danza Nazionale” di Diana Ferrara, ho vinto la borsa di studio offerta dalla Regione Lazio, da Renato Greco, ma qualche mese dopo quasi per gioco feci l’audizione con Franco Miseria, per “Fantastico 6”  ed è  ho iniziato così la mia carriera come ballerina televisiva in programmi televisivi di successo con Pippo Baudo, Antonello Falqui, Gino Landi, e così via.

Alcuni anni dopo, la mia curiosità mi spinge a sperimentare un altra forma di spettacolo, e scopro la Commedia Musicale di Garinei e Giovannini, per tanto oltre ad essere prima ballerina in “Rinaldo in Campo” ho il piacere e l’onore di ricoprire il ruolo della protagonista al Teatro Petruzzelli con il talentuosissimo Massimo Ranieri.

A seguire, il teatro Sistina mi regala un altra esperienza favolosa con l’amatissima commedia musicale “Aggiungi un Posto a Tavola”, con Johnny Dorelli.  Gli anni 80 e i primi anni 90, erano anni molto elettrizzanti per noi ballerini e attori. Ricordo benissimo il mio girovagare per Roma con la Vespetta rossa, la mattina facevo audizioni per film e pubblicità  e poi correvo al Teatro Sistina per lo spettacolo serale.

In pochi anni ho davvero collezionato tanta esperienza professionale.

 Ogni programma televisivo e stagione teatrale mi ha insegnato qualcosa, ma uno dei progetti che ho amato di più è la mia esperienza televisiva come conduttrice a GBR, la prima televisione privata della regione Lazio.  Dopo questa esperienza televisiva ritorno al teatro con la “Compagnia della Rancia” per debuttare in “A Chorus Line” ed e` durante questa produzione musicale che incontro la persona che avrebbe cambiato il corso della mia vita.

 Il 1992 è un anno particolare per me, nel giro di pochissimi mesi mi ritrovo sposata a New York, e nel 1993 nasce la mia meravigliosa figlia Carolina.  In America scopro che manca una rappresentazione Italiana nel mondo televisivo, per tanto inizia questo mio nuovo percorso, che e` quasi una missione. Sarà questo il motivo per cui sono stata spesso identificata dai giornali e riviste, la portavoce del Made in Italy e delle Eccellenze Italiane negli Stati Uniti. Sono onorata di questo titolo e mi auguro di fare un buon lavoro.

Ornella Fado sei ideatrice, produttrice e conduttrice dell’unico programma televisivo sui ristoranti autenticamente italiani d’America: “Brindiamo! – A Toast to the Finest Italian Restaurants” – in onda su NYC life canale 25, come nasce questo progetto?

Il progetto nasce dalla mia voglia di parlare di noi italiani in America.  La formula magica è  stata certamente la novità, 16 anni fa quando ho iniziato a filmare Brindiamo! non esistevano programmi televisivi girati direttamente nelle cucine di ristoranti, e gli chefs non erano delle celebrità, in America non esistevano programmi televisivi che celebravano l’Italia, dalla A alla Z.

Brindiamo! raccontava i successi degli italiani all’estero, suggeriva nuovi ristoranti da visitare e condivideva le ricette più tradizionali della nostra cucina, in più Brindiamo! è l’unico programma in America, che dà il benvenuto alle celebrità italiane. 

Ci puoi raccontare brevemente il contenuto del tuo programma che è da poco sbarcato sugli schermi italiani di SAMSUNG TV PLUS

Il “Brindiamo! Channel with Ornella Fado”, è un “linear channel” gratis disponibile 24 ore al giorno sulle televisioni Samsung (dal 2016 in poi). Il Brindiamo! Channel, contiene, circa 100 puntate di Brindiamo! dai veri inizi fino ad oggi. Inoltre sto lavorando ad una nuova serie televisiva che si chiama “My Talented Friends.” In ogni puntata presento il lavoro artistico di un mio amico “geniale”, da documentari a concerti e corti. Negli anni ho conosciuto tantissimi talenti e artisti e, adesso che ho una mia piattaforma voglio condividere con il pubblico italiano il successo degli italiani all’estero.

