Fondazione Carrefour, impegnata a livello internazionale in missioni a favore della transizione alimentare solidale, dona 500 mila euro alla struttura ospedaliera Santi Paolo e Carlo di Milano per sostenere una delle strutture attualmente in prima linea nella gestione dell’emergenza Covid 19, nel cuore di una delle Regioni, la Lombardia, più colpite su tutto il territorio nazionale. La donazione è finalizzata all’acquisto di tutti i dispositivi atti a fronteggiare il numero di assistiti nei due reparti di terapia intensiva.

La donazione si inserisce nell’ambito di numerose attività sviluppate a livello nazionale e locale fin dall’insorgere dell’emergenza sanitaria, indirizzate in particolare alle fasce più deboli della popolazione e ai collaboratori di Carrefour Italia.

“Siamo un’azienda profondamente radicata su tutto il territorio nazionale, con una presenza capillare, che ci rende un punto di riferimento per moltissimi centri abitati, sia grandi che piccoli, fino a toccare il cuore di molti quartieri. – dichiara Gérard Lavinay, Amministratore delegato di Carrefour Italia Per questo motivo, sin dall’inizio dell’emergenza, abbiamo sentito in maniera molto forte il dovere e la responsabilità, grazie anche all’impegno dei nostri collaboratori dei punti vendita sia diretti che franchising a cui va un sentito ringraziamento, di metterci al servizio delle comunità in cui operiamo. Attraverso le nostre numerose iniziative e i fondi messi a disposizione, desideriamo contribuire attivamente a rendere maggiormente sostenibile questo difficile momento per tutto il Paese. Continueremo ad impegnarci per stare accanto ai nostri collaboratori, a tutti i nostri clienti e alle loro famiglie, garantendo loro un servizio essenziale e  importante nella maniera più efficiente e sicura possibile, e allo stesso tempo tendendo una mano, ove per noi possibile, a tutte le persone straordinarie che tra i medici, paramedici e i volontari, in questo tragico momento, stanno offrendo a questo Paese una prova di grande solidarietà. Anche a loro – conclude Lavinay – va la nostra più grata riconoscenza.”

Al fianco, quindi, della donazione da parte della Fondazione, Carrefour Italia si sta impegnando nella implementazione di un programma molto ampio di attività di supporto al territorio in tema di emergenza. Qui di seguito alcuni dei progetti in corso: 

      Sviluppo di numerose iniziative su tutto il territorio nazionale, dalla Valle d’Aosta alla Sardegna, che consentono di ordinare beni di prima necessità tramite e-mail o telefono e di riceverli gratuitamente a domicilio, grazie all’impegno dei punti vendita sia diretti che franchising, e in collaborazione con diverse associazioni di volontariato, tra cui, in prima linea, la Croce Rossa Italiana;

        Con un progetto pilota partito in quattro Carrefour Express a Milano, attivazione di un servizio di spesa telefonica che, grazie alla capillarità dei punti vendita Carrefour, si è diffuso nelle principali città di tutt’Italia, come Roma, Firenze, Bergamo, Genova, Monza, Grugliasco, Pavia, Massa, Aosta. Contattando i numeri telefonici appositamente dedicati, dalle 10.30 alle 18.30, gli over 60 hanno la possibilità di ordinare gratuitamente la propria spesa, nei negozi situati in prossimità del proprio domicilio, selezionando attraverso un apposito volantino oltre 80 prodotti di prima necessità disponibili, ricevendo i propri acquisti direttamente a casa entro la giornata o entro la mattinata successiva; 

       Ingresso prioritario riservato agli over 60 nella prima ora di apertura dalle 7.30 alle 8.30; 

      Donazione a sostegno della Fondazione Buzzi e Fondazione Banco Alimentare da parte dei clienti attraverso la conversione dei punti Payback. Nel dettaglio, la Fondazione Buzzi ha come obiettivo quello mettere a disposizione dell’Ospedale Sacco e degli altri ospedali della Lombardia, le apparecchiature donate e necessarie per fronteggiare l’emergenza.  La Fondazione Banco alimentare è una realtà che Carrefour Italia sostiene da molti anni e con la quale, sulla stima del drammatico scenario di un probabile raddoppio del numero dei poveri in Italia atteso nella fase post Covid19,  intende costruire un piano congiunto e il più possibile in anticipo, fondamentale per farsi trovare pronti, e non dover assistere impotenti ad un “dramma nel dramma”; 

      Donazione di alimenti sia freschi che scatolame all’ospedale da campo gestito da Protezione Civile alle porte di Bergamo, uno dei centri più colpiti della Lombardia dall’epidemia Covid19;

      Fornitura di 40 tablet, in collaborazione con  Fondazione  Visitatrici per la maternità – Ada Bolchini Dell’Acqua Onlus, all’ospedale Policlinico di Milano per consentire ai ricoverati per Covid-19 di comunicare con le proprie famiglie;

      Donazione di materiale per la ristorazione veloce e di bibite reidratanti agli operatori sanitari dell’Ospedale San Carlo di Milano;

      Consegna gratuita di pasti pronti a medici e infermieri del Pronto Soccorso del Policlinico di Milano;

      Consegna gratuita della spesa a medici e operatori sanitari direttamente negli Ospedali S. Matteo di Pavia e Policlinico Tor Vegata di Roma;

      Ingresso riservato e prioritario in tutti i punti vendita sul  territorio nazionale, a volontari e operatori sanitari (Protezione Civile, Croce Rossa).

A fianco di questo variegato piano di solidarietà verso il territorio, Carrefour Italia ha anche implementato un programma per tutti i propri collaboratori, impegnati in prima linea nel garantire un servizio essenziale ai cittadini.

Fin dalle prime ore dall’insorgere dell’emergenza, l’azienda ha attivato un protocollo sanitario per la salvaguardia della salute di dipendenti e clienti, che prevede, tra l’altro, il rispetto rigoroso del distanziamento sociale, la fornitura di guanti, gel e mascherine a tutti i dipendenti, la costituzione di barriere alle casse e il rinforzo delle procedure di pulizia e sanificazione su tutti i punti vendita.

Sono state previste inoltre delle agevolazioni speciali, cercando di venire incontro alle loro esigenze, continuando a garantire la continuità del servizio ai propri clienti. Oltre ad aver rimodulato gli orari di apertura su tutto il territorio nazionale per consentire una migliore organizzazione dei turni di riposo, l’azienda ha anche stipulato una copertura assicurativa con assistenza sanitaria in caso di positività al COVID-19 e misure di assistenza post ricovero, valida per un anno. Questo si aggiunge alla decisione di corrispondere un premio economico agli addetti nei punti vendita e di deposito a riconoscimento del loro impegno straordinario e della loro professionalità. E’ stato inoltre istituito un servizio di supporto psicologico di cui possono usufruire a titolo gratuito tutti i propri collaboratori.

Redazione Foodmakers

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