I suggerimenti del team di Hexagro, azienda hi-tech specializzata in progetti di vertical farming, per iniziare a far crescere il proprio orto in città

 

Lotta allo spreco alimentare, maggior attenzione verso i temi della sostenibilità ambientale e cura del proprio benessere e della salute personale. Sono diversi i motivi che spingono le persone a dedicarsi al giardinaggio e alla coltivazione abbracciando uno stile di vita più attento e diventando dei veri urban farmers. Cittadini quindi che scelgono di dare vita al proprio orto personale in città, sfruttando piccoli spazi come balconi o terrazzi e, in alcuni casi, anche alcune zone indoor della casa.

 

Vedere crescere il proprio raccolto e più in generale dedicarsi al giardinaggio, pur continuando a vivere in città, è un’attività che apporta concreti benefici al benessere personale” – spiega Alessandro Grampa, co Founder di Hexagro azienda For-Benefit nata nel 2017 e da sempre impegnata ad implementare tecnologie di agricoltura verticale, in Europa come in molti Paesi in via di sviluppo, per garantire a tutti di accedere a cibo sano grazie a queste tecnologie. “In particolare oggi più che mai, complice anche un periodo che ci ha forzatamente tenuto chiusi in casa, le persone vogliono ritrovare un contatto seppur minimo con la natura e ritagliarsi un momento da dedicare ad un’attività che rilassa e allo stesso impatta positivamente sul nostro stile di vita.

 

Realizzare il proprio orto in città: i primi step

Normalmente per dar vita ad un orto da zero non occorre molto, ma bisogna soprattutto avere un piccolo angolo di terra da cui iniziare. Non sempre ciò è disponibile, soprattutto in città, motivo per il quale un orto verticale senza terra rappresenta un perfetto compromesso per iniziare ad avvicinarsi a questa pratica. Un orto verticale altri non è che una struttura che si sviluppa in altezza e dotata di diversi moduli (“vasi”) ognuno dei quali contiene le diverse piante scelte per la coltivazione. Ne è un ottimo esempio Poty (https://it.hexagro.io/poty) un sistema di orto verticale sviluppato da Hexagro, perfetto anche per chi non ha il pollice verde e teme di non essere particolarmente portato per il giardinaggio.

 

Ma quali sono gli elementi indispensabili per iniziare a creare il proprio orto? Prima di tutto l’acqua, è necessario infatti avere un attacco dell’acqua nelle vicinanze. Spesso però in presenza di un balcone piccolo ciò potrebbe non essere disponibile. Soluzioni di orti verticali dotati di un piccolo serbatoio d’acqua vengono anche questa volta in aiuto, basta riempirli con una determinata cadenza settimanale in base alla loro grandezza. Si passa poi alla terra. Anche in questo caso, se non si ha già un appezzamento, bisogna rifornirsi con terriccio per coltivazione. Ce ne sono di varie tipologie: dalle più tradizionali a mix più specifici per coltivazioni che richiedono particolare attenzione e cura. Per chi inizia ed è alle prime armi la fibra di cocco disidratato è un’ottima soluzione come substrato di coltivazione: una volta reidratato garantisce un migliore drenaggio rispetto alla terra tradizionale, ha un pH stabile, è ecologica e riciclabile; l’unica accortezza che richiede è quella di essere irrigata con fertilizzanti specifici per idroponica essendo quasi priva di valori nutrizionali. Inoltre, per i più attenti alla pulizia, non sporca. Addio quindi a zappa e falcia erbe, con l’orto verticale basterà riempire ogni modulo di coltivazione con la fibra di cocco. In ultimo massima attenzione alla luce. A meno che non si voglia optare per soluzioni più avanzate di illuminazione artificiale, l’urban garden deve essere esposto il più possibile al sole. Ogni pianta però avrà comunque bisogno di luce diretta a seconda delle sue esigenze. Piccolo consiglio per chi utilizza vasi o soluzioni non fisse: poter cambiare l’orientamento delle piante ogni 3-4 giorni permettere di farle crescere più omogeneamente – e non solo dalla parte più esposta alla luce –  e di non avvantaggiare alcune varietà più rigogliose rispetto ad altre, che rischierebbero eccessivo ombreggiamento.