Sei stata una pioniera nel parlare di ristoranti italiani a New York, in un periodo in cui la cucina moderna del Bel Paese cominciava a farsi conoscere. Qual’è il messaggio che volevi trasmettere ai tuoi telespettatori?

Come ho accennato brevemente all’inizio di questa intervista, questo progetto è quasi una missione. Sono una italiana che vive in America da quasi 30 anni,  voglio raccontare una Italia attuale e sopratutto mi auguro che in questi 15 anni ho contribuito a cancellare qualche stereotipo sugli italiani di America.

Insomma Brindiamo! voleva  essere tanto più che un“cooking show, il mio messaggio era informare e tramite gli esperti, educare e raccontare le nostre tradizioni ed i nostri prodotti di qualità ed anche  far conoscere i nostri talentassi artisti.

Qual è la differenza tra la televisione americana e quella italiana?

Credo negli anni le cose siano cambiate nel senso che ogni paese scopiazza il format di un altro paese per tanto non c’è più una enorme differenza. Ma di istinto penso che in Italia ancora esistono programmi che non finiscono mai, io ricordo la “Domenica In” che durava ore. In America i programmi durano in media 30 minuti 45 minuti.

Nel 2009 il sindaco di New York, Michael Bloomberg, durante la manifestazione “Italian Heritage Day” ti incoronare come esperta della gastronomia italiana, cosa hai provato?

Bè se lo dice Michael Bloomberg dobbiamo crederci (ahahah).

Non mi sento necessariamente una esperta della gastronomia italiana, ma credo di essere stata intelligente abbastanza a far parlare gli esperti della gastronomia italiana nel mio programma ed è ho avuto il piacere di cucinare al fianco di grandi chef e quindi qualcosa l’ho anche imparata. Ma, dato che il programma ad oggi è ancora uno dei programma di punta del canale ed anche il più longevo, la corona la indosso con orgoglio, se non altro perchè continuo a raccontare il nostro bel paese con la stessa professionalità , dedizione e passione di sempre, e adesso grazie a Samsung TV Plus posso anche condividere la mia America agli italiani in Italia.

Sei stata premiata come Global Woman Awards 2019 nella categoria impresa. Cosa significa per te questo premio dopo 15 anni di carriera nella televisione americana?

Onestamente mi ha fatto tanto piacere essere riconosciuta come imprenditrice. Quando si è il volto del programma spesso si pensa che il mio ruolo inizia quando si accendono le telecamere per poi finire quando si chiudono le luci del set. In realtà io non sono mai off, neanche quando dormo. (ahaha)

Mi occupo di tutti gli aspetti del Brindiamo! Brand che include il programma televisivo settimanale su NYC LIFE lo streaming su Amazon prime, una guida sulla ristorazione, e da qualche settimana anche un Canale televisivo di 24 ore. Io scrivo, conduco, produco ogni programma, sono seduta ore con gli editor e mi ricontrollo sia i sottotitoli in inglese che in italiano. Se non sono io a creare il logo o un art work personalmente puoi essere certo che sono li a dare consigli e suggerimenti e non c’e` nulla che esce senza essere stato approvato, adesso penserete che sono una “control freak” (ahaha)  forse, ma in realtà amo ogni aspetto di questo business.

Avanti e dietro la camera e sento fortemente il senso di responsabilità, quando prendo un impegno devo terminarlo al massimo delle mie capacità.

Ormai vivi a New York dal 1995, come sono cambiati negli anni gli italiani che sbarcano oltreoceano. Il sogno americano esiste ancora?

WOW gli anni passano velocemente, dal 1995 sono fissa a New York ma il nostro sogno, quando mi sono sposata era vivere tra New York e l’Italia. Ma dopo tre anni di spostamenti tra Italia, Svizzera, Germania e America, il nostro sogno era diventato vivere in uno solo paese ed abbiamo scelto New York City e francamente sono molto contenta di questa scelta, anche se mi sono dovuta reinventare ed ho dovuto ricominciare la mia carriera da capo.

