Il Sapore della Rinascita

C’è una storia dietro ogni piatto, ma alcune storie profumano di coraggio, passione e rinascita. È il caso di “Baffo ai Fornelli”, un ristorante che ha saputo trasformare un momento di crisi globale in un sogno di successo.
Nato nel pieno del periodo post-Covid, questo locale non è solo un punto di riferimento per gli amanti della buona cucina, ma anche un simbolo di resilienza e amore per la propria terra.

Il progetto nasce da un’intuizione semplice ma potente: creare qualcosa di autentico, capace di raccontare la tradizione gastronomica campana in chiave moderna.

Dietro ai fornelli e in sala, due fratelli — Giorgio e Salvatore — hanno unito talento e dedizione, portando avanti un’idea che oggi fa parlare di sé non solo a Ercolano e Portici, ma in tutta la Campania.


La nascita del sogno: Dal Covid alla cucina

L’idea di “Baffo ai Fornelli” prende vita in uno dei periodi più difficili per la ristorazione: il lockdown.
Giorgio ricorda quel momento con lucidità: “L’idea è nata durante il Covid. Non avevamo niente da fare, non sapevamo come impegnare le giornate, e abbiamo deciso di aprire un ristorante.”

Quella che poteva sembrare una follia si è trasformata in un progetto concreto, alimentato dal desiderio di ripartire.
Il Covid, con tutto il suo carico di incertezza, è diventato la scintilla che ha acceso la voglia di ricominciare da zero, ma con una visione chiara: creare un luogo in cui la tradizione si incontrasse con la modernità e l’accoglienza fosse genuina, come un sorriso di casa.


I fratelli fondatori: Giorgio e Salvatore

Dietro ogni grande impresa c’è un team unito. Nel caso di “Baffo ai Fornelli”, la forza arriva dal legame di sangue.
Giorgio e Salvatore, originari di Ercolano, condividono non solo una passione per la cucina, ma anche un profondo amore per la loro terra.

Entrambi avevano maturato esperienze significative nel settore della ristorazione a Roma, ma in locali diversi. Lontani da casa, avevano imparato le regole del mestiere, ma anche ciò che volevano portare con sé al ritorno: autenticità, ospitalità e identità.


Esperienze a Roma e formazione professionale

Giorgio, lo chef del duo, ha un curriculum di tutto rispetto.
Dopo aver frequentato l’alberghiero a Cosenza, ha lavorato in alcuni tra i ristoranti più rinomati della capitale, come Crispi 19 e Gallura Parioli, entrambi premiati con Tre Forchette Gambero Rosso.

Quell’esperienza gli ha permesso di maturare tecnica, gusto e un approccio professionale di alto livello. Tuttavia, come lui stesso racconta, “la vera scuola è stata il lavoro quotidiano, le prove, gli errori e la passione costante.”


Il ritorno alle origini: Il richiamo della Terra Vesuviana

Dopo anni di lavoro lontano, Giorgio ha sentito il bisogno di tornare a casa.
“La cosa più bella sarebbe stata valorizzare il nostro territorio. Ho lavorato fuori per crearmi un bagaglio culturale e poi tornare qui, nel mio piccolo, ad aprire un ristorante.”

È proprio questa la filosofia che guida “Baffo ai Fornelli”: tornare dove tutto è iniziato, per restituire valore a un luogo ricco di cultura, storia e tradizione.


L’origine del nome “Baffo ai Fornelli”

Il nome del ristorante racchiude una parte della personalità dello chef. A Roma, Giorgio era conosciuto da tutti come “il Baffo” per via dei suoi inconfondibili baffi.
Quando gli amici hanno saputo dell’apertura, hanno scherzato: “Lo sapevamo che l’avresti chiamato così!”
E così è stato. Un nome semplice, ironico, autentico, che oggi è diventato un marchio riconoscibile e amato.


Una scommessa coraggiosa: La scelta del locale

Aprire un ristorante è sempre una sfida, ma farlo in un locale che aveva visto solo gestioni fallimentari lo è ancora di più.
La zona tra Portici ed Ercolano era considerata difficile, con uno storico di pub, birrerie e trattorie mai decollate.

Giorgio lo sapeva bene: “È stata la più grande scommessa della mia vita. Tutti conoscevano questo posto per le gestioni fallimentari, ma io volevo cambiare la sua storia.”
E ci è riuscito.


La rinascita del luogo: Da locale fallimentare a eccellenza

Oggi, a quattro anni dall’apertura, “Baffo ai Fornelli” è diventato un punto di riferimento per chi cerca una cucina autentica e di qualità.
Il merito? La cura dei dettagli, la presenza costante dei proprietari e l’amore per la buona tavola.