 

La fase della semina

Quando seminare. Per un orto verticale in balcone o terrazza, capire la stagionalità di ogni pianta è fondamentale per sapere quando piantarla. Ad esempio la zucchina in inverno, anche se le troviamo al supermercato, crescerà a malapena in autunno. Per evitare di incappare in simili errori di coltivazione oggi si  può fare affidamento a guide digitali come quella di Hexagro, che grazie al suo assistente digitale Hexbee, guida ogni utente nella selezione delle migliori piante di stagione. “È importante sfatare un mito legato al giardinaggio: l’orto non si fa solo in estate!” – prosegue Alessandro Grampa – “Anzi, adesso inizia un bellissimo periodo per la famiglia dei cavoli e insalate. Il consiglio è di iniziare proprio in questa imminente stagione autunnale e dar vita al proprio orto con colori bellissimi di rosso, arancione, giallo e verde acceso.

 

Problemi legati alla coltivazione: come risolverli al meglio

Un’attività come il giardinaggio va incontro a diverse piccole problematiche da affrontare con attenzione e pazienza. Prima di tutto in un orto tradizionale il controllo delle erbe infestanti potrebbe diventare un lavoro a tempo pieno, ma coltivando in uno spazio più isolato da altre coltivazioni come il balcone di casa, questo lavoro sarà estremamente più limitato se non addirittura assente.

 

È bene ricordare poi come, a differenza di un terreno tradizionale, un orto verticale ha bisogno di un’attenzione particolare per la concimazione. Il concime in questo caso non è più il classico compost solido, ma se si ha un orto con irrigazione idroponico, i nutrienti delle piante verranno apportati direttamente dal ciclo di irrigazione nell’acqua. Non c’è quindi bisogno di concimi improvvisati da utilizzare per le proprie piante.

 

In ultimo non usare pesticidi, se si ha l’obiettivo di creare un orto bio, significa anche riuscire a controllare possibili attacchi di insetti, funghi e batteri in maniera naturale. La vera sfida però è saper riconoscere quale specifica infestazione è in atto sull’orto o sulla singola pianta. Potrebbe anche solo dipendere da una mancata o eccessiva concimazione o irrigazione. “Oggi la tecnologia ha dato grande impulso alla pratica dell’urban farming, gli stessi assistenti digitali, come ad esempio Hexbee da noi sviluppato, vengono in aiuto di ogni urban farmer” – spiega Alessandro Grampa – “Ad esempio grazie all’assistente digitale e al supporto remoto del nostro team di agronomi, Hexagro riesce a supportare e consigliare l’utente su quali prodotti o interventi fare per salvare la propria coltivazione.

 

Benefici dell’urban farming

Sono diversi i benefici legati alla coltivazione del proprio orto in città. C’è prima di tutto un oggettivo risparmio economico, pochi euro investiti nell’acquisto di semi possono far crescere chili di verdure e frutta fresca in uno spazio ridotto e verticale. C’è poi l’aspetto della freschezza del cibo: consumare un prodotto appena raccolto consentirà di assumere al meglio le sue proprietà nutritive, che spesso vanno a perdersi/diminuire (a cause delle tempistiche della filiera alimentare) prima di arrivare sul nostro piatto; inoltre si raccoglie solo quello che serve e quando necessario, il resto si lascia crescere in modo ancora più rigoglioso. In ultimo,  il risvolto positivo in termini di salute, che non può che giovare della scelta di verdure prive di fitofarmaci o fertilizzanti chimici, e dell’impatto positivo sul proprio benessere psicologico. Il giardinaggio e in particolare la coltivazione di un orto è un’attività adatta a tutte le età e svolge un’importante azione di anti stress.

 

La scelta delle verdure da coltivare per chi è alle prime armi

Scegliere cosa coltivare, per iniziare al meglio la propria avventura come urban farmer, è fondamentale per prendere la mano con il proprio sistema di coltivazione verticale, il clima e le varie pratiche di manutenzione che si dovranno fare nell’arco della coltivazione. “Consigliamo sempre di iniziare con piante aromatiche in quanto aiutano a prendere confidenza con le tecniche di coltivazione e di cura delle piante, facendo sempre attenzione alla stagionalità” – spiega Alessandro Grampa.

 

Tra quelle consigliate dal team di Hexagro:

 

Rucola selvatica: questa varietà di rucola ha rametti e gambi che si estendono fino a mezzo metro di altezza, culminando con brillanti fiori gialli. Le sue foglie frastagliate hanno un sapore intenso e insolito, sono infatti più pungenti, dolci e complesse della rucola tradizionale.

 

Come coltivarla: bisogna seminarla direttamente in vaso distanziando le piantine almeno 10 cm l’una dall’altra, meglio in condizione di pieno sole. Innaffiarla regolarmente con abbondante acqua, facendo attenzione ad avere un terreno umido ma ben drenato per evitare ristagni idrici a cui la pianta è molto sensibile (per capirlo, basta infilare un dito nel terreno e controllare se è troppo secco o umido).

