L’occasione è stata l’invito per la presentazione della nuova pizzeria dei pluri-premiati Francesco e Salvatore Salvo in via Riviera di Chiaia 271 a Napoli.

La sede è quella dello storico palazzo Ischitella, un locale completamente rinnovato che si sposa perfettamente con il salotto napoletano dove è ubicato.

L’architetto Marco Falconio, che sì è occupato della ristrutturazione degli interni, ha realizzato un layout funzionale, che riducesse al minimo sprechi di tempo e di spazio durante le diverse fasi di lavoro, con una impeccabile resa estetica. Alle pareti alcune delle più belle immagini in bianco e nero del fotografo Vincenzo Zannini, che ritraggono una Napoli insolita, si alternano a opere di apprezzati artigiani della città.
Il risultato è stato un piccolo salotto, che nelle luci, nei colori, negli arredi rende in pieno l’idea di comfort e di attenzione verso il cliente che da sempre caratterizza il nostro lavoro.

L’evento
Sono stato immerso in un “percorso degustativo” che si è snodato tra storia, valori e prospettive dei noti pizzaioli Salvo. Un menù come dichiarato dallo stesso Salvatore in continua evoluzione creato per le esigenze di un pubblico che non viene più in pizzeria solo per sfamarsi ma che vuole vivere di volta in volta una nuova esperienza. Di qui l’attenzione e la valorizzazione delle primizie dell’orto, la selezione di piccole produzioni di alta qualità e la cura per la stagionalità degli ingredienti. Qualsiasi prodotto di cui ci innamoriamo diventa protagonista di nuove proposte.

Una grande cura per i dettagli: dai vini al dessert
L’idea è quella di trasformare l’incontro con la pizza in un momento esperienziale mi racconta Salvatore Salvo; una grande attenzione nella selezione delle bevande che potessero valorizzarla.
In questo, di grande aiuto è la collaborazione con il sommelier Pasquale Brillante, che ha elaborato una carta articolata, frutto di un lavoro durato oltre 6-7 anni, che ha avuto inizio a San Giorgio a Cremano.
Completa l’offerta una discreta varietà di bollicine e di vini estremi, naturali, biodinamici e non solo. La carta dei vini prevede, infatti, due sezioni speciali, quella dei marsala e, prossimamente, dei vermouth. Il marsala, storicamente abbinato, a Napoli, alla pizza fritta, ci ha spinto a fare uno scrupoloso lavoro di recupero della tradizione, portandoci a individuare 5 etichette di marsala secco o semi-secco. Un lavoro simile è stato fatto con i vermouth e ci ha portato a individuare 4 varietà, nazionali e internazionali, perfette da abbinare a diverse specialità, della tradizione e non.

Per i dolci, i Salvo’s brother si sono affidati all’estro creativo del pasticciere Mario Di Costanzo, che reinterpreta gli antichi sapori in chiave contemporanea. 

A breve, sulle pagine di Foodmakers.it, un’intervista completa sulla storia imprenditoriale dei due fratelli Salvo che tra tradizione e innovazione provano ad utilizzare il percorso dell’eccellenza per soddisfare tutti i palati, anche quelli più raffinati.

Antonio D'amore

Sono nato a Napoli, una sera di luglio verso la fine degli anni settanta. Cresciuto a pane e motori, sono da sempre la mia grande passione. Prima le auto e poi le moto hanno occupato gran parte dei...

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