Giorgio si occupa della cucina, mentre Salvatore gestisce la sala con attenzione e professionalità.
Questa divisione dei ruoli garantisce un servizio impeccabile e una perfetta armonia tra ciò che accade ai fornelli e ciò che arriva ai tavoli.


Filosofia culinaria: Tradizione e Innovazione a tavola

Alla base di tutto c’è una filosofia chiara: valorizzare i prodotti locali senza tradire la tradizione.
La cucina di “Baffo ai Fornelli” non punta agli eccessi o alle mode del momento, ma all’essenza dei sapori.
Come spiega Giorgio: “Non facciamo cucina molecolare. Mettiamo gli ingredienti in modo diverso, ma usiamo sempre i prodotti del nostro territorio.”


Il menù “Partenope”: Un omaggio a Napoli

Il menù principale si chiama “Partenope”, un chiaro tributo alla città di Napoli e alle sue radici culturali e culinarie.
Ogni piatto è un viaggio tra le tradizioni partenopee e l’innovazione gastronomica.

Le portate cambiano stagionalmente, seguendo la disponibilità delle materie prime, per offrire sempre freschezza e qualità.
È un menù che parla napoletano, ma con un accento moderno e creativo.


I piatti iconici di Giorgio

Tra le creazioni più apprezzate spicca la gyoza alla genovese, una fusione tra Oriente e Napoli: la pasta ripiena di ispirazione asiatica incontra il sapore deciso della classica genovese.
Un incontro di mondi, simbolo perfetto della filosofia del locale.

Accanto a questo, trovi anche il bottone di mare e il cannolo di baccalà mantecato, due piatti che portano con sé l’esperienza romana di Giorgio e la voglia di sperimentare senza perdere autenticità.


L’arte dell’autoproduzione

Una delle caratteristiche più distintive di “Baffo ai Fornelli” è la produzione interna di quasi tutto ciò che arriva a tavola.
Pane, pasta, dolci: tutto è fatto in casa, con passione e tecnica.

Ogni giorno vengono preparati sette tipi diversi di pasta fresca, e nei periodi di festa la cucina si trasforma in un laboratorio di alta pasticceria, dove prendono forma panettoni e colombe artigianali.


L’innovazione dolce: Il Tacos di Pastiera

Tra i dessert più richiesti c’è il tacos di pastiera, una creazione che incarna perfettamente lo spirito del locale.


È una rivisitazione moderna del dolce napoletano per eccellenza: una frolla agli agrumi con un cuore di crema pastiera, servita in forma di tacos.
Un’idea semplice ma geniale, che ha conquistato clienti e critici.


Economia e sostenibilità: Un modello accessibile

L’apertura del ristorante non ha richiesto un investimento enorme, ma la sua crescita è stata sorprendentemente rapida.
Il periodo post-pandemico ha aiutato: la voglia di uscire e di riscoprire la convivialità ha riempito le sale fin dai primi mesi.

Oggi il locale è stabile e in salute, ma Giorgio non si accontenta: “Siamo solo al 20% di quello che vorremmo diventare. Nella ristorazione non ci si può fermare mai.”


Visione per il futuro: Crescita e identità napoletana

Tra i progetti futuri, c’è il desiderio di rendere “Baffo ai Fornelli” ancora più legato alla cultura napoletana, anche attraverso la collaborazione con artisti locali per decorare il ristorante.


In programma c’è anche l’acquisto dell’immobile, oggi in vendita: un passo che consoliderebbe la presenza del ristorante nel territorio.


La filosofia del “Mangiare per Tutti”

Giorgio ha una visione chiara: la buona cucina non deve essere un lusso.
“Due persone che vanno a mangiare devono spendere massimo 50 euro a testa. Mangiare è per tutti, andare al ristorante non può diventare un privilegio.”

Questa filosofia di accessibilità e inclusione è ciò che distingue “Baffo ai Fornelli”: un luogo dove l’alta qualità incontra la semplicità del mangiare bene.


Il Gusto della Perseveranza

“Baffo ai Fornelli” è più di un ristorante: è una testimonianza di come la passione, la famiglia e la determinazione possano trasformare una sfida in un successo duraturo.
Ogni piatto racconta una storia, ogni sorriso in sala riflette l’amore per il mestiere.

È la dimostrazione che con autenticità e impegno, anche un sogno nato in tempi difficili può diventare una realtà straordinaria.

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