Food e tech  vanno sempre più a braccino,  Il mercato sembra aprire scenari che vanno ben oltre il solo segmento della consegna di cibo a domicilio. Secondo i dati più recenti, il food delivery ha un giro d’affari pari a 400 milioni di euro. Una fetta di mercato decisamente appetibile e le startup nate nel settore lo confermano. Just Eat, Foodora, Moovenda, Foodinho: la consegna di cibo a domicilio sta praticamente spopolando in molte delle maggiori città d’Italia.   Il futuro però sembra avere un volto diverso, e le opportunità di mercato potrebbero convergere verso modelli innovativi principalmente legati a soluzioni iper-locali, che danno l’opportunità ai clienti di avere accesso a tutta la varietà dei prodotti enogastronomici italiani.

Su un altro fronte si affermerà il modello delle restaurant app, grazie alla capacità di integrare le diverse modalità di consegna del cibo con le abitudini alimentari degli utenti. In tutto ciò non va dimenticato tutta il comparto dedicato al healthy food (diet, vegan ecc ecc).

Di scenari e trend innovativi nel settore alimentare se ne è parlato a Seed and Chips, il summit internazionale dedicato alla food innovation che è stato di scena a Milano dall’11 al 14 maggio. Una kermesse in cui si sono incontrate startup, aziende investitori e appassionati pronti a scambiarsi opinioni e idee sul futuro del settore.

Il food delivery

In Italia, secondo i dati più recenti, il food delivery ha un giro d’affari pari a 400 milioni di euro. Una fetta di mercato decisamente appetibile e le startup nate nel settore lo confermano. Just Eat, Foodora, Moovenda, Foodinho: la consegna di cibo a domicilio sta praticamente spopolando in molte delle maggiori città d’Italia.

Cibo 3d

Il food delivery non è l’unica soluzione possibile in campo di food innovation. Preparatevi perchè è molto probabile che presto le tagliatelle al ragù che ci troveremo nel piatto saranno fatte con la stampa 3D. Solo nei migliori film futuristici? Non proprio. A Reggio Emilia è nato il primo laboratorio all’interno del quale si può sperimentare la tecnologia applicata al mondo del cibo, l’Officucina. Stampanti 3D che producono cioccolatini, elettronica nella pratica della tracciabilità dei prodotti, tagli laser per incidere e personalizzare il cibo.

Cibo ed e-commerce

Un altro mercato particolarmente in crescita è quello dell’e-commerce infatti a cucina del Belpaese sono soprattutto gli stranieri. Una startup che ha pensato a una cosa simile, è volata fino a New York per un programma di accelerazione tra i più importanti del mondo. Eattiamo ha pensato ai produttori locali (in Italia sono circa 400mila) e mira a essere il “cuore italiano di ogni food e-commerce». La piattaforma seleziona i piccoli produttori locali di cibo e li catapulta nel mondo dell’e-commerce.

Luigi Cristiani

Laureato in Economia, ha poi conseguito un MBA presso lo Stoà. Lavora in Enel Green Power dove si occupa di pianificazione e controllo . Dal 2010 scrive su diversi blog di economia e finanza (Il Denaro,...

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