Si avvicina la Pasqua e la tavola si riempie di piatti dolci e salati. In ogni tradizione non mancano le uova, la ricotta, il grano ma solo la tradizione napoletana riesce fondere insieme alla perfezione dando vita alla pastiera, un dolce che celebra la rinascita, l’abbondanza e la fertilità e che, per il suo gusto unico, è diventato un successo anche fuori dalla città partenopea.

Deliveroo, la piattaforma leader nell’online food delivery, ha scelto proprio la pastiera per celebrare questa Pasqua creando a Milano, in collaborazione con la Premiata Cremeria Rossi, una special edition personalizzata con i colori della bandiera della pace. Oltre ad essere il dolce ideale da condividere a tavola nei giorni di Pasqua, la pastiera è anche il dono perfetto da regalare ad amici e parenti nel difficile momento che stiamo vivendo.

“Per noi la pastiera è una tradizione che facciamo dall’apertura, è un omaggio ai nostri nonni napoletani – commenta Santo Palumbo proprietario della Premiata Cremeria Rossi che, alla passione per i dolci, unisce l’arte dell’intrattenimento essendo un comico di Zelig – ma questa pastiera è per noi un messaggio di pace, sperando sia una Pasqua di resurrezione. Crediamo nel valore dei piccoli gesti e se anche un dolce può essere un messaggio positivo e di speranza in questo momento difficile, siamo orgogliosi di averlo realizzato ed è una cosa che rende felici noi per primi”.

Su Deliveroo sono circa 500 le pasticcerie e i ristoranti da cui poter ordinare la pastiera, Tra le città che hanno a disposizione la maggiore offerta per offerta di pastiera a domicilio, in testa  si posiziona Milano, davanti a Roma, Bergamo, Firenze e Busto Arsizio.

In questi giorni inoltre Deliveroo ha annunciato la sua collaborazione con UNICEF per il sostegno alimentare ai bambini che vivono in contesti di vulnerabilità nell’ambito dell’iniziativa globale Full Life, per il sostegno alle comunità e ai territori in cui opera.

Oltre a sostenere direttamente UNICEF Italia, Deliveroo dà la possibilità anche ai propri clienti di fare la propria parte contribuendo alla raccolta fondi a favore dei programmi per il sostegno alimentare a favore dei bambini più vulnerabili, grazie alla nuova funzione tecnologica che permette, al momento del pagamento, di arrotondare il conto e donare la differenza direttamente all’UNICEF. Il ricavato della campagna – che avrà una durata di sei mesi – sarà utilizzato per garantire sostegno ai bambini e alle famiglie dell’Ucraina colpite dalla guerra.

La limited edition

La “Pastiera for Peace” è stata ideata e realizzata in collaborazione con Premiata Cremeria Rossi a Milano. Una pastiera che, con una variante alla pasta frolla tradizionale, vede i 7 colori della bandiera della pace caratterizzare le strisce che si intrecciano sul dolce e che sarà disponibile in esclusiva sulla piattaforma di Deliveroo dal 14 Aprile.

È realizzata secondo ricetta tradizionale, con l’aggiunta di crema pasticceria insieme al grano e ai canditi arcobaleno, che per l’occasione sono stati realizzati artigianalmente dal maestro canditore Paolo Romeo.

Alcune curiosità sulla pastiera

  • Le strisce sulla superficie della pastiera sono sette, quattro in un senso e tre nel senso trasversale, a formare la planimetria di Neapolis, cioè del centro storico della Napoli attuale. Secondo la leggenda esse rappresentano i tre Decumani e i quattro Cardini della città antica greca.
  • Secondo la tradizione la pastiera va preparata il Giovedì Santo e consumata a Pasqua, per dar modo a tutti i sapori di amalgamarsi.
  • Sulle origini della pastiera si intrecciano diverse leggende che contribuiscono al suo successo. si parte dalla la sirena Partenope aveva scelto come dimora il Golfo di Napoli, e per la quale si celebrava un misterioso culto, durante il quale la popolazione portava alla sirena sette doni: la farina, simbolo di ricchezza; la ricotta, simbolo di abbondanza; le uova, che richiamano la fertilità; il grano cotto nel latte, a simboleggiare la fusione di regno animale e vegetale; i fiori d’arancio; le spezie, omaggio di tutti i popoli; e lo zucchero, per celebrare la dolcezza del canto della sirena. Venendo più vicino a noi si attribuisce alle  monache di clausura del convento di San Gregorio Armeno, l’idea di mescolare gli ingredienti simbolo della resurrezione e i fiori d’arancio del giardino del convento.

Redazione Foodmakers

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