Infermentum, dalla provincia veronese al successo internazionale

10 anni di storia per l’azienda artigianale specializzata in panettoni e lievitati che ha fatto della qualità, del benessere dei dipendenti e della sostenibilità i suoi punti cardine. Infermentum è una storia di successo imprenditoriale.

Fra sogni e lievito l’ingrediente della passione ha fatto crescere Infermentum, marchio noto nel mondo dei lievitati artigianali nato a Stallavena (Verona). Il suo viaggio inizia un po’ per gioco, molto per entusiasmo, l’inverno di dieci anni fa. Tre amici – due ingegneri, Francesco Borioli e Luca Dal Corso, ed Elisa Dalle Pezze che lavorava nel marketing – si riuniscono per sfornare panettoni destinati ad amici e parenti, in un piccolo garage. Accanto a loro, nella fase iniziale, anche Daniele Massella, compagno di università di Francesco, che lascerà il progetto nel 2021 per occuparsi di nuove avventure. Tre soci partiti dal classico garage, sembra un cliché eppure è andata davvero così, che sono passati dai 500 panettoni preparati “Per istinto, provando, riprovando e studiando” nel 2014 ai quasi 150 mila lievitati l’anno prodotti oggi, distribuiti in oltre 200 punti vendita in Italia e in 12 paesi del mondo – con particolare successo a Madrid e New York, ma ci sono anche la California, Hong Kong e Taiwan oltre ai paesi europei – e attraverso l’e-commerce. “Eravamo incoscienti ma appassionati, ci siamo messi a studiare e oggi siamo diventati imprenditori consapevoli ma ugualmente entusiasti”, spiega Elisa. “Abbiamo imparato un lavoro per noi nuovo, strada facendo. Non è stato semplice crescere perché nella vita fino a 10 anni fa avevamo fatto tutt’altro”. Da quel momento da sliding doors Infermentum ha prodotto i suoi frutti, profumati, saporiti, che sanno di condivisione, casa e festa.

Ma il mondo dei lievitati è grande, qui non si producono solo panettoni. “Attualmente ne produciamo diversi tipi, a cui si aggiungono le colombe per Pasqua e il Monte Nuvola, pandoro a forma di panettone. La sfida attuale è destagionalizzare questi prodotti così legati alle feste”, ragiona Francesco Borioli, “Produciamo anche Bauletti per la colazione e la merenda, che proponiamo in 8 varianti, e i biscotti.

Abbiamo poi un altro cavallo di battaglia, la Torta di rose, che è il dolce più venduto nell’arco dell’anno”, che ci raccomandano di scaldare al momento di servirla. Si tratta di un dolce tipico veronese all’aroma di arancia e vaniglia rielaborata da Infermentum, che si può accompagnare con creme al mascarpone, gelato o salsa di lamponi. C’è nell’aria poi l’apertura verso un nuovo settore, quello delle basi per pizza: assaggio superato, sono fragranti, ben alveolate, come le basi bianche da farcire liberamente. “Questo è il futuro, mettiamo sul piatto sempre nuove idee con il punto fermo della qualità. E del benessere dei dipendenti: qui vogliamo si entri con il sorriso e si esca con il sorriso”.

Infermentum: artigianalità e successo

Il successo di Infermentum non si misura solo nei numeri – che parlano già chiaro, con un fatturato che per il 2023/2024 si avvicina ai 2,7 milioni di euro (+20% rispetto all’anno precedente) – ma anche nella risposta di una clientela affezionata ai prodotti proposti, creati su basi tradizionali ma sviluppati grazie a una ricerca costante e realizzati con una doverosa attenzione alla sostenibilità: Infermentum continua a investire in ricerca. Anche i dettagli hanno un’importanza fondamentale. Ormai i prodotti Infermentum sono riconosciuti anche per il loro packaging, semplice ma efficace nella sua unicità. Si tratta di un sacchetto di carta che ricorda quello del pane o della farina, sigillato con un’etichetta di colore diverso a distinguere la tipologia di dolce che contiene. Niente è lasciato al caso, nemmeno nella scelta di alcune finezze apparentemente secondarie che però fanno spuntare un sorriso in chi riceve questi prodotti. 10 anni, un traguardo raggiunto, una tappa importante, ma da Infermentum si respira sempre l’aria frizzante delle nuove sfide. “Negli ultimi anni siamo cresciuti tanto: nel numero di dolci sfornati, nel team, nei rivenditori che ci rappresentano con passione. Oggi scegliamo di crescere ancora, ma con cura. Stiamo lavorando a un progetto importante di ampliamento, perché vogliamo garantire che ogni nostro dolce continui a essere buono, autentico, fatto con il cuore”, dice Luca Dal Corso. È proprio il caso di dirlo, galeotto fu il panettone.

Francesca Binfarè

Giornalista e assaggiatrice curiosa, scrivo da sempre e parlo tanto, anche in radio dal 1989. Mi sono laureata in Scienze Politiche ascoltando gli Oasis, ho vissuto a Dublino accompagnata dagli U2 e dalla...

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