Detto questo, mi piace questa domanda, l’ho analizzata qualche tempo fa proprio osservando gli italiani di oggi che sbarcano in America. Sembrerebbe che molti italiani non arrivano in America per realizzare un sogno professionale, piuttosto il sogno è vivere in America, al di là della realizzazione professionale. Molti Italiani fanno incredibili sacrifici per vivere in America, non è mica facile non avere i documenti in ordine, per tanto molto difficile trovare un lavoro “ufficiale”, ma nonostante tutto, sono moltissimi i giovani  e meno giovani che vogliono vivere in America.

Come è cambiata la ristorazione italiana a New York da quando sei arrivata?

E` cambiata TANTISSIMO!

Iniziamo a parlare delle Pizzerie che negli ultimi anni hanno conquistato New York. Quando sono arrivata a New York la Pizzeria come la intendiamo noi non esisteva affatto, c’erano pizze al taglio che però non erano le pizze al taglio romane, ma erano erano quelle con tantissimo tutto, (troppo formaggio, troppa salsa, troppo aglio ) e delle volte anche pezzi di ananas (se ti può consolare quelle pizze con ananas non si vedono più) comunque le pizzerie stile americano hanno ancora il loro fascino.

Adesso abbiamo delle pizzerie con master pizzaioli italiani, che usano farine eccezionali e prodotti super italiani, abbiamo davvero una scelta interessante. La ristorazione ha anche subito dei grandi cambiamenti negli anni, e il mio programma era anche nato per esaltare quei ristoranti autentici e educare il pubblico a riconoscere la ristorazione italiana autentica. Questi ristoranti italiani hanno ristoratori e chef italiani, anche loro usano prodotti autentici e vini italiani, ed hanno una clientela raffinata che ama l’ Italia.

Come hanno impattato i social media nella tua carriera e nel mondo della televisione in generale?

Verità? Non sono una grande fan dei socials, e non credo che la mia carriera abbia subito alcun impatto positivo o negativo grazie ai socials. Se domani dovessero annunciare che si ritorna ad una vita senza i socials io continuerei a fare il mio lavoro ed il mio programma continuerebbe ad andare in onda ogni Domenica alle 13:30, senza alcun impatto sulla mia carriera.  

(Non sono certa che Trump possa dire la stessa cosa senza il suo twitter 😉 )

Detto questo i social usati bene possono essere di  supporto al tuo lavoro ed offrono a tutti la possibilità di “shine”. Possiamo affermare che molta gente ha trovato un incredibile successo su i social, ed io Brindo! al loro successo.

Sei di origini napoletane, qual è il piatto della tradizione campana a cui sei maggiormente legata e perché?

AMO gli spaghetti alle vongole! Il perché non lo so ma ti assicuro che quando vengo in Italia ordino almeno una volta al giorno “Spaghetti alle vongole” e quando al supermercato trovo le “manila clams” che sono le vongole che arrivano appunto da Manila non perdo occasione di fare un buon spaghetto alle vongole anche a casa.

 Sappiamo che c’è ci saranno altre novità e progetti che ti coinvolgono, puoi dirci qualcosa in più?

Ho sempre qualcosa in pentola che bolle… e sono felice di poter condividere con i tuoi lettori i miei sogni ed i mie progetti.

Vorrei avere un mio talk show! “The Ornella Fado’s show”, con pubblico in studio e tanti ospiti. Vorrei ospitare tutti questi favolosi italiani che vivono in America e condividere le loro storie con gli americani ed anche con gli italiani in Italia dato che adesso ho queste due piattaforme televisive che mi permettono di parlare sia al pubblico americano che al pubblico Italiano.

Tra i progetti devo finire il mio libro, il dietro le quinte del mio programma televisivo e continuare a filmare nuovi episodi di Brindiamo! per poter condividere l’Italia con il resto del mondo.

A questo punto non mi rimane che Brindare a tutti voi e mi raccomando vi aspetto sulla vostra Samsung TV Plus tutti i giorni, tutto il giorno

Luigi Cristiani

Laureato in Economia, ha poi conseguito un MBA presso lo Stoà. Lavora in Enel Green Power dove si occupa di pianificazione e controllo . Dal 2010 scrive su diversi blog di economia e finanza (Il Denaro,...

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