 

Basilico greco a palla: è una versione più contenuta del basilico classico. Ha piccole foglioline, che formano una pianta rotonda e compatta, di colore verde intenso e arrotondate, i suoi fiori sono piccoli e bianchi. Le sue foglie sono eccellenti per decorazioni e insalate, poiché non hanno un sapore troppo invadente e intenso.

 

Come coltivarla: al basilico piace l’umidità e il pieno sole. Bisogna quindi piantare i semi ben distanziati in modo che le piantine abbiano abbastanza spazio. Deve essere annaffiata abbondantemente e regolarmente, controllando che il substrato sia umido ma non stagnante. In ultimo bisogna potare frequentemente i rametti periferici (in corrispondenza degli internodi in modo da lasciare intatte le gemme dei futuri germogli) per stimolarne la crescita.

 

Menta coreana: le foglie verdi a forma di lancia e i fiori viola sono caratteristiche uniche per la menta coreana. I fiori si possono mangiare quando sono ancora giovani, mentre le foglie possono essere gustate tutto l’anno. Con il suo sapore di anice naturalmente dolce, la menta coreana è sicuramente una scoperta inaspettata tra le piante aromatiche.

 

Come coltivarla: si tratta di una pianta facile sia da coltivare che da mantenere. È bene piantarla in spazi soleggiati, distanziando bene le piante. Inoltre bisogna bagnarla solo quando il terreno è completamente asciutto, le piacciono infatti i terreni molto ben drenati. Anche questa pianta va potata regolarmente per avere una crescita maggiore.

 

 Erba cipollina: ha lunghe foglie tubiformi, di colore verde acceso, che in primavera producono dei brillanti fiori rosa-viola. Sotto terra si sviluppa la radice a bulbo. I fiori sono commestibili e hanno un sapore migliore appena aperti.

 

Come coltivarla: bisogna seminare le piante nell’orto avendo cura di distanziarle 20-25 cm l’un l’altra. Scegliere quindi un punto in pieno sole e ricordarsi di darle da bere costantemente durante la crescita. Anche se tollera bene la siccità, per crescere ha comunque bisogno d’acqua a sufficienza.

 

Cipollotto: i teneri cipollotti sono cipolle raccolte in fase di crescita, quando le foglie sono ancora verdi. Ha un gusto più dolce e delicato della cipolla tradizionale, ed è particolarmente usato nelle cucine orientali.

 

Come coltivare:

Bisogna fare attenzione alla distanza che si lascia tra i cipollotti quando vengono pianti: il bulbo ha bisogno di spazio per formarsi, e più ne ha più riesce a crescere. Lasciare quindi dai 3 ai 6 cm di spazio tra le piante. La pianta deve essere innaffiata poco e spesso, facendo attenzione ai ristagni d’acqua.

 

Lattuga batavia rossa di Grenoble: questa varietà produce foglie grandi, croccanti, con un delicato contorno rosso. Il contrasto tra il verde brillante delle foglie e i dettagli rossi vivacizzerà il tuo terrazzo. La sua texture burrosa e il suo sapore dolce la rendono un ingrediente versatile e adatto ad ogni palato.

 

Come coltivare:

Le Insalate sono molto facili e hanno bisogno di cure minime per crescere: basta darle da bere frequentemente facendo attenzione a mantenere il terreno ben drenato. Se il substrato è troppo bagnato, può causare problemi alle radici. Se è troppo secco, bisogna aumentare la frequenza di irrigazione: si può innaffiare anche di giorno per rinfrescare le piante, se queste iniziano ad appassire o seccare.

 

Fragola Rifiorente: la fragola rifiorente può produrre tutto l’anno se la temperatura si mantiene intorno ai 20/25 °C: per questo motivo è anche detta fragola 4 stagioni. Queste fragole sono di colore rosso vivo e brillante, di calibro grosso e forma conica e uniforme. Oltre ad essere belle da vedere, sono anche ottime da mangiare: hanno un alto grado zuccherino e un buon contenuto aromatico che le rendono a dir poco deliziose.

 

Come coltivare: piantare le fragole a circa 30cm di distanza, in una posizione di mezz’ombra dove possono godere di alcune ore di sole, preferibilmente al mattino. Se le piante ricevono troppo sole, inizieranno ad appassire ed i frutti saranno meno succosi. Ricordarsi di bagnare il terreno al mattino facendo attenzione ad evitare foglie, fiori e frutti. Innaffiare spesso e poco, evitando i ristagni d’acqua.

Luigi Cristiani

Laureato in Economia, ha poi conseguito un MBA presso lo Stoà. Lavora in Enel Green Power dove si occupa di pianificazione e controllo . Dal 2010 scrive su diversi blog di economia e finanza (Il Denaro,...

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